salve a tutti... Volevo sapere come si fa ad individuare il momento per asciugare una vacca e quale metodo è piu indicato per vacche alimentate solo con fieno? graazie
in genere si va acalendario per le razze da altte , e quando si ha meno di 2litri di latte x le vacche di razzze da carne.
si inizia mungendole solo la sera x un mese, e poi ogni 3mungiture (calcolando 2 mungiture al giorno ) poi si si infilano le candelette di asciutta x evitare la mastite di fine lattazione , dopo 24 ore si munge ( e si butta via..) e si mettono el candeleltte che chiudono l'orifizio per l'asciutta .
sopratutto si controlla x 4/5gg successivi che i capezzoli non siano infiammati..
L'amico Grinto ha evidenziato due parametri che devono essere considerati per portare in asciutta le nostre bovine. L'asciutta classica e canonica dura 60 giorni ovvero viene interrotta la produzione 60 giorni prima del parto.Attualmente le tecniche di gestione e quelle alimentari indicano possono essere sufficenti 45 giorni di sospensione dalla produzione prima della successiva lattazione. La tecnica è abbastanza semplice : con modalità differenti si interrompe la produzione limitando gli stimoli (arco riflesso dell'ossitocina) alla secrezione lattea Anche in questo caso le opinioni sono varie e molteplici, io ritengo che ogni azienda debba trovare la propria strada attraverso le esperienze. Infatti molti allevatori fanno cessare bruscamente la mungitura e trattano le mammelle con la pomata intrammammaria per asciutta a prescindere delle produzioni e sottopongono la bovina direttamente ad una dieta fibrosa da asciutta. Altri mungono per alcuni giorni alternando le mungiture e alimentando le bovine solamente con fieno. Altri riducono la disponibilità di acqua di abbeverata. Personalmente ritengo che alcuni sistemi sono eccessivamente traumatici sia per la mammella che per il rumine Prtanto limiterei questo periodo di pre asciutta a pochi giorni, con disponibilià di fieno e mungendo tutti i giorni, infatti si determina un danno maggiore alternando le mungiture perche si inizia a formare il tappo di cheratina nello sfintere, e non è un bene rimuoverlo. In poche mungiture 3/4 la produzione si riduce drasticamente e puo essere praticata la profilassi antimastitica per l'asciutta. Una volta introdotta la pomata ed eventualmente i sigillanti consiglierei di non sottoporre la bovina ad altre mungiture (dovrei ripetere il trattamento antibiotico). Particolare attenzione deve essere riposta alla scelta della pomata antibiotica, consigliatevi con il Vs Veterinario perche in funzione della durata dell'asciutta potreste non aver superato il tempo di sospensione !!! Nel caso di bovine a fine lattazione con parto concepimnto molto elevato o di bovine gravide colpite da mastite e conseguente agalassia si procede come sopra. Unica preoccupazione sarà quella di non far ingrassare eccessivamente la bovina in virtù di un periodo di asciutta obbligatoriamente più lungo di 60 giorni. Attenzione a queste bovine, sono quelle che avranno maggiorni probabilità di un puerperio patologico (rit. di placenta, collasso, chetosi clinica, metrite ed endometrite) nel successivo parto.
Condivido in pieno quanto scritto dal preziosissimo Arborea, ottimo acquisto di questo splendido forum. Da diversi anni spingo gli allevatori a curarsi maggiormente del periodo di asciutta che è FONDAMENTALE per avere una successiva lattazione che limiti i danni. Di fatto "credo" che il 70/80% delle problematiche delle nostre bovine siano nei primi 80-100 giorni dal parto e che per quasi la totalità di queste problematiche possano essere limitate da una corretta e consapevole fase di asciutta.
arborea ha scritto:Particolare attenzione deve essere riposta alla scelta della pomata antibiotica, consigliatevi con il Vs Veterinario perche in funzione della durata dell'asciutta potreste non aver superato il tempo di sospensione !!! Nel caso di bovine a fine lattazione con parto concepimnto molto elevato o di bovine gravide colpite da mastite e conseguente agalassia si procede come sopra. Unica preoccupazione sarà quella di non far ingrassare eccessivamente la bovina in virtù di un periodo di asciutta obbligatoriamente più lungo di 60 giorni. Attenzione a queste bovine, sono quelle che avranno maggiorni probabilità di un puerperio patologico (rit. di placenta, collasso, chetosi clinica, metrite ed endometrite) nel successivo parto.
Vorrei precisare che su questa popolazione di bovine dobbiamo prestare maggior attenzione non solo sul profilo alimentare ma anche sulla profilassi antimastitica, con maggiore riguardo su quelle che negli ultimi C.F. hanno registrato SCC > 500. Infatti, se e vero che la concentrazione di antibiotico nei tessuti mammari può essere un problema per le asciutte medio/brevi, lo è a maggior ragione nelle asciutte > 60 gg in quanto non abbiamo copertura. Anche in questo caso rapportatevi con il Vs Veterinario per adeguare, se necessario, la profilassi.
Seguendo il post dell'amico Arborea, mi permetto di aggiungere che la fase di asciutta è un ottimo periodo per "aggiustare" determinati animali che non sono stati riformati pur avendo un elevata conta cellulare. Quindi in perfetta sintonia con il veterinario aziendale, consiglio caldamente, di fare un prelievo a quegli animali a "rischio" prima di metterle in asciutta e valutare l'eventuale presenza o meno di problematiche batteriche e/o virali e di ripetere le stesse analisi dopo la fase colostrale alfine di valutare se il soggetto ha migliorato il suo status di animale a rischio.
col test della coagulazione, si puo determinare approssivamente il tipo di infezione , dal tipo di coagulo , o dal tempo di coagulazione , o anche dall'odore del coagulo?
L'impiego del CMT (California Mastitis Test) è esclusivamente indicativo; la letteratura ci informa che vi sono tabelle di interpretazione del coagulo, questa è quantomeno approssimativa. Personalmente lo impiego per indaginare con maggiore velocità sulla secrezione lattea di tutti i quarti di quelle bovine che al CF hanno una SCC > 1000. Con questo metodo non devo aspettare ulteriori giorni affinchè rientri il campione dei singoli quarti. Inoltre per quanto indicativo, ci permette di accertare la gradualità del decorso post trattamento di una bovina sottoposta a profilassi antibiotica in fase di lattazione ed eventualmente per la ripetizione del trattamento se il CMT fosse ancora positivo. Queste operazioni possono esser svolte con l'invio dei campioni al laboratorio, ma ritengo che la produzione di 2-3 giorni sia uno stimolo notevole per effettuare una procedura che è molto semplice ma che moltissimi non effettuano. Per ultimo vorrei raccomandare di far seguire al termine del trattamento e alla chiusura della prognosi l'analisi con il Delvotest per la presenza di inibenti. Meglio non incorrere in pesanti penali !!!!
Scusate se approfitto di questa discussione, ma vorrei capire una cosa. Come vi comportate con quei capi che hanno problemi di fertilità? Li mettete in asciutta forzata oppure li continuate a mungere? In entrambi i casi, quando li togliete dalla sala di mungitura?