difatti il bandolo della matassa e' definire la propria marginalita', e lo fai solo ottimizzando il management..cioe': come puo' ancora alzare la voce uno che mi fa 60 km col 180 e il dumper per andare a caricare lolla di riso per stramare e in stalla c'e'solo il rumeno??
non è l'opposto ,Grinto, è la stessa situazione solo che voi il pascolo l'avete in estate mentre noi d'inverno....l'estate è quasi tutto arido qui. col pascolo certo che le spese son minori da qui il prezzo più basso.
buongiorno a tutti sono un nuovo utente del forum ... volevo capire se attualmente si riesce a capire cosa succedera' realmente ( e non x sentito dire come succede purtroppo in questo paese) con la storia dell'abolizione delle quote dal 1 di aprile... mi spiego meglio ... attualmente la mia azienda in toscana non ha in possesso quote latte ... quindi nel caso in cui, avendo attualmente in stalla delle meticce di frisone ancora vitelle e quindi non in produzione, decidessi nel momento in cui producono latte di utilizzare la produzione in piu' che non utilizzano i vitelli nati per produrre formaggi misti di pecora o addirittura di vendere il latte prodotto, se ho bisogno, a parte i controlli sanitari del latte munto, di altre autorizzazioni (ho i locali in azienda con le autorizzazioni dell'asl competente di zona). Grazie x le eventuali risposte
Ecco appunto come diceva grinto del servizio in televisione ... la sera dalla stalla si riporta con il carretto il bidone il latte appena munto ... eppure anche il paese dove e' stato girato il servizio fa parte come noi dell'unione europea e quindi dovrebbe sottostare alle stesse normative ... ma se lo facciamo noi che succede ??? Se a loro non dicono nulla perche' a noi ci dovrebbero far piangere per le multe ed i verbali emessi se ci beccano ?
dimentichi che la normativa CE, deve essere recepita da una legge nazionale , e poi messa in pratica da con norme applicative.
le norme applicative a loro volta devono essere recepite da leggi regionali , che variano da zona a zona, soprattutto se variano da montagna a pianura . fatto salvo per le produzioni in deroga , vedi quelle nel paniere di slow food.
su questi ultimi ce da dire , che la quasi totalità dei formaggi francesi sono in deroga, vedi i formaggi stagionati nei cunicoli sparsi x fondi agricoli, riparati solo con una rete con maglie 5x5mm, come del resto i formaggi di fossa...
insomma detto tra noi , bisogna essere un po paracu...i
ecco appunto grinto .... vedremo cosa si inventeranno i nostri governanti regionali e quanto vorranno tutelare le piccole produzioni cosidette di nicchia
Avete la fortuna in lazio e toscana di sentire meno la pressione di prodotti caseari esteri di quanto abbiamo noi dove i punti vendita della GDO francesi sono numerosi e sopratutto avendo una efficenza migliore. Riescono a dare dei buoni prodotti a un prezzo leggermente inferiore.rispetto ai ns. Gia anchr solo gli yogurt del gruppo lactalis
Salve, dopo aver letto tutto ciò e condivido in pieno con Grinto perché possiamo acquistare prodotti pessimi ma non li possiamo produrre (in pratica). E ora che l'euro e il dollaro valgono quasi ugualmente? E produrre diminuendo il costo dell'alimentazione? (Non importando)