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integrazione razione vacca da latte
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fede8718
Iscritto il: 28/08/2009, 17:38 Messaggi: 19
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Ho letto che se integro il silomais che somministro ad una vacca da latte con fonti di azoto non proteico interferisco con i processi fermentativi,causando un innalzamento dell'azoto ammoniacale e ureico e, di conseguenza, una maggiore produzione di acido lattico e in secondo luogo acetico. Mi chiedo perchè aumenti la produzione del lattico con l'integrazione di azoto? Grazie ,Fede
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28/08/2009, 18:22 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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qui urge il consulto di robyvan
robyyyyyyyyyyyyyyyyyy
adesso arriva..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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28/08/2009, 19:38 |
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ambri08
Iscritto il: 18/06/2009, 16:37 Messaggi: 35
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Ciao Fede,
Il rumine è un bioreattore. La flora batterica digerisce l'energia (se mi passi il termine) scomponendo le molecole organiche normalmente in acido acetico e acido propionico che poi se ne vanno nel sangue a nutrire le cellule ( a differenza dei nostri stomaci dove la molecola baseè il glucosio) Quando le vacche sono afforaggiate con molti insilati, il pH del rumine si abbassa e la flora batterica si adatta. A pH bassi i migliori in assoluto sono gli acido-lattici, per cui nei rumini di queste bovine verrà prodotto più acido lattico rispetto agli altri due acidi. Questo è facilmente verificabile annusando il colaticcio di una vacca che mangia solo fieno e quello di una vacca alimentata a insilati.
Nel rumine i composti azotati non proteici vengono trasformati in ammoniaca. Questo influisce ulteriormente ad una abbassamento del pH.
IO darei un'occhiata al piano alimentare se è veramente necessario dare dei composti azotati non proteici o se non è meglio integrare alimenti con più proteine. In caso contrario il vecchio bicarbonato di sodio (o un sale tampone equivalente) per contrastare l'acidità del rumine può essere una soluzione.
Saluti
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28/08/2009, 20:45 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Ciao carissimi e scusate il ritardo, è arrivata gente a casa e ... ho dovuto fare il buon padrone di casa. Sinceramente grazie per la vostra stima, che spero di non deludere ... anche se diviene sempre più difficile stare all'altezza di questo professionalissimo forum. Il precedente post ha esposto in modo molto professionale quanto accade nel rumine. L' urea ingerita tramite l'alimentazione, è degradata in ammoniaca da microflora. L' ammoniaca è poi usata per la sintesi degli aminoacidi e per la produzione proteine. L'ammoniaca è una base, è quindi può determinare alcalosi, quindi un innalzamento del ph del rumine sino a 8,5. In questa fase le pareti cave dei prestomaci hanno una motilità bassissima. La microflora si altera diminuisce la digestione ed aumenta il catabolismo azotato con formazione di ammine tossiche, ( istamine, putrescina e cadaverina), la proliferazione di microrganismi alcalofilici che a loro volta causano enterotossemia. A livello sistemico l'ammoniaca altera il metabolismo energetico cellulare ed influenza l'omeostasi del magnesio del fosforo e del potassio. Sinceramente non capisco come possa una base, come l' ammoniaca, abbassare il ph. nel rumine. Proverò a leggere ed a chiedere, ma davvero ad ora non capisco. Posso "ipotizzare" che l'aumento dell'acido lattico fosse relativo alle concentrazioni plasmatiche di Ac.Lattico. Che di fatto esiste nell'eccesso di ammoniaca nelle fermentazioni ruminali. Ma può esserci qualcosa che mi è sfuggito, oppure non ho compreso bene la domanda o che non so. E di cose che non so c'è ne un infinità ... Quindi sono ben accette ulteriori delucidazioni ed informazioni successive .... ringrazio in anticipo. Alla prossima.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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28/08/2009, 22:29 |
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ambri08
Iscritto il: 18/06/2009, 16:37 Messaggi: 35
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forse ho tagliato anche io un po' diritto. dovrei andare a rileggermi i testi del dott, Kunz che sapeva spiegare ste cose da dio. pensandoci un po'...il rumine ha sempre un pH un po' acido, quindi in ogni caso da sti benedetti NPN (posso chiamarli così l'azoto non proteico?) viene formato NH4+. Per la formazione dei gruppi amminici degli amminoacidi servono solo due protoni (NH2) (ne avvanzerebbe 1 comunque ) per cui potrebbe spiegarsi l'abbassamento del pH come un surplus di ioni idrogeno nella reazione. Comunque è possibile che anche l'acido carbonico abbia un ruolo. Credo ancora che l'ammoniaca in eccesso nel rumine (in animali sani) venga dirottata abbastanza velocemente per diffusione nel sangue fino al fegato. Andrò a ricercare gli scritti (se li trovo )e nel caso cancellerò le mie eventuali bufale. continua...
