li son casi limite, vedo la mia realta nell'arco di 50/60km di raggio
a distanza di 4/5km ( che x un trattore e' niente) vi sono differenze di prezzo di affitti , importanti , a seconda che i terreni siano in piano e collegati da una rete x irrigare , o avere un rio a comodo x irrigare , oppure fondi interclusi in pendenza e sotto i 10mila mq .
se questa differenza sembra poca ,e da molti sottovalutati , io vorrei fare un calcolo.
oggi la dimensione aziendale media nella mia zona e' sui 60 ettari di cui mediamente un terzo in proprietà , no anzi in compropieta..
il resto e' in affitto o simil affitto( senza premio) , contratti di coltivazione ecc..
ora se uno e' in una zona svantaggiata , 40 ettari in affitto a 15/16 mila euro totali e' un conto
un altro e spenderne più del doppio in zona irrigua .
prima di sputarci sopra bisogna fare dei distinguo cmq dove nn irrighi in collina il mais non si semina ,stop
ci sono altre colture foraggere che portano a casa energia e proteina , per animali meno "esosi"?
si , forse , ni .
la cosa che trovo pesante , e' che abbiamo aziende cresciute su una unica coltura il mais , e stiamo adattando gli impianti di stoccaggio nati x il MAIS , alla soya , e di conseguenza al pisello proteico .
non so se hanno ragione o torto , pero' chi stocca la soya ammette una cosa, la soya per evitare perdite eccessive di prodotto durante la raccolta ( come delr esto il pisello proteico) x deiscenza andrebbe trebbiata a tra il 20 e il 18 di umidita
qui e' come bestemmiare in chiesa, perché nessuno vuole ritirare a quelle umidita , nessuno vuole tenere l'essiccatoio impegnato x la soya
calcoliamo che portare la soya o il pisello proteico da 20 a 13di umidita nn costa un esagerazione con un essiccatoio statico ( nn lo fate con uno a ricircolo con coclea centrale , perché impasta e blocca le colcee e poi son zz amari a svuotarlo).
seconda cosa in genre quando si rittira la soya a quelel umidita non solo si secca, ma si tosta, ovvero si tratta la soya a temperature tali se nn erro sui 120gradi , x disattivare le sostanze antinutrizionali ,
cosa nn semplice da quello che mi hanno spiegato, perché trattare a secco la soya ci sarebbe un velato rischio di autocombustione , visto la alta presenza di grassi , mentre quando la soya e' ancora umida e verde sarebbe meno , per cui da quello che mi hanno speigato viene trattata con alte temperature subito , per poi calare la temperatura e fine essicazione
idem x i piselli..
l'alternativa e l'estrusione , e la fioccatura/laminazione
ma ce il problema soprattutto x la soya dell'irrancidamendo dei grassi , che con al tostatura e la conservazione del legume tal quale fino all'assunzione da parte dell'animale si eviterebbe
( vedi cotone sotto certi punti di vista)
molti mi hanno consigliato di fioccare la soya e piselli facendo un mix tra soya piselli e orzo , di modo di non avere una % di grasso sopra il 6/7% ,
tutto per aumentare la autoproduzione delle poteine, che a ogi e' la parte più cara nei mangimi , soprattutto se si vuole fare no ogm
cmq x chi volesse approfondire
http://www.venetoagricoltura.org/upload ... A_E233.pdfhttp://amaltea.vete.unimi.it/docenti/cheli/FAN.pdfcon questo vorrei concludere , col mais a 13 euro , dove nn si irriga conveine? o meglio un altro insialto di base e comprare un po di farina?