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AGRILAVARONE
Iscritto il: 04/01/2011, 12:05 Messaggi: 77 Località: LAVARONE (TN)
Formazione: Laureando in Ingegneria Meccanica
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Buona sera Ragazzi, ormai le mie bovine da latte sono tutte nel ottavo mese di gravidanza, alcune tra dieci giorni circa saranno rpossime al parto, volevo chiedervi alcuni consigli a rigurdo la loro alimentazione in questo periodo. Ora ricevono 2 kg al dì di una miscela ( 50% farina di mais, 20% fiocco di mais, 30% crusca), 0,2 kg integratore 14% calcio, 14% fosforo e fieno a volontà. In azienda è pure disponibile della farina di estrazione di soya. Datemi qualche diritta su come alimentare le mie bovine in quest'ultimo mese di gestazione. Grazie Mille
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11/03/2012, 22:04 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Carissimo collega sono contento di poter discorrere su un argomento così interessante ed estremamente... "stimolante" e ... "credo" che possa interessare anche a molti altri nostri colleghi. La prolematica del pre-parto è importante "adattare" i microrganismi ruminali alla nuova situazione che la bovina troverà nel post parto. Quindi un graduale... "intenso" e corretto apporto di amidi, a cominciare dai 10-15 giorni prima del "lieto evento", permetterà ai microrganismi ruminali di "aumentare" e di adattare le papille ruminali al nuovo alimento ingerito. Lo stesso discorso vale per l'apporto delle proteine. Una razione da asciutta "mediamente" apporta il 12% di Proteina Grezza ed il 10% di amido. Una razione da vacca da latte ha il 16% di Proteina Grezza ed il 26-27% di Amidi. L'ideale "potrebbe" essere apportare, in fase di transito, potrebbe essere un 14% circa di proteina ed un 18% circa di amido. L'integrazione è FONDAMENTALE e deve apportare il minimo di Calcio, che deve essere mobilitato dalle ossa e non essere a disposizione nella razione. Il livello di Potassio prossimo allo zero. Il Potassio impedisce la mobilizzazione del calcio e quindi... una delle principali cause delle famosi "febbri puerperali". Un altro alimento a rischio è il Sodio che oltre ad essere un alimento con carica positiva, (Na+), tende a non acidificare il sangue e quindi a limitare la mobilizzazione del Calcio dalle ossa, ed ad avere una grande responsabilità sugli edemi mammari. Altra importante funzione la ricopre la vit. E a dosaggi elevati (minimo 1.000 mg/capo) ed ovviamente il SELENIO in forma organica al massimo dosaggio consentito dalla legge. Spero di essere stato chiaro e stimolante per l'interesse dei nostri colleghi.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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14/03/2012, 22:14 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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se dobbiamo stare bassi di sodio potassio e calcio , come facciamo a nn andare in acidosi?
altra domanda se dobimo stare bassi di potassio , in teoria dovremo evitare gli alimenti che ne sono richi, per cui paglia e in teoria anche l'insilato integrale di mais ( se nn sbaglio la maggiore quantita di potassio non si dovrebbe trovare nello stocco?)
per cui si dovrebbe andare su fieni di graminacee , farine di cereali e soya, piuttosto che usare fieni di leguminose...
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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15/03/2012, 8:37 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Domanda certaamente pertinente e legittima formulata da un allevtore attento. Nella fase di asciutta, il problema dell'acidosi è abbastanza ridotto poichè l'animale si nutre prevalentemente di fieni che per loro natura di fatto costringono l'animale a masticare ed a insalivare copiosamente il bolo. La saliva di fatto è il miglior tampone ricco com'è di bicarbonati. Inoltre la ridotta quantità di concentrati agevola il minor rischio di acidosi. Sulle percentuali di presenza del potassio negli alimenti, dipende moltissimo dalle concimazioni precedenti. Di fatto la dove le concimazioni potassiche non sono state copiose o meglio ancora assenti il potassio nei foraggi è contenuto in minima parte. Molto ricco in potassio è lo stocco del sorgo, più che nel silomais, che mediamente ha l' 1% di potassio sulla Sostanza Secca.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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15/03/2012, 10:16 |
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AGRILAVARONE
Iscritto il: 04/01/2011, 12:05 Messaggi: 77 Località: LAVARONE (TN)
Formazione: Laureando in Ingegneria Meccanica
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Grazie mille Robyvan, erano proprio queste le informazioni che cercavo. Mi manca solo il dato rigurdante le percentuali di amido contenute mediamente negli alimenti che uso: mais, crusca, f.e. soya e fieno, portresti gentilmente indicarmeli? Buona serata
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15/03/2012, 21:00 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Allora ... mediamente il silomais è molto variabile si passa "mediamente" da un 28% sulla Sostanza Secca, (mediamente di un secondo raccolto), ad un 33-35% di un primo raccolto (sempre sulla sostanza secca). La farina di mais oscilla attorno al 65-70% sempre sulla sost.secca. La crusca mediamente calcola attorno al 20% sempre sulla sost.secca, la soja fe non ha un gran che di amido se vuoi calcolarla io azzarderei il 3/4% sulla Sost.Secca. Il fieno proprio non ne ha... Ma ricorda che l'animale se riceve una razione ben assortita può ricevere energia non solo dagli amidi ma anche dalle fibre. Per qualsiasi cosa a tua disposizione
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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17/03/2012, 11:16 |
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