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Calo del latte dopo la fecondazione
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Buonasera, ultimamente ho riscontrato in alcune bovine che sono state fecondate normalmente attorno ai 60 - 80 giorni, un repentino calo di latte che definirei "anomalo". Esse infatti perdono attorno al 25-30% della loro produzione. Questo indipendentemente dall' esito della fecondazione, sia essa positiva che negativo. Nelle settimane successive recuperano molto lentamente un 5 - 15 % della produzione e poi nulla più. Considerate che queste bovine hanno eseguito un transito dall'asciutta in modo decisamente confortante, iniziando la loro lattazione in modo più che soddisfacente e perdendo mediamente 0,3 - 0,5 punti di BCS. I tenori in grasso, proteine, cellule somatiche sono più che soddisfacenti e l'ingestione delle bovine si mantiene comunque elevata. Ho provato a chiedere a dei colleghi ed a leggere qualche pubblicazione, ma al di la di un "logico" calo della produzione che comunque è più che giustificato, tutto porterebbe ad un eventuale carenza energetica che comunque ... "non sembra" trovare riscontro nelle condizioni delle bovine in questione e nella' analisi della qualità del latte prodotto. Nulla ... "apparentemente", sembrerebbe ricondurre a questa ipotesi. Vi sarei grato se mi poteste indirizzare in quale tipo di analisi da effettuare per saperne di più, o una vostra trascorsa esperienza. Grazie in anticipo per la vostra collaborazione.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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03/06/2009, 22:11 |
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Dondavi
Iscritto il: 17/01/2009, 23:00 Messaggi: 656 Località: Camponogara VE
Formazione: Agrotecnico
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25-30% in meno o 25-30% della produzione? comunque sia sembra strano che dopo la fecondazione ci siano problemi, visto che comunque la bovina fecondata o meno dopo l'estro si comporta ugualmente per almeno 10gg, l'unica cosa che sarebbe giustificabile è una infezione che causi con l'FA ma mi sembra abbastanza improbabile, bo. Non sono produttore di latte, comunque il tutto è molto strano. ciao
_________________ Non è necessario inventare cose nuove, basta saper imparare e copiare quelle giuste dagli altri! spirito del forumista....
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04/06/2009, 19:49 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Ciao e grazie della tua risposta. Strano è dir poco ! comunque la perdita produttiva è dal 25 al 30 % , per essere più chiaro una bovina, che al controllo precedente aveva prodotto 40 litri di latte, al controllo successivo, quindi circa 30 giorni dopo, presentava un calo di latte di 10-14 litri di latte. L' unico evento intercorso tra i due controlli è stato l'intervento fecondativo. L'intervento fecondativo è fatto utilizzando estrema cautela in tutte le sue fasi, e pur non escludendo un errore umano o una qualsiasi infezione, come mi suggerisci, ritengo che tale evento possa comunque dare un'evidente prova dello stesso. Che su uno scolo mucoso, un gonfiore dell' endometrio... anche solo un suo turgore o rilassatezza anomalo, un po' di temperatura... Ma nulla di tutto ciò. Se l'animale è gravido, (a 30 giorni viene fatta la visita ginecologica), o 21 giorni dopo ciclicamente, l'animale si presenta in condizioni perfette, sia all'ispezione veterinaria che ... al calore successivo. Dapprima ho ipotizzato un "qualcosa" di ormonale legato alla avvenuta gravidanza, quindi legata a situazioni ipofisarie o interferenze progestiniche... ma poi la cosa si è ripetuta anche in presenza di mancate gravidanze. Questo non esclude di fatto l'eventuale componente estrogenica ... ma mi porta a pensare ad altro... ad oggi sto pensando ad una qual carenza di macro elementi ed in seconda battuta ai microelementi. Ma se devo essere sincero non so da che parte girarmi. Animali in condizioni di forma molto buona, lucide, ricettive, cicliche ed estremamente produttive, (senza questo problema la media sarebbe oltre i 34 litri di latte), con percentuali di gravidanza elevata già dal primo intervento a 60 -70 giorni. Sono davvero basito.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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04/06/2009, 21:00 |
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federic
Iscritto il: 21/03/2009, 10:37 Messaggi: 52