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28/08/2009, 23:05 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Il ciclo dell'urea è un ciclo metabolico volto a ridurre la concentrazione di ammoniaca sotto forma di ioni ammonio nei liquidi biologici. L'ammoniaca viene dal catabolismo degli amminoacidi ed oltre una certa concentrazione è tossica. Durante la via metabolica vengono prodotti ioni idrogeno quindi il processo viene regolato negativamente in caso di acidosi.
La reazione netta è:
NH4+ + HCO3- + Asp +3ATP → Urea + Acido fumarico + 2ADP + AMP + 2Pi + PPi
Considerato che si parte dalla reazione tra ammoniaca e acido carbonico che formano carbammato (ovvero l'ammide dell' acido carbonico) per avere urea (ovvero la diammide dell'acido carbonico) si nota come una reazione semplice, realizzabile in un passaggio, ma con energia di attivazione elevata non abbassabile da un singolo enzima, viene nella cellula spezzettata in 5 passaggi energeticamente più favorevoli. Dal ciclo vengono forniti altri metaboliti importanti come l'arginina che pur essendo un amminoacido essenziale viene in età adulta prodotta dal ciclo. (da wikipedia)
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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28/08/2009, 23:37 |
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fede8718
Iscritto il: 28/08/2009, 17:38 Messaggi: 19
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Grazie a tutti per le risposte..Comunque Robyvan hai proprio centrato il punto: anch'io non capisco come una base come l'ammoniaca, derivante dall' NPN integrato ,possa determinare un aumento delle fermentazioni acide. Accetterò come buona l'ipotesi di Ambri08 che l'acidità è determinata da un eccesso di protoni liberati dall'ammoniaca per la formazione dei gruppi amminici.. Sono molto contenta di questo forum, Fede
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29/08/2009, 11:52 |
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fede8718
Iscritto il: 28/08/2009, 17:38 Messaggi: 19
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Avrei un altro quesito ,forse un pò stupido,, ma capitemi noi ragazzi di veterinaria facciamo finta di capire l'alimentazione animale:) Ho letto che per quantificare gli alimenti da somministrare (in particolare concentrati)è bene considerare prima in peso il quantitativo che un barattolo o una sessola può contenere piuttosto che in volume..Vorrei sapere ma al concentrato bisogna aggiungere l'acqua quando si somministra all'animale(io ho studiato questa definizione di concentrato:è il prodotto dell'attività riproduttiva della pianta,ovvero frutto o seme, però non so se si aggiunge l'acqua per scioglierlo)?Perchè così avrebbe senso l'operazionedi misurare prima il peso MAIDEI eccovi un caso patologico in arrivo
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29/08/2009, 12:30 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Carissima Fede, le strade per raggiungere un obbiettivo possono essere plurime, come per le patologie o ... per la chimica. Comunque è un enorme stimolo cercare di capire ... e credo tu sia sulla buona strada, affermando, e spero che continuerai ad affermarlo, ma sopratutto ad esserne convinta, che i veterinari hanno una professione che è differente dalla nostra. Che comunque non è per entrambi quella di tuttologo. Quindi che la nostra categoria NON faccia terapie e che quella dei veterinari non si impicci di alimentazione . Non esistono domande sciocche, casomai possono esserlo le risposte. Allora, ogni alimento ha un suo peso specifico, quindi considerando un unica unità di misura, (barattolo o sassola), se lo riempi di un alimento che ha un peso specifico più alto, a parità di volume peserà di più. Pensa ad un barattolo pieno di crusca ed un'altro con del mais ... il volume è uguale, ma il peso no. I due pesi specifici di fatto sono differenti. L'acqua si aggiunge per rendere più "golosa" e più facilmente ingeribile la massa dell' unifeed, oltre a "limitare" la dmiscelazione, che è un pericolosissimo nemico del "piatto unico". Gli alimenti per il bestiame si differenziano in due grandi categorie Foraggi e Concentrati. La tua definizione di concentrato è perfetta, comunque esistono determinati foraggi, che pur essendo tali, hanno nel rumine un comportamento da "concentrato" e viceversa. E' l'esempio dei semi di Cotone, di fatto concentrati, ma con comportamento da foraggio, e delle polpe. di fatto un foraggio che si comporta nel rumine da concentrato... se hai bisogno di qualche altre informazione, sono a tua completa disposizione e grazie per avere fatto i complimenti al forum che anche tu con i tuoi interventi contribuisci a rendere bello ed interessante. A presto...
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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29/08/2009, 12:53 |
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fede8718
Iscritto il: 28/08/2009, 17:38 Messaggi: 19
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Grazie mille della risposta, è stata esauriente ed anche dell'incoraggiamento..In quanto a dubbi ne ho tantissimi..Appena possibile ve li sottoporrò al vaglio p.s.spero di non essere petulante
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29/08/2009, 14:19 |
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