Infatti sto studiando un piano di accoppiamento per una stalla di pura razza frisona, basato sul crossbreeding a 3 vie, che prevede un toro di una delle altre 2 razze in azienda. Le caratteristiche da migliorare sono la rusticità, la resistenza alle mastiti, la fertilità e la qualità del latte. Il tutto cercando di non peggiorare la produzione che, comunque, oggi non è altissima (tra i 27 ed i 30 di media quotidiana). L'idea è di usare una fiala di altissima qualità di una razza scelta ad hoc al primo tentativo di fecondazione, e tenere un toro non di frisona per quei capi che hanno difficoltà a rimanere gravidi.
C'è qualcuno del forum che applica da tempo il crossbreeding? Mi piacerebbe confrontarmi con chi ha già fatto quest'esperienza.

Ci vuole un tecnico ovviamente, perche' fare incrocio non significa eliminare i problemi ma semplicemente spostarli da un'altra parte, la priorita' e' togliere i problemi fisici degli animali per evitare le conseguenze negative, ma bisogna per forza passare dal singolo accoppiamento.
Io uso da 9 anni circa e gli animali diventano tutti uguali indipendentemente dall'incrocio

ma con gli incroci , fai più lattazioni? , migliori la% di grasso , ma soprattutto di proteine? migliori le caseine rispetto alle siero proteine?

usi più foraggi e meno concentrati?

come struttura: hai degli appiombi migliori? , una circonfernza toracica maggiore? un rumine con una capacita di ingestione maggiore?
hai meno mastiti? problemi di parto? rusticità e vitalità dei vitelli nei primi mesi?

In che senso? Dove hai deciso di spostare i problemi?

nel senso che se hai problemi di zoppia , scara igene, un razionamento sballato, anche se hai degli animali leggermente più rustici, continurai ad avere cellule alte, mastiti, diarree sulle vitelle da vita , e acidosi , o chetosi ..

Ovvio, ma Daniele80 parlava di fare incroci per evitare problemi fisici spostandoli da un'altra parte... non ho capito quali sono i problemi che ha oggi al posto di quelli fisici.

Salve. Porto la mia personalissima esperienza di gestore di allevamento. 4 anni fa sull onda di alcune aziende della mia zona ho iniziato l incrocio a 3 vie col metodo crossbreeding. oggi in allevamento tra capi in produzione e manzolame di varia età ho circa 220 capi in incrocio. il modello di incrocio che utilizzo consiste nell utilizzo partendo dalla frisona in F1 un incrocio holstein x montbelliarde. La vitella risultante va fecondato con la rossa svedese per poi tornare in F3 nuovamente con la frisona. queste 3 razze sono quelle che tra di loro sono piu "distanti". mantenendo costante il livello di incrocio si aumenta l eterosi migliorando contestualmente le performance delle vacche. perchè secondo me sono meglio queste 3 razze?
1 la fleckvieh è una razza tendenzialmente a duplice attitudine e quindi per questo preferisco montbelliarde che invece è piu spiccatamente una razza lattifera.
2 la angler è gia di per se una razza ottenuta da vari incroci tra i quali il rosso svedese.
Da un punto di vista produttivo l incrocio offre numerosi vantaggi tra i quali un sensibile abbassamento del periodo parto concepimento provato sulla mia pelle , per quei capi che ho in produzione ,e su dati di aziende vicine che mungono fino a un 30% delle mandrie in latte , un miglioramento dei titoli del latte e dei dati sanitari. va pero messa in conto un calo produttivo sulla lattazione quantificabile in un 8 - 10 % dalla frisona. e quindi importante valutare tanti aspetti prima di iniziare.
Saluti

Max81 , perché molti altri incrociano con brown swiss ?

Non saprei sinceramente. . E anche vero che l imcrocio con la brown non offre le stesse caratteristiche di rusticita nella progenie che invece queste razze danno. Con la brown secondo me si ga piu un meticciamento che di incrocio.

Ti faccio un esempio concreto cioè le esperienze di diverse aziende.
Il problema di partenza di queste aziende, holstein in purezza, era fertilità, salute piedi, partenza dopo il parto e,diciamo, longevità in generale. Hanno fatto incroci, chi a 2 chi a 3 vie e con razze diverse e i problemi di prima sono stati in parte risolti, succede però che ora le vacche hanno gambe più corte, mammelle più profonde e a volte più abbondanti con il risultato che è molto più difficoltoso mungerle bene soprattutto in mandrie numerose e le cellule salgono, la vacca diventa poi "cronica" ed esce dall'azienda lo stesso.
Oppure mantenendo la razione impostata per le solite holstein strette e lunghe, queste ingrassano troppo e perdono fertilità. In alcuni casi in prima lattazione producono meno e l'allevatore che vuole almeno 35 litri dalla primipara è portato ad eliminarle.
Insomma il risultato è che, per motivi diversi, ma la vacca meticcia viene riformata ugualmente.
Per questo bisogna ragionare accoppiamento per accopiamento, vacca per vacca, per evitare di produrre quegli animali estremi che non funzionano che siano in purezza o incrociati.