09/03/2013, 10:10
Ieri parlavo con mia nonna, che con nostalgia mi raccontava la storia di come avevano costruito la stalla nuova verso la fine degli anni settanta inizio ottanta (ora vuota!), di come si erano buttati in questa "sfida" con 4 figli da mantenere... Avevano fatto grossi mutui, comprando qualche terreno e costruendo tutto dal nulla...
I primi tempi furono difficili, ma da come lei mi racconta, una volta per un litro di latte ti davano 1000 lire, ed alla fine pian piano riuscirono a pagare tutti i debiti...
Alla mia domanda "quando avete incominciato a sentire un calo del guadagno e una difficoltà sempre maggiore nell'andare avanti con l'azienda?" Mi ha risposto senza indugi "dal momento in cui hanno introdotto le quote latte!"
Visto che molti di voi hanno molta esperienza nel settore, vorrei sapere cosa ne pensate...
Io mi chiedo, è stato un bene entrare nella logica delle quote latte, visto che da quando sono state introdotte abbiamo quote pari al consumo di latte degli anni 80? Com'è possibile che vendendo un vitellone maschio 30 anni fa, rispetto ad adesso, si guadagnava una cifra spropositata?!? Io non concepisco il motivo per cui l'agricoltura negli anni sia uno dei pochi settori (L'UNICO???) che al posto di aumentare le entrate (che dovrebbe essere una cosa fisiologica tenendo conto dell'inflazione) se le è viste pian piano sempre più ridurre fino ad arrivare allo stato attuale, SI SOPRAVVIVE DI CONTRIBUTI EUROPEI!
09/03/2013, 10:27
Ciao Met,
ti metto il link di un post di qualche giorno fa:
http://www.forumdiagraria.org/miscellanea-f72/articolo-da-leggere-t61319.htmlL'articolo non tratta nello specifico le 'quote latte', ma secondo me può darti qualche risposta.
Nicola
09/03/2013, 12:34
nn e' solo quello
il problema e' stato quello di aver stabilito che 1 euro vale 1936.27, se avesse valso 1000lire , il latte nn sarebbe valso 20cent ma 40..., e il latte estero non avrebbe avuto le porte aperte ...