11/07/2009, 9:04
"Quae in emendis bubus sequenda quaeque vitanda sint non ex facili dixerim cum pecudes, pro regionis caelique statu, et habitum corporis et ingenium animi et pili colorem gerant. Aliae formae sunt Asiaticis, aliae Gallicis, Epiroticis aliae: nec tantum diversitas provinciarum, sed ipsa quoque Italia partibus suis discrepat: Campania plerumque boves progenerat albos et exiles, labori tamen et culturae patrii soli non inhabiles. Umbria vastos et albos, eademque robios, nec minus probabiles animis, quam corporibus: Hetruria et Latium compactos, sed ad opera fortes: Appenninus durissimos omnemque difficultatem tolerantes, nec ab aspectu decoros: quae cum tam varia et diversa sint, tamen quaedam quasi communia et certa praecepta in emendis iuvencis arator sequi debet; eaque Mago Carthaginiensis ita prodidit, ut nos deinceps memorabimus. Parandi sunt boves novelli, quadrati, grandibus membris, cornibus proceris ac nigrantibus et robustis, fronte lata et crispa, hirtis auribus, oculis et labris nigris, naribus resimis patulisque, cervice longa et torosa, palearibus amplis et pene ad genua promissis, pectore magno, armis vastis, capaci et tanquam implente utero, lateribus porrectis, lumbis latis, dorso recto planoque vel etiam subsidente, clunibus rotundis, cruribus compactis ac rectis, sed brevioribus potius quam longis, nec genibus improbis, ungulis magnis, caudis longissimis et setosis, piloque corporis denso brevique, coloris robii vel fusci, tactu corporis mollissimo.".
(L. J. M. Columella - I sec. d. C. - : "De re rustica", lib.VI, cap. I).
Ho provveduto da tempo a segnalare questo dibattito a gran parte degli enti, delle associazioni e delle personalità interessati al congresso di Matera. Sono certo che ne abbiano tratto, quanto meno, utili spunti di riflessione.
Sarei ben lieto di leggere anche interventi di altri moderatori e visitatori di questo forum.
11/07/2009, 16:13
http://lprdad.fao.org/cgi-bin/getblob.c ... 6,50004143www.anabic.it/centro_genetico/aste_foto ... 110072,jpgSi noti, in entrambi i soggetti, la direzione in avanti delle corna, quasi perpendicolare al profilo della testa. Tale caratteristica - assai significativa in quanto indubbio segno di atavismo - non si riscontra nelle altre razze ritenute appartenenti al "ceppo podolico" e rimanda all'immagine dell'uro dell'Italia meridionale inciso nella Grotta del Romito, a Papasidero (
www.comune.scalea.cosenza.it/cultura/guida/romito.htm) da cui l'attuale "Podolica" ex Pugliese ebbe origine.
11/07/2009, 21:27
Ecco mi scambia per atavismo da preistoria il miglioramento ottenuto con 30 anni di selezione volta ad alleggerire testa arti e quinto quarto.
Dimostra sempre la sua competenza complimenti......
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11/07/2009, 21:31
ecco il suo toro di oltre 50 anni fa che non calza neanche un po alla sua presunta descrizione chiarificatrice.
Poi anche il Faelli non le va bene.Tutti stupidi visionari Gli Zootecnici virtuosi del nostro passato........
11/07/2009, 21:44
No è vero tutti zootecnici appartenenti al gruppo " defraudiamo i pugliesi del loro bovino e diamogli un nome russo "
E pensare che ai tempi si pensava a studiare le cose con rigore da veri scienziati , mica come adesso che ci si vende per tirare a campare......
Quanto poco rispetto della storia nelle sue parole e quanta arroganza nel volersi ergere a censore di questa.
Lei ha tirato abbondantemente la corda, le rispondo solo per rispetto degli utenti che non voglio siano costretti ad ascoltare fantazootecnia, pensando di vivere in un mondo dove tutto è approssimativo ed incerto.
Almeno nella storia delle razze molto dal punto di vista scientifico è stato fatto e le nuove tecnologie genetiche applicate, non fanno che chiarificare ed integrare il meraviglioso lavoro fatto da tanti virtuosi zootecnici che osservavano e toccavano con mano tanti e tanti animali prima di abbandonarsi ad osservazioni decisive.
11/07/2009, 21:58
"Chi scrive possedeva una delle ultime ed antiche mandrie brade della Murgia e, avendo ancora la possibilità di effettuare la transumanza fra i boschi di Martina Franca e i pascoli dell'Arneo, ha cercato di mantenere sino al 1974 l'allevamento, migliorandolo con tori maremmani del Grossetano, che, effettivamente, si dimostrarono dei miglioratori in quanto nelle Murge non era possibile poter reperire tori o torelli idonei allo scopo.".
(Basile A. : "L'inevitabile declino dei bovini podolici delle Murge", in Riflessioni-Umanesimo della pietra, Martina Franca, Luglio 1985).
Di "miglioramenti" con l'impiego di tori maremmani e romagnoli se ne sono contati parecchi, in Puglia, dal 1945 in poi.
11/07/2009, 22:15
Ma lasci perdere che è ridicolo. Lo specchio è liscio non si arrampichi....
11/07/2009, 22:30
Suggerisco a tutti i visitatori di questo forum di collegarsi con il sito dell'ANABIC (
www.anabic.it ). Nella sezione "Mostre ed eventi", sottosezione "I nostri Campioni", alla voce "Podolica, 2006, IX Mostra nazionale, Album Foto" possono ammirare alcune immagini di tori molto somiglianti all'uro di Papasidero (altro che "podolici"!).
11/07/2009, 22:41
No caro, si vede che a trovato gente che fino ad ora ha assecondato le sue elucubrazioni non chiedendosi se erano giuste.
Qui ci vogliono prove non parole vuote. E fino ad ora abbiamo visto solo parole.
Non basta un presupposto di marketing territoriale per cambiare la storia.
Bastasse una vacca spersa per i boschi per fare un uro caro GMF........
Porti prove , non parole . Le sue considerazioni non cambiano la realtà dei fatti....