|
Autore |
Messaggio |
Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
|
Credo che la selezione genetica sia più facile "se" si hanno a disposizione dei grandi numeri. E per nostra grande sfortuna le Italiche superfici destinate al pascolo non sono certo paragonabili a quelle Francesi. Questo comporta un grande esborso di denari per ... "mantenere" le nutrici. Viste le spese odierne per mantenere un animale ... il numero delle vacche nutrici è decisamente limitato. Ed è anche per questo che abbiamo una massiccia importazione di vitelli da ristallare dalla Francia verso le aziende Italiche. Il mantenimento delle nutrici ha la sua importanza economica nel mantenere e quindi... implicitamente fare selezione nelle nostre razze. Quindi "se" potessimo allevare un numero più massiccio di nutrici e quindi avere un numero più elevato di vitelli da ristallare e quindi poter da questi numeri fare "selezione" probabilmente anche noi potremmo dire la nostra. Certo sarebbe molto dura colmare il GAP genetico che si è nel frattempo creato, ma per lo meno potremmo utilizzare maggiormente i nostri tori da ingrasso e non saremmo costretti a sottostare ai capricci dei "galletti" d' oltralpe. E comunque in una situazione comunque limitata, qualche nostra razza come la Piemontese o la nobile Chianina o qualche altra razza allevata sull’ Italico suolo compete ed alla grande con i Francesi. Per certe peculiarità anche le supera. Penso che in condizioni paritetiche non so …
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
|
21/01/2011, 21:09 |
|
|
|
|
ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
|
io che non sono nazionalista,dico che mi starebbe bene anche allevare in italia delle vacche nutrici di razze francesi,però forse è più facile piangere sul prezzo del grano(ma quanto ci si lavora ai cereali,e il resto dell'anno?)che non mettersi ad accudire delle vacche.
|
21/01/2011, 22:27 |
|
|
grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
|
sul pascolo Aldo non lo vedo cosi essenziale, un bel paddock questo si ,anche di un ettaro sei ai 100/150animali , ma se vuoi tirare fuori uf , ci vanno aziende di almeno 70/80ettari in su prima cosa e sopratutto accorpate, e seconda cosa , senza strade di alcunchichessia in mezzo alle balle
che quando porti a spasso le vacche puntualmente il vicino deve passare col trattore i mezzo alla mandria giusto x mettersi a sgasare col trattore x vederle correre quelle gravide..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
|
21/01/2011, 23:00 |
|
|
Aldo
Sez. Bovini
Iscritto il: 24/08/2008, 23:25 Messaggi: 2028 Località: Sant'Agata di Esaro (CS)
|
ehhh grinto, quell'amico che ha 300 ettari e 200 vacche limousine nell'anno 2008 ha incassato 180.000 euro lordi di animali venduti fra broutards, tori e giovenche da riproduzione, vacche gravide, ecc... e considera che, per quel poco che ho visto, non hanno granchè di spese, non acquistano alcuna materia prima, strutture un po vecchie molto semplici ed essenziali, poca spesa anche per lavorare la terra perchè, di quei 300 ettari, ne coltivano soltanto 2,5 a cereali, tutto il resto è prateria permanente... grinto io il pascolo lo vedo essenziale eccome per essere competitivi
_________________ L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
|
22/01/2011, 2:24 |
|
|
grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
|
daccordo aldo , ma gia in tempi non sospetti , mio nonno paterno come ricordava mio padre : Fa piu una forcata di letame sull'altra , che una in punta all'latra."
cioe in italia l'intensita colturale a volte paga piu che l'estensitivita'.
secondo em un gesione oculata degli erbai , sopratutto in fieno , o anche verde.
alla fine potessimo esprimere con un indice, ci vogliono un tot di uf+prot tot /vitello .
il pascolo per quanto poco disendioso in termini di manodopera e casomai concimi , ha una produttivita bassa di uf.
io nn metto in dubbio l'attivita di ginnastica funzionale , e anche quel fabbisogno sociale all'interno delle mandrie.
pero' daltra parte se la vogliamo buttare un po sul sociale , il continuare a mantenere dei disoccupati che potrebbero darsi una mano a spalare letame , e poi comprare brutards in francia, non e' che mi conforta...
