Alla ricca cultura pastorale delle antiche popolazioni italiche attinsero i Romani (anch'essi, probabilmente, di stirpe italica) già parecchio tempo prima della loro espansione territoriale. Tra le specie animali allevate dalle varie tribù nelle quali tale popolazione era divisa, fu proprio quella bovina ad assumere il significato simbolico più pregnante: i nomi latini Bovianum Vetus (l'odierna Pietrabbondante) e Bovianum Novum (oggi, Bojano), importanti centri della pastorizia transumante sannita, ce lo ricordano inequivocabilmente.
Le eventuali e comunque non precisamente quantificabili introduzioni - successive alla caduta dell'Impero romano - di bovini provenienti dalla Sarmazia al seguito principalmente degli Unni, prima, e dei Longobardi poi, non avrebbero in ogni caso potuto produrre una completa sostituzione, in tutta la penisola italica, del genotipo autoctono bovino, già radicatosi profondamente in tale area geografica.
In che modo le sue affermazioni cambiano ciò che faticosamente abbiamo sostenuto fino ad ora?
Razze che potrebbero vantare un diritto di prelazione ( dato dalla presenza antica in Italia) sul nome "Italica" sono molte e ben conosciute ( Chianina, Pontremolese , Varzese Ottonese, Sarda, Modicana)
Come ci ha spiegato sapientemente Tremor il nome è importante . Le vacche sono vacche e le mucche le lasciamo nei libri per bambini.
Così mi scusi se insisto , io non mi metto in contrasto con tutte le fonti storiche e documentali per chiamare una razza con un nome che penso non sia consono.
Molte grazie per avermi dato la possibilità di esprimere il mio parere al riguardo. Saluti cordiali a tutti Alessio
Gentile Alessio Zanon, mantengo invariate le mie affermazioni, che sintetizzo nel modo che segue.
Nessuna attuale razza bovina italiana può essere denominata "podolica", data l'assenza di una valida documentazione storica che definisca con precisione i caratteri morfologici tipici del bovino originario della Podolia. Non essendovi stata, finora, alcuna descrizione ed alcuna raffigurazione attendibili, va da sé che la decisione di denominare ufficialmente "podolica" l'antica razza bovina dell'Italia meridionale peninsulare appaia arbitraria.
Le precedenti denominazioni regionali "pugliese", "apulo-lucana", "abruzzese" e "calabrese" permettevano almeno l'identificazione delle varietà tradizionali della razza in oggetto, in base alle loro rispettive aree geografiche di allevamento.
Nulla quaestio, dunque, quanto all'eventuale ripristino di tali denominazioni locali - che si collocherebbero nella stessa logica di quelle di Chianina, Pontremolese, Varzese Ottonese, Sarda e Modicana, da lei opportunamente richiamate - in alternativa all'adozione del nome "bovino italico", che comunque rimarrebbe il più appropriato, sia sotto il profilo storico, sia sotto quello geografico.
La ringrazio per la civile pacatezza con cui sta conducendo i suoi preziosi interventi in questa proficua discussione, che spero venga ulteriarmente arricchita dai messaggi di un numero crescente di persone.
Gentile Alessio Zanon, cercherò di trasmetterle via fax, tramite il gentile Mario, il testo e le illustrazioni di un articolo di Alfonso Basile intitolato "L'inevitabile declino dei bovini podolici delle Murge", pubblicato in "Riflessioni- Umanesimo della pietra-Numero unico-Luglio 1985".
Gentile Mario, stamattina le ho trasmesso via fax, tramite l'Istituto tecnico agrario di Firenze, un articolo di Alfonso Basile intitolato "L'inevitabile declino dei bovini podolici delle Murge", con la preghiera di farlo pervenire anche ad Alessio Zanon.
Certamente farò il possibile, ho qualche difficoltà in quanto sono momentaneamente in malattia per una pesante bronchite e l'Istituto è in fermento per una prevedibile occupazione, ma di certo il documento non andrà perso e solo sui tempi di trasferimento che si potrebbero avere ritardi, saluti Mario.
Salve Sig. GMF purtroppo mi sembra di aver capito che il fax non è arrivato. Magari è meglio che mi contatta via mail. Trova il mio indirizzo nei collaboratori di Agraria.org cliccando sul mio nominativo. Saluti Alessio Zanon. Mi scusi se non sono stato molto partecipe in questi giorni. Sto concludendo un impegno lavorativo, spero di poter proseguire le nostre interessanti discussioni al più presto.