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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Mi chiedevo se qualcuno degli utenti conosce allevamenti di "Piemontese comune" il ceppo non dotato di ipertrofia muscolare che tuttora viene munto. Immagino che sarà dura ma tentar non nuoce. Ho visto 6 mesi fa un torello in lombardia di questo tipo che dovrebbe essere usato per ottenere animali non ipertrofici adatti a produrre latte.
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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06/01/2009, 12:32 |
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Piemontese con ipertrofia
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_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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06/01/2009, 12:37 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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del ceppo da latte di piemontese , ve ne sono in provincia di alessandria di questo ne sono quasi sicuro , perche ne parlavo poco tempo fa col vetrinario vhe in caso di necessita , mi cura la mandria.
per dirla breve originariamente vi eranoi 2 ceppi
quello con l'ipertrofia , che gli americani chiamano , la pedmonetese con il gene della myostatina, che in piemonte chiamiamo da fassone, che se non sbaglio dovrebbe essere il ceppo albese,
e il Nostrano , o nostrale , che avevadelle produzioni (non paragonabili alla frisona) ma nei primi mesi di lattazione si arrivava quasi a 10 /12litri per mungitura.
ua domanda , potrebbe essere la vecchia razza bianca padana ?
e
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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06/01/2009, 16:00 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Quando studiavo erano ben distinti i due piemontesi, anzi ricordo discussioni sulla opportunità o meno di incrementare il tipo fascione ritenuto un concentrato di problemi, era allevato anche un tipo intermedio, ho un vecchio libro sulla razza con delle foto sui tre tipi, il tutto accompagnato dai commenti dei tecnici di allora. "Piede di montagna" è una pessima traduzione che è stata data in paesi anglosassoni al tipo di Alba, ricordo in Irlanda in un centro di performance per tori da carne, che in molti si domandavano cosa avevano sbagliato nella selezione se questi tori non risultavano idonei al pascolo difficile e talvolta al solo pascolo. Per la Bianca Padana o Modenese si trattava e si tratta di una razza ben distinta dalla precedente, poi nel lontano passato chi lo può dire e nel futuro ancora meno. Però su questo argomento vorrei aggiungere una osservazione che è la seguente: di tori piemontesi non iperplasici/comuni in fecondazione artificiale, mi sembra che da lungo tempo non ci sono più, pertanto trovo che il rischio di sparire sia alto, inoltre mi piacerebbe capire le motivazioni di chi dovrebbe allevare, oggi, questo tipo genetico. saluti Mario
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06/01/2009, 18:48 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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ben tre tipo di piemontese , questa mi e' nuova
qualche tempo fa ho avuto dei contatti con il napa , che e' l'associazione nord americanda degli allevatori di piemontese, che e' una delle due organizzazioni nord americane di razza piemontese e loro selezionano i tori solamente per incrociarli con le loro razze da pascolo . e anche loro dicevano che non son dei buoni bovini da pascolo , visto che giornalemtne devono camminare anche per piu di 10km , pero daltro canto gli intererssva piu che altro il gene della myostatina , perche era quello che portava la resa al macello oltre il 60%.
sulla difficolta di parto stenderei un velo pietoso....
mi sarebbe piaciuto sapere, quale e' l'origine delle razze da carne italiana (piemontese chinaina e marchigina e le razze intermedie), visto che sono molto simili come mantello , perche da quanto ho capito hanno una origine diversa da quella podolica.
e se sono di un ceppo comune di altre razze da carne europee , come la blonde d'acquitaine/garronese e la charollaise,
perche mi viene un dubbio e cioe , che 5 razze da carrne (che in pratica sono quelle razze che nel passato erano state selezionate per il lavoro , per cui la loro ipertrofia muscolare , era una carattristica che distingueva le razze che venivao usate per il lavoro pesante, un po come oggi noi vediamo i body bilder)tutte circoscritta tra i pirenei , il massiccio centrale francese , il piemonte , l'emilia romagna la toscana e le marche ,(sembra una area molto vasta, ma se lo rapportiamo al globo intero , non e' cosi vasta in fondo) siano tutte a mantello chiaro , ipert trofiche come muscolatura
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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06/01/2009, 20:10 |
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Rispondo brevemente ad alcuni tuoi interrogativi:
Le razze Bianco porcellana e bianco/ fromentine italiane sono si simili nel mantello ma molto distanti fra loro. La Piemontese in particolare presenta alcune affinità osteologiche che la correlano in parte a razze zebuine provenienti sembra dall'India, è comunque ammesso un certo concorso del ceppo podolico seppur marginale. Nessuna affinità con le razze francesi che hai citato : Charollaise è un derivato di bovini pezzati rossi ( ceppo Giurassico) La Garronese si colloca fra le razze bionde europee correlate con ceppi stanziati sui pirenei
( musello roseo , corna senza punta nera, unghioni ed unghielli pigmentati chiari).