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
|
22/01/2011, 8:45 |
|
|
montanaro
Iscritto il: 12/01/2009, 14:07 Messaggi: 187 Località: emilia 500 m. s/m
Formazione: perito agrario veterinario
|
Benissimo Aldo,io non mi sognerei di fare tutto da solo se non avessi i pascoli.Organizzando i recinti non si tribola per sette mesi ed oltretutto lo stato di salute migliora e i vitelli nascono facile e stanno sani.Quindi perderò u.f. ma sull'altro piatto metto tutte le spese che non ho,altra cosa il mercato ma non c'entra.
|
22/01/2011, 9:25 |
|
|
grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
|
avere un intera a zienda a pascolo come in francia , ha senso in montagna , ma se partiamo da zone svantaggiate , nel nord ovest , e nn sto parlando di piccole zone marginali.
cieo anche al conformazione orografica della azienda e del centro aziendale , ha il suo perche , non e' uan cosa che puoi modificare cosi agevolmente.
prendiamo un esempio diciamo di plitica leggrmente meno oscurantista negli ultimi 10anni , qualla della prov di asti sull'allevamnewto
primo ha dato una amno aglia gricoltori , nello sveltire la burocrazia , nel cercare di ingrandire le aziende , ha promosso un psr nel 2002 per chi voleva fare gli alelvamneti di piemontese allo starto semibrado , con una pemaneza in stalla inferiore a 4mesi , anche permettendo in alcuni casi anche a sbancamenti di terreno che insomma non dappertutto sarebbero stati giustificati dallente pubblico. ha agevolato l'adesione a chi ha convertito i seminativi ( che in qusta prov hanno una pac bassa rispetto a to e cn) in prati pascoli .
a dire il vero ah anche favorito un po chi ha fatto selvicoltura, e arboricoltura , oltre la vticultura..
mi venite a dire che e' solo una volonta politica, o anche una certa volonta diciamo territoriale , dopo che anticiapndo un la crisi che stiamo vivendo ora , in questa provincia gliaa fine anni 90 si stava rispopolando , e ora comunque chi ha creduto , se la passa in una maniera leggemnete meno pesante che qui in rpovincia di torino , pura avendo dei terreni che a livello pratico hanno delel dotazione di azoto che sono pari allo zero , e fosforo inferiori a 5...
l'unita dei agricoltori e allevatori francesi , nasce dal basso o dall'altro?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
|
22/01/2011, 9:49 |
|
|
Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
|
Certamente il pascolo non ha una grande "disponibilità" di U.F. ma per contro ha un bassissimo costo gestionale in senso assoluto, ed i fabbisogni delle "nutrici" possono certamente essere soddisfatti. Quindi si avrebbe un costo molto più basso per il vitello. In poche parole quanto accade in Francia o in Argentina o ... in altre aree dove vi sono questi presupposti. Il costo imponente della terra frena quasiasi coltura, come si può ammortizzare il costo/ettaro con i prezzi che girano ? A questo punto il discorso di Grinto ha la sua perfetta logica. Visto che pago tanto la terra DEVO avere il massimo di U.F. per Ha e quindi si lavora in intensività con tutto quanto vi è incluso. Insomma il cane che si morde la coda ...
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
|
22/01/2011, 10:36 |
|
|
grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
|
consideriamo anche una cosa
che in fnacia la zona dei apscoli , e' uan zona dove il franco di alvorazione edi 50/100cm , sotto e' roccia pura ( zona della charolle) da qui si capisce che i muretti a secco col filo spinato sopra che delimitano i vari pascoli( medimente dai 15mila mq ai 40/50mila)preovengono dal terreno stesso qui oltre l'opportunita di recintare gli appezzamenti nelle zone svantagigate , sarebbe come fare un arlecchino di siepi e muretti , che non e' ben visto dalle aministrazioni pubbliche , e da enti tipo le associazioni venatorie , che x loro spirito chissa perche se trovono una qualsiasi barriera son gia li che si lamentano dicendo che la selvaggina e' li dentro , nulla vale se e' un orto ,frutteto , vignteto un giardino , l'aia di casa tua , o stai mettendo 5 fasci di stocchi di mais x farsi un cesso in punta a una collina..
figuraimoci in tempo di caccia vedere sparare in mezzo a una mandria ... e conoscendo qualche elemento non lo escluderei , riuscirebbero a dare al colpa alle vacche se son sulla linea di tiro..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
|
22/01/2011, 10:55 |
|
|
Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
|
Una precisazione per Ricky ... io non mi sento così "Nazionalista". Certamente sento in me un profondo orgoglio di essere Italiano e valuto certamente il lavoro dei miei colleghi allevatori Italiani in modo molto più diretto che non quelli esteri, che per la mia professione ho avuto il modo di poter conoscere. Per contro sono più che certo del Nazionalismo dei Francesi ...
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
|
22/01/2011, 11:04 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|