prezzi vitelli di un'anno a vista

pienamente d'accordo con Mario...

grintosauro ha scritto:si ma in un periodo di magra ,

so che per la razza piemontese è diverso,ma io non ricordo un periodo di "vacche grasse" nell'allevamento da carne,probabilmente sono troppo giovane.

grintosauro ha scritto:si ma in un periodo di magra , gli incroci pagano un danno superiore , che le razze pure in termini di ricavi totali.

grinto, secondo me, forse è il contrario in tempi di magra forse sarebbe il caso di "riscoprire" merce più "economica" come gli incroci.........
in termini di ricavi, per fare un esempio, io sui baby beef frisoni che pagavo 125 euro gia svezzati guadagnavo 3-400 euro puliti, al massimo dopo 10 mesi.
posso anche sbagliarmi ma, pagando un vitellino piemontese 8-900 euro e alimentandolo a volontà per un anno e mezzo, dubito che alla fine ci sia un ricavo

non esendoci uan strategia di mercato si va a braccio ...

basta che una settimana faccia un po piu fredo del solito , o ci sia un festivita comandata, che anche i taglia meno pregiati tirino un po di piu del solito e i vitelli meno confermati prendano un po piu di quota e il divario tra piccolo e grosso aumenti.

dipende anche da zona a zona , basta che da torino prima e seconda cintura, ti sposti un po verso la provincia , che prezzi e tgli cambino.

prendiamo il caso di citta di 20/30mila abitanti ci siano 12/15macellerie , piu gli spacci aziendali( comprese anche dquelle della gdo) mentre nelle citta capolugo vedi che il rapporto tra cittadini e macelerie diminuisce , dove la gdo la fa da padrone.,i tagli di carne diminuiscono di molto,mentre iniziano ad essere aperti pure la domenica mattina( io non ho mai capito l motivo degli orari dei negozi, visto che nei centri commerciali del divertimento i negozi di scarp sno aperti sono alle 22 , e chiusi al mattino..)

Salve, dopo un bel po' di tempo, mi rifaccio vivo sul forum.... A fine giugno ho venduto dei vitelli maschi di un'anno circa,del peso di 550/600 incrocio bruna/limousine al prezzo di 2.20 al kg peso vivo, con lo sconto del 5%... :D come quest'anno mai, sempre lo stesso giorno, ho venduto vitelle femmine di un'anno circa,del peso 500/550 sempre incrocio bruna/limousine al prezzo di 2.00 al kg peso vivo, sempre con lo sconto del 5% ... abbiamo fatto due trasporti e due pesate separate..... secondo voi, è giusto ke dallo stesso allevamento ci siano due prezzi differenti ??? ( secondo me no !!) il mediatore diceva, che delle femmine non se ne facceva niente e che lui cercava solo maschi perchè hanno una resa migliore, grazie gli ho risposto io, ma s vuoi i maschi, ti porti via anche le femmine..... ogni anno ne inventano una nuova...

che ci sia della differenza di prezzo tra maschi e femmine è normale, è il prezzo, in generale, che mi sembra basso per il momento in cui ci troviamo....
la merce scarseggia in tutta europa ed i prezzi sono lievitati alle stelle, che siano vitelli da ristallo, da macello, o carne macellata, in francia chi produce ristalli da esportare, in questo momento, sta godendo.
in romania vitelli di 100 kg ancora non svezzati, incroci bbbxpezz.rossa, al contadino vengono pagati 4 euro/kg.
commercianti e mediatori sono informati benissimo ma potrebbero approfittare di chi, invece, non è ancora al corrente di tutto ciò, è bene aprire gli occhi

Aldo, in effetti il prezzo è molto basso, ma quest'anno a differenza di un'anno fà mi hanno pagato i bovini con 40 cent in piu'. . un'anno fà , mi pagarono i vitelli a 1.80 al kg peso vivo e con lo sconto del 5%.. la merce scarseggia, i commercianti e i mediatori questa cosa la sanno benissimo, e per quello se ne approffitano, in effetti siamo noi che a volte quando l'animale è pronto, lo diamo via per non averlo a carico ancora per chissa quanto tempo.... hai ragione, bisogna aprire gli occhi, ma non è sempre cosi facile......