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ciao robyvan anche a me è successa l'identica cosa. In un primo momento ho pensato fosse l'alimentazione e ho subito cercato di correggerla soprattutto dal punto di vista proteico e successivamente di cambiarla ma senza alcun risultato. L'unica risposta a questo calo repentino è la durata del picco di lattazione che solitamente dura 2 mesi. Puo darsi anche che le tue vacche hanno avuto un periodo di asciutta troppo breve non so..puo dipendere anche dall'età, dallo stress, dal caldo ma non penso dall'intervento fecondativo che hai effettuato. chiediamo aiuto a "tremor"
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05/06/2009, 21:12 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Ciao Federic e grazie del tuo contributo, e certamente sarò grato a Tremor qualora volesse intervenire. Ho ipotizzato anche io ad un' asciutta troppo breve. Io sto attorno ai 53-55 giorni mediamente, e lo sto facendo da Dicembre 2008. Prima era a 61-63 giorni, quindi ho ipotizzato che fosse quell'accorciamento. Ho cercato un po' di letteratura ed ho riscontrato che effettivamente potrebbe esserci un "taglio" del picco di lattazione nel caso l'asciutta fosse di 30-40 giorni, test fatti negli USA, ma che in 45-50 giorni non sussisteva alcun problema, anzi... esattamente il contrario. Ovviamente questo non fa certezza, ma certo ampia bibbliografia indirizzerebbe in quella direzione. Le bovine partono in modo veramente splendido, raggiungono il picco in modo corretto, ho quasi eliminato le "curve atipiche", la riduzione degli interventi post-parto è notevole, ed ho iniziato a fecondare sistematicamente non prima dei 60-70 giorni con un'elevatissima percentuale di postività sin dal primo intervento. Mentre le bovine che avevano sostenuto un'asciutta ... "tradizionale", evidenziavano maggiori problemi post-parto, ed una minore fertiltà ai 60-70 giorni, ed anche loro ... ahimè che restassero gravide o meno calavano della medesima percentuale di latte. Stamattina controllando nuovamente su Cincinnato ho notato che non vi è un grosso scostamento tra quelle che hanno partorito ad Febbraio e Marzo, da quelle che hanno partorito tra Aprile e Maggio. Così stamattina dopo l'ennesimo controllo sul BCS, ho provato ad incrementare l'energia, sostituendo l' apporto di amido da 70% di fioccato di Mais e 30% di farina di Mais ad un 40% di fiocco e 60% di farina... tra qualche giorno toglierò 0,5 kg. di fieno, portando così l'amido al 26,50%, oggi sono al 24,90 %, ma con una elevatissima % di amido veloce ed un "mat", ipotizzo, molto elevato, e... ipotizzo possa essere troppo rallentante per un'esplosione così rapida data da molto amido fermentescibile. Chissà ... è una prova ... anche perchè non capendoci molto ... si provano tutte. Grazie comunque delle vostre idee, preziosissime. A presto.
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06/06/2009, 16:26 |
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Tremor
Iscritto il: 06/09/2008, 11:34 Messaggi: 1374 Località: Terra
Formazione: Perito
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Beh, dalla ppetinenza e precisione dei vostri interventi credo di essere più io ad avere qualcosa da imparare da voi che non il contrario. Ma non potrebbe essere che, comunque, anche le vacche che riciclano o sono diagnosticate non gravide abbiano comunque subito lo squlibrio ormonale dell'attecchimento e, in seguito, un riassorbimento fetale precoce? Il ciclo è regolare anche dopo la fecondazione scatenante il calo di produzione? Escludi con certezza il fattore climatico? Io degli studi condotti in aziende diverse dalla mia diffido in ogni caso, non per malafede aìma perchè sono tante e tali le variabili che entrano in gioco che pensare si riproducano tutte con precisione in un allevamento diverso dal mio è una cosa ch escludo a priori. L'asciutta per me deve essere di 60 gg ma nulla esclude che in altre realtà si possa tentare un'accorciamento di questo periodo. Ho anche osservato dei singoli casi di marcata riduzione di produzione all'attecchimento in condizioni e periodi in cui, altri animali non manifestavano questo sintomo. Magari se ne sono messe quattro in fila e sembra un problema di tutta la stalla mentre è solo un passaggio. Oppure le vacche sono in acidosi subclinica e crollano a tre mesi dal parto per un'ecessivo apporto di concentrati, a volte merita percorrere anche la via dell'aumento della fibra della razione, nell'immediato si perde qualche litro di latte ma alungo andare la gestione è più redditizia. A presto.
