ho fatto la stagione in malga in veneto come casaro...le toselle si vendevano a 7.50( il giorno stesso che le facevi), la caciotte da 1-2 kg stagionatura da 7 giorni a 3 mesi si vendevano a 8.5 euro il kg...l'asiago pressato a 8 dopo 4o giorni( però per una forma ci volevano 140 litri di latte)....il mezzan( dopo 4-5 mesi a 8 euro e lo stagionato vecchio e stravecchio di un anno e più dai 10 ai 12 al kg, preciso che la resa del latte per gli stagionati è ovviamente inferiore, per l'allevo 110 litri di latte per forme che a un anno pesano 8 kg e andavano girate ogni giorno per i primi 3 mesi..poi ogni due giorni, poi ogni 3 e via dicendo fino a una volta a settimana...oliati...e periodicamente raschiati per essere puliti, e in più siccome si lavorava a latte crudo e in malga..si potevano anche gonfiare e allora addio..)...io non sono un casaro espertissimo, sn giovane, ma tutti credimi tutti i casari ti diranno che il guadagno si fa con i freschi...se si hanno pochi animali i costi fissi sn maggiori in proporzione..per cui a voi i calcoli....
Conigliolive per te sono meglio gli stagionati da produrre... da commercializzare ...... come resa economica...... come possibilità di vendita ?
Parmiggiano reggiano 20 mesi a 9,5 € kg al super 36 mesi a 14 al caseificio e non è l'ultimo dei formaggi per qualità nome e mercato ma chiudono le stalle falliscono i caseifici e fanno discreti guadagni quei produttori/commercianti che possono fare importanti investimenti e dettano il mercato (voce di questi gg un importante produttore vuole fare un magazzino di stagionatura per 250,000 forme si ai capito bene si legge duecentocinquantamila la metà del prodotto in provincia di reggio emilia di un anno)
Grinto i "se"sono dovuti certamente dal fatto che non sappiamo la condizione in cui si trova l'interlocutore ipotizziamo che la sorella ha uno spaccio di alimentari i "se" sono zero per qualsiasi produzione,se si trova tra le malghe trentine o altoatesine dove tiri calci trovi un produttore di formaggi i "se" sono dolori
io di caaesificazione non ne sò nulla (sono abbastanza convinto di aver sbagliato addiritura il nome )ma credevo che gli stagionati lavorandoci di più ci fosse un rientro maggiore e soprattutto non hai problemi a venderli in quanto hai del tempo in cui sono fermi. fortunatamente mi avete illuminato,sto prendendo appunti
garga & rumeno : a me sembra la stessa storia delle macellerie aziendali o deglis apcci aziendali di verdure, pollame macelallato , o delle cantine
noi in azienda x quasi 25 anni avevamo il centro di selezione e imballaggio x le uova .
detta li per li sembra un fesseria, ma avere ogni 15/20gg i veterinari che rompevano le balle x a volte per fesserie dal vietare le lampadine a incandescenza perche inquinano(?), alla retina contro le mosche alle finestre.... ad avere i cartelli sull'llevamento con scritto allevamento avicolo...
e le uova son uova ,
ma il latte mi sa che e' molto molto piu' impegantiva x gia solo anche per il discorso sulla sanita del prodotto..
quando inizi a fare 1000 lavori in genere non se ne finisce uno...
io son contro gli spacci , laboratorio, tranne se sono integrati in aziende didattiche , agriturismi , o couinita di reintegro dei tossici .
se aziende che mungono 20/30q.li al gg nn si mettono li a spignattare ci sara' un motivo ..
un conto efarsi un formaggio o 2 al gg x uso personale , li vendi a umma a umma ,col passa parola , li fai di inverno che hai tempo e va là va là , quando entri nei emsi di amrzo aprile fino a novembre che ini coi lavori fuori , smetti
un conto e' oltre i lavori di stalla , farsi 4/5ore nel casesificio , a meno che uno abbia 4/6 persone che altrimenti sarebbero dicoccupate , ma calcolate che al di la di tutto , a persona dovete tirare fuori almeno un stipendio di 8/900 euro se famigliari coadiuvanti ..
concordo in tutto e per tutto con quello che dici grinto!! é ovvio che un minicaseificio aziendale possa farlo chi ha alle spalle una famiglia di "altrimenti disoccupati"o dei soci alla pari..se ci metti personale esterno le cose si fanno più difficili. Credo anche che un azienda che produce già 20-30 quintali di latte inizi ad essere troppo grande per poter fare il minicaseificio che intendo io. Credo anche però, che sia un sistema (difficile,ma c'è qualcosa di facile in agricoltura e zootecnia) per tenere in piedi tante piccole aziende montane...che se si limitassero alla sola vendita del latte rischierebbero di chiudere...pensa ai piccoli allevamenti caprini della montagna piemontese, ci sn allevamenti con 50-80 capre in mungitura..se non trasformassero il latte in formaggio potrebbero benissimamente chiudere e lasciare tutto a lupi e stambecchi....io vedo il minicaseificio in quell'ottica (riuscire a dare un valore aggiunto al tuo "poco"latte). un caseificio che lavora gia 20 30 quintali di latte( impossibile da gestire per una famiglia senza ricorrere a manodopera esterna, considerando stalla,foraggi,caseificio,vendita) si trova in quella fascia che è, per me, la più pericolosa...perchè non è abbastanza grande da competere con un caseificio industriale o cooperativo ..ed è troppo grande per competere con uno piccolino e organizzato a gestione familiare.
in molti casi sia io che micalizio ha consigliato un allevamneto di capre da latte tipo scamosicata o sahaen , che oltre il minor rischio economico , sono piu' frugali nell'limentazione .
sopratutto x i bisogni famigliari .
oltre che son quelle nicchie di mercato( latte formaggi e yogurt) che tengono ancora , sopratutto chi ah fino a 10/12mila mq, per allevare 3/4capi..