L'ipertrofia muscolare non è un carattere proprio delle razze da lavoro. Comparve per mutazione (solo nella razza Piemontese) e fin da subito fu chiaro che andava ad incidere negativamente sulle possibilità dinamiche degli animali.
Solo recentemente la mutazione ipertrofia muscolare è comparsa nella razza Marchigiana ed è stata sottoposta a selezione su alcune linee. La Chianina è priva del gene responsabile di questa mutazione.
Perchè è necessario preservare alcuni animali Piemontesi senza ipertrofia?
Il motivo è legato al fatto che insistendo solo su animali mutati ben presto tale carattere sarà fissato su tutta la popolazione precludendo la possibilità di tornare indietro. Conservando un numero di soggetti privi del carattere mutato si potrebbe tornare a produrre soggeti "comuni " con attitudine lattifera ed intervenire sulla razza qualora vi fossero problemi riproduttivi legati al gene mutato.
Questo emerge anche da contatti con esperti di razze Bovine francesi che tengono decisamente molto controllata la presenza degli animali con mutazione "Ipertrofia" nelle varie razze.
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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07/01/2009, 1:25 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Due piccole considerazioni, sul lontano passato va bene e sui principi generali mi allineo, sul passato più recente non sarei certo di niente, mi risultano da più fonti che lo Charollaise ha fatto il suo lavoro sulla piemontese; sul Chianino che nessun soggetto presenti l'iperplasia non ci scommetterei, come sia comparsa lo lascio dire ad altri, ma vedrai che quanto prima sarà annunciato il miracolo, le razze cambiano ogni giorno e la globalizzazione per loro c'è sempre stata. Ciao, saluti Mario
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07/01/2009, 2:13 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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sul fatto che prima o poi selezionando le razze da carne , si arrivi alla ipertrofia come gene mutante , sono d'accordo
sul lavoro che i genetisti fanno sulla charrolais , prendendo spunto la selezione della piemontese e' vero , sopratutto sulla facilita di parto .
dei problemi genetici della piemontese, (i prinicipali , rampinismo e lingua spessa, oltre alla cronica difficolata alla nascita) col cambio di selezione avvenuta nei primi anni 90, si e'migliorata parecchio.
tra le ultime cose e' la ricerca genetica attaraverso la mappazione de genoma ,dei vitelli con difetti genetici , tramite il prelievo del pelo .
Piu o meno so cosa si tratta , am non so spiegare come viene fatto , so solo che se nasce un vitello con evidenti difetti alla nascita , il controllore apa , preleva del pelo e lo amnda alla mappatura.
ci vorrannno 20 anni magari , ma i risultati dovranno essere certi una volta mappati.
cmq nell'ultimo hanno ho avuto parti spontanie sulle manze e questo fa ben sperare.
anche se poi ho la tendenza sulle vacche piu vecchie a usare tori piu grossi , per avere delle figlie piu grosse che a sua volta daranno meno problemi di parto, e qui il cane si morde la coda
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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07/01/2009, 10:37 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Il lavoro sulle razze è una attività affascinante e stimolante, credo che sia un campo tra i più amati dagli zootecnici veri, come vedi in base alle nuove conoscenze scientifiche si raggiungono risultati sempre più prestigiosi, però nello stesso tempo apportiamo delle modifiche che possono risultare interessanti per noi ma per il quadro d'insieme non direi, ecco quindi nuovi problemi che magari vengono aggravati da tecniche di allevamento che non risultano idonee e così via. Come concludere? non c'è una conclusione si lavora e si cercano nuove strade, anche quella di guardare indietro, la razza piemontese è una di quelle che da contemporaneamente da più problemi e soddisfazioni, ciao, saluti Mario
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07/01/2009, 11:52 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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indubbiamnete Mario concordo pienamente .
originariamente si pensava bastasse usare le tecniche che si erano utilizzate su altre razze , per migliorare le performance, ma poi si e' visto che e' uan razza , che anche con bassi input , riesce meglio.
ti spiego , fino a qualche anno fa si cercava di spingere molto con mangimi concentrati sia in termini di energia che proteina, ora come ora si ho visto , che anche con razionamento meno spinti si ottengono buon i risultati e performance , e meno problemi di salute.(con mangimi al 14%di prot si va che e' uan emrvaglia, e oltre tutto , vi e' poca ammoniaca in stalla )
l'attuale sistema di selezione va bene, a scapito della morfologia.
ti spiego a me piacerebbe prendere in considerazione sulla valutazione dei tori da monta, come nella chianina, oltre al IGM , e alla facilita di parto , anche dati come l'altezza al garrese , oltre alla lunghezza del dorso , e l'ampiezza dell'anca (sen non direttamente del toro , almeno della madre)
per non correre il rischio fra qualche anno di avere dei tori esageratamente muscolosi , su degili scheletri esageratamente fragili..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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07/01/2009, 13:04 |
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