Secondo voi quali saranno gli scenari futuri? Riuscirà l'UE attraverso la fase di transizione a rendere meno traumatico questo passaggio? Sopravviveranno solo i grandi allevamenti?
qui piu che cercare dentro la palla di vetro , boisognerebbe sapere , se sconguirato il default della bancarotta x un terzo dei paesi CE (noi compresi) riusiremo a far ripartire la produzione industriale/e sopratutto agroindustriale.
cioe io e' da 5 anni che mi chiedo , va bene importare dai paesi in via di sviluppo x 4 soldi , ma quando i soldi finiscono nn abbaimo manco quei 4.
per cui secondo me bisognerebbe sapere se smantelalno le quote chiuderanno el frontiere , oppure se mantengono le frontiere le manterranno..
dopo tutto facciamo la figura di quelle persone che una volta avevao un buon potere di acquisto , e ora no , ma x mantenere il proprio status , si fanno debiti..
ma al domanda e' : davanti ai paesei emergenti abbiamo anocora credito?( cina argentina brasile , centrafrica, estremo oriente) oppuere
una volta erano loro dipendenti da noi( sopatutto inghilterra e spagna ) ora e' viceversa a quanto pare (notizia di oggi che la piu grande faabbrica della fiea e' quella di belo orizonte/riviera) se ci vogliono tagliare fuori pensate che ci si facciano tanti scrupoli?
per cui secondo me bisognerebbe sapere se smantelalno le quote chiuderanno el frontiere , oppure se mantengono le frontiere le manterranno..
L'intezione dell' UE è la liberalizzazione totale del settore del latte all'interno del mercato unico europeo, quindi per il latte niente frontiere, niente quote e niente obblighi.
Ciò comporterà aumento dell’offerta, fluttuazione dei prezzi e una maggiore pressione competitiva per gli allevatori.
Ma quello che mi chiedo è: In che misura avverrà tutto ciò? I prezzi alla stalla in Lombardia caleranno nonostate l'aumento delle materie prime? I costi di trasporto del latte da Germania, Francia, Paesi Bassi, Slovenia, Rep. Ceca ecc... sarranno tali da contenere le importazioni o gli allevatori si dovranno adeguare a prezzi per il latte ancora più imbarazzanti?
tampone in parte hai risposto , ma qui il pesce puzza dalla punta , e non si tratta di candida.
ho un leggera sensazione che oltre liberalizzare il settore , si abbtteranno di fatto i "limiti " alle importazioni da altre parti del mondo , che usano i rpodotti alimentari come merce di scambio...
cieo baratto , nel baratto il costo di produzioen centra poco , perche se quello che ottengono in cambio , ha un utilita tale da quasi annullare il costo del latte , noi ce l'abbiamo nel gnau e basta , indipndentemnte dal quanto siamo imprenditori bravi o allevatori eccellenti..
teoricamente l allevatore italiano dovrebbe per salvarsi riuscire a produrre a costi minori rispetto all' allevatore cinese???ditemi che nn ho capito un ca... per favore!!!sarà,,,ma questo mercato libero a me nn va proprio giù....sarei un po per il Protezionismo....altrimenti l agricoltura e la zootecnia in Italia sarebbero antieconomiche a prescindere
rumeno ha scritto:altrimenti l agricoltura e la zootecnia in Italia sarebbero antieconomiche a prescindere
non sono d'accordo. solo che per essere competitivi dovremmo essere messi a pari condizioni. invece l'italia.....ah,l'italia..... un italiano delle mie zone ha aperto un autofficina in svizzera,ci ha messo ben 10 giorni,provate voi a fare una cosa del genere da italiani e non da stranieri nel nostro bel(?)paese. ad ogni modo, nel caso del latte,più aumentano le materie prime,più diventa antieconomico il trasporto veloce su lunghe distanze.
si...ma il valore economico delle quote? chi ha speso migliaia di euro per comprarle?avremmo un indennizzo o ...chi a avuto a avuto...chi a dato a dato..scordiamoci il passato...
le quote pongono limiti alla produzione...senza quote questi limiti sparirebbero...ma il costo di produzione del latte diminuerebbe???noooo!!!liberalizzare troppo il mercato= vagonate di latte da nazioni in cui produrre costa meno...non che questo gia non avvenga e...! Ma se dovrebbero ripresentarsi le eccedenze di latte come c si dovrebbe comportare senza quote???
rumeno ha scritto:teoricamente l allevatore italiano dovrebbe per salvarsi riuscire a produrre a costi minori rispetto all' allevatore cinese???ditemi che nn ho capito un ca... per favore!!!sarà,,,ma questo mercato libero a me nn va proprio giù....sarei un po per il Protezionismo....altrimenti l agricoltura e la zootecnia in Italia sarebbero antieconomiche a prescindere
be in verita' e' cosi'
guardiamo solo le cave di granito a luserna , comprate a peso d'oro dai cinesi , per poi vendere a un prezzxo di mercato del 20% in meno i manufatti , c'e da chiede x quaLE MOTIVO?? il motivo nn sis a , ma gli altri son andati in crisi , un po come a Prato in toscana..
questa e' gente che aumentava il tasso di proteine aggiungendo colla nell latte...solo 2anni fa con los candalo che ne successo dopo una 70ina di morti..
Scrivo da una zona..centro Sardegna... in cui c'è SOLO granito...eppure molte vie e piazze( della stessa Sardegna) sono fatte con il granito cinese...perchè costa davvero meno!! Ora...come dice Grinto..per aumentare proteina nel latte..viene aggiunta senza problemi della colla...per aumentare le produzioni(anche del 20%) una bella iniezione di Ormone Somatotropo( questo anche in USA)...Non oso pensare a cosa cavolo usano per concimare i prati...o cosa aggiungano ai concentrati( secondo me usano ancora farine di carne ...ormoni senza dubbio invece )....( preciso che io sono d'accordo che non si usino queste porcherie..e vada a farsi benedire il maggior guadagno...).il periodo scorso mi ricordo di aver letto di un latte stranamente fosforescente..verde.ec.ecc).Poi i loro operai si accontentano di una ciotola di riso...i macelli dubito abbiamo tutte le norme e le restrinzioni che c sn qui...Insomma se la zootecnia Italiana deve competere con questi è meglio chiudere subito...a questo punto direi... caro straniero vuoi portare il tuo latte e il tuo formaggio in italia???Va benissimo...pero rispettami tutte le varie regole e i vari disciplinari che c sono qui...dall'inizio alla fine della filiera...