Ho parlato con il mio commerciante che porta vitelli bbb a cuneo e me le procura lui. Secondo te grinto qual'è la razza "migliore" da un punto di vista generale? Ha senso allevare razze diverse? Io sono indeciso tra: Limousine, piemontese, blonde d'aquitane, angus e charolaise.
Le limousine mi paiono più piccole ma dalla loro hanno una maggior rusticità e facilità al parto. Come qualità della carne? Come valore ristalli? Inoltre cerco una buona genetica di partenza, qua attorno chi ha vacche nutrici sono tutti incroci spesso con la frisona e fanno abbastanza pietà, mangiano uguale e prendi meno, nn ne vale la pena
grintosauro ha scritto:Se vuoi anche ipremi pac supplementari vai su piemontese o limosine iscritte allibro genealogici
i premi pac penso siano fondamentali per quello voglio animali di buona genealogia ed iscritti (p.s: niente premi su quelli nn iscritti?). Ha senso tenere sia piemontesi sia limousine? Partendo con meno di 10 capi al momento non tengo tori e fecondo artificialmente quindi nn sarebbe un problema poi si vedrà..
Puoi tenere il problema e che ogni associazione certifica i capi Dell propria razza... .
Una delle cose che sinceramente nn sopporto e che nel caso della piemontese uno debba avere a che fare con almeno 4 associazioni società diverse Anaborapi x certificazione e selezione Coalvi come consorzio di tutela E per la coo.commetcializzazione altre due cooperative se nn voi avere la giostra di commercianti x la stalla che puntualmente portano diarrea e polmoniti visto che gambali monouso e camion lavati sono una rarità
Poi dicono di essere uniti e fare filiera. Quando poi x la vendita al minuto la gdo bypassa tutti e va dai macellatori..con il proprio marchio , mandando a sorpresa negli allevamenti agronomi a fare le pulci( nn bastano i controlli asr e condizionabilita Dell agea...) Si e già capito che più si cerca di far vendere prodotti italiani a loro pou cercheranno di fare pelo e contropelo x assicurarsi che quello dichiarato sia conforme al 200% . Mentre la cerne certificata estera basta un pezzo di carta.. Esempio classico e la carne di acottona tedesca di razza incrocio nata in polonia ingrassata in Germania macellata in olanda . Nn discuto sulla sanita perché più rigorosa che in Italia. Discuterei piuttosto sul fatto che in Italia un incrocio sopratutto se estero nn sarebbe certificabile . Discuterei sul fatto che il minor costo e dato anche da inferiori cisti di produzione imputabimi a minori cisti della PA. Ma anche un costo inferiore del beneficio fondiario...
Cmq tornando a bomba, terrei ina razza sola ma soprattutto cercherei il sistema più trasparente tra certificazione e commercializzazione . Perché alla fine tra una balla e l altra su 60/60capi di ciu 30/40 venduti al macello rischi di oagarne quasi 1000 in fuffa...oltre chemolti macellatori nn vogliono il certificati perché a oggi ci son macellai fuori catena distributiva che pagano di piu se nn certificato, per il semplice fatto z loto e un costo a camo venduto nn indifferente. Sopratutto se sei un punto vendita che vende suino bovino polli e conigli ....