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06/06/2009, 18:55 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Gentilissimo Tremor, ti ringrazio per il tuo intervento e per aver apportato la tua esperienza a questo forum. Credo che ognuno apporti sempre un accrescimento professionale, e non solo professionale, se entra in un forum di colleghi e di appassionati come questo. Il fatto che ancora non si abbia trovato una soluzione ... è la tangibile prova che tutti hanno bisogno di imparare e che questo mondo è davvero splendido, perchè c'è sempre moltissimo da scoprire. Fatta questa premessa, ti dirò caro Tremor, che a priori non posso escludere assolutamente nulla, il clima, le variazioni alimentari che mio malgrado sono stato costretto ad apportare, vista la scorsa annata agraria ... ed alcuni lavori di copertura che sono stato costretto ad effettuare alfine di limitare l'apporto di acqua ai vasconi di stoccaggio liquame, per ridurne la quantità, in previsione della legge contro i nitrati. Ma ... ho sempre cercato più cause o con-cause ad un problema, alfine di non trovarmi con un pugno di mosche quando la "più probabile" causa era estinta. Sull' acidosi posso certamente concordare, e di fatto sto pesantemente monitorando il BCS delle bovine, le analisi del latte, le condizioni delle loro pastoie e le loro feci, talune volte setacciandole per valutare la digestione. Controllo scrupolosamente l'ingestione, annotandola. Faccio da anni due carri al giorno, metà alla mattina, (prima delle 7.00 hanno già l'unifeed in mangiatoia), ed alle 16.00. Personalmente credo l'acidosi sia un nemico su cui profondere le nostre maggiori forze... e quindi nei miei limiti lo combatto senza tregua. Le ingestioni si sono leggermente abbassate (- 1-1,5 Kg. si SS), in occasione delle prime "botte di caldo", ma poi si sono riprese. I cicli estrali sono regolari e da anni faccio fare da diagnosi a 35 giorni dalla fecondazione dal veterinario con l'uso dell'ecografo, e le visite post-parto sono fatte rutinariamente. Questo non esclude certo dei riassorbimenti precoci, entro i 2-5 giorni dalla avvenuta fecondazione. Non posso certo definre con esattezza un ritorno aciclico a 22-23 giorni, e non posso escludere nemmeno un riassorbimento precocissimo. Sull' asciutta, ho optato per un "leggero accorciamento" poichè l'anno scorso il 15-18% delle mie spese farmacologiche erano legate a prodotti per combattere la ritenzione di placenta e le endometriti ... dal grafico delle curve di lattazione si evidenziavano partenze non corrette, curve atipiche, il BCS delle mie bovine era non conforme, perdevano troppo peso dal parto ai 30-40 giorni, le visite post-parto non del tutto soddisfacenti, ed il mio parto concepimento stava scappando oltre i miei limiti economici ( > 125 gg). Quindi ho optato, dopo aver letto parecchi lavori in merito, ed aver scartato altri sistemi (dieta acida), non perchè non funzionassero, ma perchè avevo delle oggettive difficoltà a praticarla e per la mancanza degli spazi, credo che in azienda non siano mai abbastanza. Non nascondo che anche la spesa, decisamente sostenuta, non dava altrettanti risultati... Quindi ho inziato a somministrare un'asciutta un po' più "allegra" in contenuti ed arricchita con del Selenio Organico a dosaggi elevati (massimo consentito per legge), e vitamina E a 1.000 UI. I risultati sono stati davvero incoraggianti. La spesa decisamente più confortevole e l'utilizzazione dello spazio decisamente più facile, la gestione molto più semplice. Una notevole riduzione della ritenzione di placenta, una riduzione delle problematiche post-parto impressionante, un BCS a 15-30-45-60 giorni fortemente meno diseguale dalla stessa bovina in asciutta. Curve di lattazione corrette e repentine. Soddisfattissimo ! Quando ho notato questi cali di latte, comunque, non avevo ancora iniziato questo sistema, e speravo che tra le migliorie che questo nuovo sistema mi dava, ci fosse anche una riduzione di questo problema, ma ... nulla. Da questo punto di vista asciutte di 60-63 giorni e di 55-58 giorni (quelle che faccio ora), non hanno risolto. Non sono comunque due o tre casi continuativi, è un problema ... che si verifica in una discreta percentuale di animali, prediligento le bovine pluripare che le primipare ... strano ma vero. Grazie a Tremor ed a tutti quelli che vorranno intervenire. Attendo vostre preziosissime risposte...
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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07/06/2009, 8:14 |
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federic
Iscritto il: 21/03/2009, 10:37 Messaggi: 52
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ciao robyvan, vorrei un consiglio.Oggi, dopo due mesi dalla fecondazione di 2 frisone il veterinario ha riscontrato che non sono gravide. mi chiedevo se devono passare determinati giorni dall'ultimo calore per efettuare la sincronizzazione dell'estro con estrumate. visto che sono gia passati 150 giorni dal parto posso intervenire gia domani? secondo te quando sarebbe economicamente conveniente mettere queste due bovine in ascitta data la loro età (8 anni)? grazie
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07/06/2009, 16:50 |
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novalatte
Iscritto il: 30/03/2009, 22:49 Messaggi: 215 Località: Oleggio (NO)
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l'estrumate andrebbe fatto 11 giorni dopo l'ultimo calore
_________________ _____________________________________________ amare gli animali è una scelta,rispettarli è un obbligo
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07/06/2009, 20:59 |
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Tremor
Iscritto il: 06/09/2008, 11:34 Messaggi: 1374 Località: Terra
Formazione: Perito
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@robyvan Molto interessante il tuo apporto, specialmente la parte riguardante il selenio organico. Anch'io sono interessato a provare questo prodotto nell'alimentazione del gruppo delle asciutte, attualmente usavo fieno e un mangime finito della Mirandola mangimi con cui mi sono trovato bene. Ora però mi trovo nella necessità di riorganizzare la gestione della mandria e sto pensando a come risolvere l'allevamento della rimonta che si svolgerà in un luogo diverso da quello in cui sono le vacche da latte e la gestione dell'asciutta, anche questa in una stalla diversa. La soluzione con mangime commerciale è la più semplice ma anche la più costosa e di questi tempi è difficile da sostenere in più, da buon contadino, non mi fido mai dei cartellini. Per me comunque la media stalla è subordinata a buoni risultati sulla fertilità e sanità della mammella, qualche litro di latte in meno non mi turba se l'interparto è sotto controllo e la conta cellulare pure.
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07/06/2009, 21:24 |
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