a me nn smebracosi basso , quello ce mis mebra basso e' il 5% del peso di detrazione, quando in piemonte si toglie al massimo il 1-2% o a volte nulla, anche se si contratta iva cmpresa..

cmq qui i prezzi sono sui 1,8/2euro i pezzati rossi e 2,85/3euro i pmt nn certificato fino a 3,2 quelli iscritti..

sulal diponibilita' si e' un altanelante..

ciao a tutti, posso portare la mia esperienza e cercare di capire come stanno le cose. Premetto che mi trovo nel lazio, ho un allevamento di mucche da carne che si compone sia di meticci che di limousine. ogni anno vendiamo i vitelli per il ristallo (dato che non ingrassiamo) i vitelli che vendiamo sono quasi tutti meticci (incroci padre limo madre meticcia limoxcheroll) e se capita i maschi limo, perchè le femmine le teniamo tutte per la rimonta. di solito vendiamo tutti i vitelli dell'anno in un unica soluzione ad un età che varia tra i 6/7 mesi ed i 9. non vendiamo a peso ma a prezzo fisso, cioè l'aquirente viene, vede i vitelli e poi si concorda il prezzo, chi paga di più li carica. di solito se i vitelli sono belli si ottine di media tra i 750,00 agli 800,00 euro a capo. di solito ne vendiamo 10 o 15 alla volta perchè abbiamo un piccolo allevamento. Non acquistiamo mangimi per l'alimetazione dei vitelli perchè fino alla vendita si nutrono del latte materno e di pascolo, così facendo abbatttiamo i costi e ci si guadagna un po'(considerando cmq i costi fissi e spese varie per il fieno, silos, veterinario ecc). Non pratichiamo % di sconto o valutaizoni diverse tra mschi e femmine, anche se sono più contenti di trovare più maschi rispetto alle femmine ed alcuni anni hanno pagato i maschi 50 euro in più rispetto alle femmine. Secondo me il problema è che nei piccoli allevameti si ha poco potere contrattuale, anche perchè come si diceva in precedenza si preferisce magari vendere ad un prezzo inferiore piuttosto che rimanere con i vitelli in stalla. Il prezzo poi varia da zona a zona e questo è influenzato anche dalle dimensioni dell'allevamento. detto questo, credo che le oscillazioni dei prezzi di mercato influiscano relativamente poco (in senso positivo) sulle vendite da parte dei piccoli allevatori, che tra l'altro si trovano a dover pagare a peso d'oro i tori e giovenche se volgiono migiorare qualitativamente il proprio allevamento. Ma anche il discorso sulla qualità secondo me conta poco, un mio vicino che ha tutte limo iscritte all'albero genealogico, che fa dei vitelli bellissimi conformati ecc ecc (alti costi per mangime) vende a qualche centinaio di euro in più rispetto a noi. a questo punto credo sia necessario non solo puntare sulla qualità ma anche sulla quantità dei soggetti, solo così facendo l'allevatore riesce ad acquisire potere contrattuale. questo è quanto in tutta onestà mi sono sentito di dire.

si fabrizio, io vorrei aggiungere due considerazioni
La Prima.
la vicinanza a vari mercati del bestiame , anche come punto di sosta per quelli che arrivano dall'estero

in pemonte e' la prima tappa dei bovini che arrivnao da francia sopratutto , per cui la pressione della concorrenza si fa sentire molto, sia sui brutard /scottone , che x i capi a macello ( ce una parte di capi da macello che dall'italia va in francia cmq , vacche da carne a fine carriera grasse, o vitelloni fuori peso oltre i 760/800kg)

come seconda cosa ce la pressione diciamo interna degli allevamneti in zona .

se consideri che in certe citta del cuneese , ci sono una media di 4bovini x persona e 10suini , oltr eallevamneti di conigli polli e ovaiole, puoi capire che il prezzo e' sempre compresso