mi sembra di capire che tu stia screditando il lavoro dei centri genetici, secondo me a vista ci sono molte più probabilita di non azzeccare il cosiddetto pronostico perchè un toro senza pedigree può mascherare anche i suoi difetti..chi mi dice che un bel toro alla vista mi dia dei prodotti altrettanto belli ?? per esperienza ho visto tori che non si valevano due lire a guardarli e poi fare bellissime leve e viceversa tori belli che non lasciavano i prodotti sperati, comprando semi di tori diciamo anche di 8-9 anni con progenia riscontrabile è difficile che un toro ti dia un prodotto diverso da ciò che ci si aspetta e poi ora ci sono diversi tipi di classificazione e ognuno può acquistare seme di tori secondo le proprie esigenze, vitelli precoci, vitelli da riproduzione, animali da fiera, tori adatti per vacche al primo parto e così via, non penso che il lavoro fatto dalla genetica nel tempo sia aria fritta o no?? altrimenti che senso avrebbe..
io guardo ai risultati alla fine , se tu prendi le ultime uscite dei tori di fa e ti segni gli indici , e hai la costanza x 5/6anni di guardare la progressione anno dopo anno rispetto alla media di razza , ti accorgerai che alla lunga molti di questi da sopra/100 diventano sotto 100.
ma io parlo x esperienza sulla piemontese , si limo, spero che questa eterogeneità , non ci sia piu' , essendo selezionata da piu' centri genetici, per cui una relativa concorrenza , oltre che scampare il pericolo della consanguineità..
calcola che x la monta naturale , devi avere un box , a parte dove condurre la vacca , perché anche se lo anelli al naso , rimane sempre un animale non facilmente gestibile , soprattutto se alla lunga diventa irruento..
ovvio che nn deve essere vicino al box dei parti e dello svezzamento..
Voi come lo vedete un allevamento linea vacca vitello nelle alpi venete? I pascoli sono fertili ma al max utilizzabili sei mesi l'anno poi c'è un metro di neve e -20 -30. Quasi tutti gli allevatori le portano in pianura io non potrei secondo voi è possibile o mi muoiono?in Francia non dovrebbe fare poi tanto caldo
fa meno freddo , cmq ti consiglierei di andare a farti un giro a gennaio x vedere come sia dattano gli animali ,
primo molte strutture sono in legno da 1metro fuori terra in su , per cui hanno uan coibentazione naturale , anche se aperte sul alto verso sud.
secondo hanno una lettiera permanente spessa a volte 1 metro ( visto coi mei occhi nella struttura di selezione del charolle) che li tengono caldi, formata da piu amteriali tra apglia stocchi e truccioli ,soprattutto asciutta e nn dei pantani che nn hanno ne inizio ne fine .
soprattutto gli alisei atlantici , nn sono comparabili col burian/bora e tramontana che arrivano dai paesi del nord est
Sono stato da un tizio che ha le vacche tra lublin e il confine bielorusso: venti invernali costanti e mediamente intensi, a volte tormente violente e temperature tra gennaio e febbraio tra 20 e 35 sottozero. Ai tempi aveva del bestiame da carne limousine e incrocio con pmt e frisona (principalmente fa latte), ricoverato per l'inverno nella concimaia svuotata in autunno. I vitelli gli morivano, quindi li ritirava, mentre per le vacche aveva organizzato un paglione a ridosso dei muri in calcestruzzo (alti un metro e 80 lato nord, est e ovest). Considera che qui tra dicembre e marzo pioggia non ne viene, ma solo neve asciutta.
so che nei paesi nordici fanno pareti a taglio termico con dei tessuti nn tessuti come quelli che si usano in orticoltura ,dove ogni strato fa un taglio termico di quasi 15gradi , permettendo di traspirare..
il buono di questa tecnca e' che li puoi rimuovere nella bella stagione