Non conosco il programma di crossbreeding di cui parli, per cui non posso giudicarlo. Ma posso risponderti su altri concetti che hai espresso pensando al programma che conosco molto bene perchè lo propongo ai miei clienti.
Anche il crossbreeding può essere genealogia, dipende come lo pratichi. Intanto mi porrei la domanda se è corretto utilizzare il crossbreeding su vacche di scarto... e ti rispondo subito di no. Il crossbreeding, a mio parere, si utilizza per avere meno problemi di consanguineità e di tutto ciò che essa comporta. Serve per avere in stalla vacche più longeve, meno delicate, più in salute, che rispondono meglio e prontamente alle cure ( e si, si ammalano anche gli incroci...
). Può avere un senso su capi che non si ingravidano, cercando di sfruttare l'eterosi per portare avanti una linea di sangue che dimostra buona attitudine alla produzione. Partire da una vacca molto produttiva aiuta.
Tutti devono fare crossbreeding? Non dico quello. Ho visto stalle di frisona andare alla grande, produrre tanto e non avere grossi problemi di fertilità e salute. A quegli allevatori vendo fiale di frisona fuori linea e non il crossbreeding. Anche se glielo propongo e qualcuno ha ammesso che dovrà finire li per abbassare la consanguineità.
Ma la norma non è quella... tutti parlano della frisona come di una vacca che fa 120 quintali. Vero, li può fare... e ho clienti che li fanno. Ma la media non è quella. La media è fatta di stalle che non raggiungono nemmeno i 100 quintali, con lattazioni che superano ampiamente i 305 giorni. Stalle piene di problemi di cellule, di mastiti, di fertilità, ai piedi (ovviamente non tutti su un'unica mandria). E le meticce possono essere UNA delle soluzioni da praticare (da solo il crossbreeding non fa miracoli) per uscire da situazioni difficili. Sono più robuste, hanno un indice di trasformazione migliore e patiscono meno situazioni ambientali non perfette.
Si perde molta produzione? Dipende. Se si scelgono i tori facendo attenzione alla produzione, no. Certo che qualcosa rispetto alla frisona si perderà (rimane sempre la regina della produzione), ma se riesco a migliorare di parecchi giorni la media parto concepimento, spendere meno in medicinali e fare una lattazione in più a carriera... quello che si perde in produzione passa in secondo piano.
Il grosso difetto del crossbreeding? Non ne ha uno solo:
1. non fa miracoli!!!
2. come per tutta la genetica, i risultati si vedono nel lungo periodo!!!
3. troppo spesso viene venduto male (come a volte la frisona). Se hai una vacca da scartare, te la faccio scartare!!! Non ti chiedo di provare ad incrociare su quella pur di vendere qualche fiala. Ti vendo qualcosa solo se hai capito veramente la filosofia del programma e sei disponibile a scegliere insieme qualche animale sul quale fare una prova (ovvio che i risultati li vedremo tra 3 anni almeno...).
4. il crossbreeding ha un senso se fai un programma sugli animali che incroci e lo segui. D'altronde se parti da Torino per arrivare a Milano ed a metà strada prendi per Genova... a Milano non ci arriverai mai. Troppo spesso si incrocia senza un vero progetto studiato a tavolino.
5. il crossbreeding da solo non può risolvere problemi ambientali o di gestione non perfetta. Può aiutare, perchè sono vacche meno delicate... ma se cambi la paglia ogni 40 giorni non serve incrociare. E se hai 2 vacche per ogni cuccetta... nemmeno.
Secondo me il crossbreeding è il futuro, soprattutto per la questione consanguineità. Chiudo con due riflessioni:
1. ci sono aziende che qui ne parlano male ma in altre nazioni lo propongono ai propri clienti.
2. nemmeno la genetica fatta con la frisona da sempre ottimi risultati, se non usi i tori giusti sulle vacche giuste non vai da nessuna parte. Se usi la Jersey o la Brown nel programma di incrocio devi avere esigenze molto particolari... altrimenti non ha senso.