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Esito campione del latte

13/07/2013, 22:03

Vi scrivo qui l'esito che il casaro ed il chimico del caseificio hanno eseguito nei giorni scorsi:
osservazioni:
ipoacidità
ridotta coagulabilità
elevato inquinamento microbico
positività alla ricerca delle spore anaerobiche di tipo butirrico
cellule somatiche 308
cosa potrebbe essere stato tutto sto inquinamento del latte? come migliorare?

Re: Esito campione del latte

13/07/2013, 22:10

Francesco1994 ha scritto:Vi scrivo qui l'esito che il casaro ed il chimico del caseificio hanno eseguito nei giorni scorsi:
osservazioni:
ipoacidità
ridotta coagulabilità
elevato inquinamento microbico
positività alla ricerca delle spore anaerobiche di tipo butirrico
cellule somatiche 308
cosa potrebbe essere stato tutto sto inquinamento del latte? come migliorare?



Come la lavi la mungitrice? Può essere quella, il refrigerante, oppure la temperatura del latte..
Una volta ogni tanto i tubi e le tettarelle vogliono "spazzolati" con gli appositi spazzolini

Re: Esito campione del latte

13/07/2013, 23:12

L' ipoacidità significa che il ph del latte è basso, se non sbaglio sotto ph 3, è povero di caseina e quindi rallenta la coagulazione della cagliata da qualche problema nei formaggi di lunga conservazione perchè oltre a rallentare il processo il siero non spurga bene dalla forma. Se non sbaglio alcune volte deriva da dei problemi di acidità del rumine, oppure da squilibri della razione, ad esempio mancanza di alcune vitamine, calcio e fosforo. Ho letto qualcosa tempo fa sul latte ipoacido, pare sia più frequente in montagna per l' ingestione di alimenti più fermentabili, penso sia legato alla razione di sola erba del pascolo.

Del resto ne so ben poco, alleviamo a livello d' autoconsumo, ma son tutte cose collegate. Rivedere nuovamente la razione e l' igiene dell' impianto di mungitura e stoccaggio

Re: Esito campione del latte

17/07/2013, 22:55

l'ipoacidita' del latte puo' essere dovuta a cause alimentari, una razione sbilanciata (proteína/amidi/fibra) provoca ipoacidita'. L'acidità del latte del singolo animale è elevata nelle prime settimane della lattazione o negli animali affetti da chetosi ed è più alta nelle primipare rispetto alle bovine di parti successivi; i valori tendono a scendere negli ultimi due mesi della produzione lattea o quando la vacca e' affetta da malattie croniche o da mastiti, anche subcliniche.
se il latte resulta essere inquinato cio' deriva essenzialmente da una scarsa igiene in mungitura o delle attrezzature (secchi, trasporto latte, vasche refrigeranti etc.) anche una vasca frigo non perfettamente funzionante, con tempi di raffreddamento lughi puo' determinare un eccesso di cbt. in questo caso si consideri un funzionamento ottimale (con vasca corettamente dimensionata alla quantita' di latte) l'abbattimento di 1°c ogni 2 min.
solitamente io consiglio in caso di trasporto latte o sala mungitura un lavaggio extra una volta alla settimana. fermo restando che la temperatura di lavaggio normale debe essere per tutto il lavaggio superiore ai 60°c (diffidare dei cosidetti detersivi a freddo), questo consiste nel fare un lavaggio normale con el solite dosi di detergente e, a meta' del lavaggio, immettere nel circuito acqua a 100°c e un'altra dose di detersivo. cio' fino al compimento del tempo di lavaggio. in presenza di secchi di mungitura l'uso delle spazzole e' abastanza deleterio perche' le tettarelle si rigano e possono ospitare batteri difficilmente asportabili. meglio un risciacquo inmediato dopo l'uso con acqua tiepida seguito da un lavaggio con turbolenza d'aria a 60/70°c. una volta alla settimana smontare il grupo di mungitura e passare le canne piccole, e i raccordi. dimenticavo: il collettore va smontato e lavato tutti i giorni, 2 volte al giorno.
se a fianco di una carica batterica elevata troviamo anche un eccesso di sporigeni mi viene da pensare ad una scarsa igiene in mungitura. mammelle poco pulite, ambiente chiuso e poco aerato, somministrazione di cibo in concomitanza con la mungitura, presenza di terra negli alimenti. e' bene ricordare ceh, come per la carica batterica, anche per le spore la presenza puo' essere altalenante e/o dovuta a casualita'. solo una serie di analisi nell'arco di due tre mesi possono confermare la presenza del problema.
le cellule a 300.000 non mi sembrano cosi' elevate. probabilmente qualche mastite subclínica o un quarto mastitico su tutta la mandria. in assenza di queste cause un po' di bicarbonato (dicamo 100/150 gr per vacca) o di seme di lino (100 gr/vacca x 10gg) aiutano a "liberare" gli intestini e a ristabilire la normalita'. attenzione anche alle vacche vecchie in lattazione.
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