Il problema è anche l'eccessiva differenza tra prezzo pagato agli allevatori e prezzo di vendita al consumatore finale.
Tenete duro,
Marco

Non riuscirei a vivere senza la mia terra ed i miei animali,sono parte di mè.Ma i meno giovani forse ricordano che fine anni 70 in USA ci fù una crisi agricola spaventosa con migliaia di aziende sul lastrico ed un altissimo numero di agricoltori suicidi. Ebbene,hanno stretto i denti e forse anche la cintura,hanno riparato col filo di ferro i loro trattori ma ancora arano nel solco dei padri. Forza,continuiamo ad arare in quel solco ed alla fine qualcosa nascerà.

Ecco, puntualmente ci risiamo, scende il prezzo del latte e Tutti riprendono a gridare (giustamente) per la difesa dei propri interessi; ma quando le cose andavano meglio (Vd. 2008) qualcuno si è mai posto il problema di esaminare il proprio futuro?.
Come tutti sappiamo il prezzo, per legge economica, è dato dall'incontro della domanda con l'offerta ed i ns. allevatori si mostrano impotenti difronte ad un mercato sempre più globalizzato.
A mio avviso, il problema è dovuto dal fatto che i ns. allevatori subiscono solo gli aspetti negativi della globalizzazione e quasi mai quelli positivi.
Ad esempio quanti allevatori sono venuti a conoscenza o hanno approfittato del fatto che nel mese di gennaio è pervenuto in Italia dell'ottimo mais ungherese a € 9,80 x ql. ?
Scommetto che tale opportunità è andata solo a vantaggio dei mangimifici e forse di qualche attento speculatore; ma gli allevatori dov'erano?
In conclusione credo che non potendo agire più di tanto sul prezzo del latte bisogna sicuramente intervenire sui costi di produzione.... ma come?
Ad esempio imitando Robyvan che ormai da anni usa solo materie prime.
Sempre a disposizione, saluti Gianni.

io ne ho comprtato a aprile a 12,4 piu iva.., ne avessi preso il doppio..

non ce programamzione, quello e' il problema...

Per Grinto,
Nel parlare del "problema di esaminare il proprio futuro" intendevo proprio questo: "la programmazione" che a mio avviso andrebbe fatta nei momenti di maggiore serenità e non certo in fase di emergenza poiché in tale contesto è più facile commettere errori.
Scusa l'indiscrezione, ma gli approvvigionamenti dove li fai ?
Hai mai provato a prendere in considerazione la BORSA MERCI TELEMATICA ?
Saluti, Gianni.

sono socio di seconda generazione( mio padre fu socio fondatore e consigliere fino ai primi anni 90) di una cooperativa (associata a un consorzio di cooperative che e' chiamato capac) di stoccaggio e acquisto sementi concimi e prodotti chimici e generi di consumo (rete 16gr da 2600 x le rotoprese , bobine di corda x le presse, nylon di copertura ect ect.
li porto i cereali sia x la comemrcializzazione che per lo stoccaggio , anche se e' un po cara , mi da la possibilita della rintracciabilita completa , anche se potrebbe seccare un po di piu il mais , perche a 14 % di umidita e' un po al limite.., peroe' setacciato e con un basso contenuto di chicchi alterati.
a me mancava un po di mais x arrivare al prossimo raccolto e visto che a 12.4 euro al quintale mi sembrava un buon prezzo , prima di ritirare tutto il mais ne ho preso un rimorchiata, oggi ho ritirato tutta la scheda

e poi cmq piu di 110q.lui non ho spazio nel silos , per cui devo ritirarlo un po x volta

Se le cose stanno in questi termini non dovresti avere motivo di lamentarti.

della cooperativa piu di tanto nn mi lamneto , sono socio in un altra cooperativa di trasformazione , e li le cose vanno peggio , anzi tra le due ce uan forte collaborazione , visto che quasi un terzo e' socio da tutte e due le parti , visto che la cantina sociale , non fa commercio anche di prodotti fitosanitari x il vigneto( il perche non e' dato a sapere..) l'unica cosa che puntando molto sulla quaita aumetnano le tae di lavorazione , e le rese al seccatoio sono un po basse..

Adesso mi stai creando confusione, l'argomento era relativo alle vacche ed ai costi di produzione del latte.
Ora tiri fuori la cantina ed il vigneto, ma il problema reale qualè ?
Scusa l'invadenza ma cerco solo di rendermi utile (se possibile).
Ciao, Gianni.

Gent.mi colleghi buongiorno, ringrazio gp56 che mi ha citato ad esempio devo ammettere che mi fa un po' piacere, anche perchè da venti lunghi anni che ha preso questa strada e credetemi 20 anni fa ero un giovane sbarbatello fresco di studi che si scontrava con dei colossi che facevano spesso vacillare le convinzioni più radicate, spesso quando qualcosa accadeva e non sapevo dargli una spegazione logica. (questo mi rimetteva sui libri ...). La fiducia e l'incoscenza, forse, dei miei parenti credo sia stata alla fine premiata ... ed un po' anche la mia perseveranza. Sul mais Ungherese è una grossa verità che è arrivato in Italia ad un prezzo basso era tra gli 8 ed i 9 €uro partenza. Ma ... attenzione non tutti possono essere organizzati al ritiro di 24000 kg. di prodotto, come non tutti possono avere poi un mulino e ... saper macinare il mais. Daccordo che "volere è potere" ma non sempre può essrere conveniente. Se un allevatore ha poochi capi ? tutta questa merce va pagata cash e se rimane ata dei... mesi. Io ho potuto utilizzare anche i distiller di mais, prodotto splendido ... a 0,16-0,17 €uro al kg. e con un 25% di proteina ed un 15% di grasso .i .. interessantissimo no ? ma anche qui 24000 kg. per volta. Non tutti possono fare questi acquisti. Comunque sono estremamente daccordo che poter avere un gruppo d'acquisto potrebbe semplificare queste acquisizioni. Come sono fermamente in linea con le frequenti consultazioni a siti come la granaria di milano il martedi sera, se non per acquistare almeno per sapere che aria tira e se il fornitore non prende in giro. Inoltre secondo il mio modestissimo parere è FONDAMENTALE cercare di essere efficenti al massimo, quindi parto/concepimento basso (110-125 giorni) e rimonta attorno al 35% (meglio se 25-30%), con manze che partoriscono dai 24 ai 26 mesi ... e cercare il massimo con il minimo della spesa, utilizzando il minimo di kg. di concentrati e con gli stessia qualità.... al massimo dell