trinciare si , di qualche prova la facoltà di agraria di Torino ne aveva fatto a fine anni 80 , mi apre nei dintorni di Grugliasco avevano seminato 2file di mais e 2 di soya appaiate , poi trinciate con una testata kemper , per migliorare da una parte la fermentescibilità , e dall'altra il profilo degli aminoacidi .
se nn mi ricordo male i principali problemi furono , la mancanza di principi attivi , comuni per il diserbo ,il periodo di semina , che per i mais sarbbe per la fine di marzo , mentre soya meta maggio , e la bassa produzione ad ettaro di proteina , cioe' l'incremento della proteina sarebbe annullato dalla bassa produzione ad ettaro
tutto si puo fare , pero' a questo punto magari sarebbe più ovvio , fare un insilato a 2 strati , optando sulla erba medica, che a settembre e' più difficlmente insilabile , da mettere sotto al trincea , e insilato di mais sopra .. e qui mi pare che anche sulla letteratura ci siano più esperienze ...
io fossi in te lo farei a strati sotto mais , soia mais soia mais , chiudendo col mais , strati sottili , non più di 10cm ovvio che il primo e ultimo di masi dovrebbero essere almeno di 25cm ,come anche a 20cm dai muri più o meno 2terzi mais un terzo soia
prova anche solo 300/400quintali il classico insilato alla cuneese, senza muri
anche se lo vedrei più come pastone di spiga e farina di soia cruda, 3quarti mais e un quarto farina di soya
grazie mille del consiglio , proverò a fare l'insilato classico e siccome ho due muri abbastanza piccoli (al coperto) dove di solito metto la botte e altri attrezzi, lo farò li dentro. Dopo quanti giorni potrei utilizzarlo?
Qual'è il beneficio di trinciare la soia? Quello di portare a casa proteina con la legna?? Qualche anno fa c'erà una soia foraggera che girava per le campagne bresciane, ora non ne sento più parlare...chissà perchè. Pianti un erbaio autunno vernino con pisello e veccia, oppure la vecchia medica, regina delle foraggere. Non concordo sul fatto di fare le trincee a strati, primo perchè esempio facendo medica/silomais la medica essendo appassita si assorbe tutto il percolato del mais, che sicuramente bene non fa...i bravi allevatori i 5cm sotto li buttano via, oppure mettono un letto di paglia e buttano via quello. Secondo è difficile calcolare bene i quantitativi di entrmbi i prodotti quando si va a tagliare.
a me gli insilati nn piacciono , soprattutto quelli integrali , perché sull'ingrasso chi lo fa in genere fa il pastone di granella sei silos harvestor con fresa a ballerina, o fa il pastone di spiga in trincea
come erbaio l'avevo fatto anni fa con della semente vecchia di soya , mischiandola con panico e sorgo , quella chee ra venuta fuori era stat apprezzata dalle vacche e nn avevo avuto problemi nel foraggiarla verde . di lignina sec me nn ce ne era molta ne più ne meno di uanmedica . visto che mi piacciono più i pastoni , io lo vedrei meglio come pastone con farina dei semi , diluisce un po l'amido del pastone aumetando la proteina si tratta solo di tovare la micela giusta
agri81 ha scritto:Qual'è il beneficio di trinciare la soia? Quello di portare a casa proteina con la legna?? Qualche anno fa c'erà una soia foraggera che girava per le campagne bresciane, ora non ne sento più parlare...chissà perchè. Pianti un erbaio autunno vernino con pisello e veccia, oppure la vecchia medica, regina delle foraggere.
Penso che la soia insilata prenderà piede. Recentemente ho sentito parlare il prof. Borreani dell'Università di Torino in maniera entusiastica. Anni fa la soia insilata la faceva solo l'azienda Venier a Bergamo, dei veri pionieri. Si scontravano però con i probemi derivanti dai fattori antinutrizionali della soia. Ora sono in commercio delle soie (tra l'altro certificate non OGM) con un ridotto contenuto di fattori antinutrizionali tanto da poter essere somministrate "tal quale" (intendo granella non tostata) fino a 2kg al giorno contro i 4-500 grammi al massimo delle soie "tradizionali". la stessa proporzione può essere traslata sull' insilato.
Il vantaggio della soia insilata rispetto alla medica secondo me è soprattutto nella riduzione delle operazioni in campo, e poi, clima permettendo, può essere un secondo raccolto. La medica impegna il campo 365gg all'anno.
Peccato che la medica oltre ad avere un discreto valore proteico a un buonissimo valore in digeribilità, e la soia? Per trinciarla con il seme devo portare a casa della paglia legnosa che alle vacche non serve a nulla. Io resto della mia idea se proprio si vuole risparmiare la medica è molto meglio usare gli erbai autunno vernini che ti danno una massa abbondante, una digeribilità buona (sicuramente meglio della soia) e una discreta fonte proteica.
Sto professore non lo conosco, provabilmente sarà come dice lui e prenderà piede, ma esempio a me non risulta che oltre oceano sia praticata questa foraggera. Secondo me il futuro è più sulla digeribilità dei foraggi che sulla proteina.
le prove fatte a Grugliasco , molte finiscono nel nulla , sec me avrebbe più senso mischiarle nel apstone di granella prima di macinarle e insilarle negli harvestore, per un discorso di insilabilita concentrazione ,
per notizia la variata hylario della sis e' 15 anni che ce in commercio cmq.. giusto x notizia..
nn per fare il pignolo, pero la medica la semini 1 volte , fai mediamente 5/6 tagli in seccagna , tranne il primo che si definisce di pulizia , che come fieno e' assimilabile a un maggengo che va bene aill'ingrasso x farli ruminare ha un valore nutritivo della paglia , fai 3tagli di fieno più un fasciato ...
dopo 4anni se concimata deguatamente con fosforo e potassio e a parere mio anche con calce, hai il terreno che x 2nni qualsiasi cosa metti , produce senza tante concimazioni soprattutto azoto , ma anche senza tanto letame..