"L'ingente e accelerato progresso delle conoscenze archeologiche, linguistiche e storiche nel corso degli ultimi decenni, mettendo in luce dati di fatto nuovi, assai più complessi, sovente in contrasto con le ipotesi correnti, aprendo la strada ai dubbi, additando prospettive critiche diverse ed insospettate, ha praticamente messo in crisi la concezione etnogenetica accreditata dal positivismo sia sul piano del metodo sia su quello dei risultati. La rivelazione delle evolute, raffinate, culture neolitiche ed eneolitiche del Mezzogiorno d'Italia e delle isole, della civiltà del bronzo detta appenninica estesa sull'intera penisola (rispetto alla quale le famose terremare si ridimensionano in un fenomeno marginale e cronologicamente secondario), dei cospicui ripetuti apporti marittimi dall'Oriente mediterraneo culminanti nella presenza commerciale e forse anche in parte coloniale micenea in Puglia e intorno alla Sicilia, con estensioni lungo le coste tirreniche e in Sardegna, della presenza della cremazione nell'Italia meridionale non più tardi che in quella settentrionale, ha di fatto capovolto interamente l'immagine di un'Italia primitiva popolata e incivilita dal nord, dimostrando invece l'importanza e l'antichità dei progressi locali nella penisola e nelle isole e la funzione rilevante dei contatti e degl'influssi mediterranei.".
(M. Pallottino: "Storia della prima Italia", Milano, 1984).
"The modern and ancient mtDNA sequences we present here do not support the currently accepted hypothesis of a single Neolithic origin in the Near East. The processes of livestock domestication and diffusion were certainly more complex than previously suggested, and our data provide some evidence in favor of the hypothesis that the origin of European cattle is multiple. Breeds domesticated in the Near East and introduced in Europe during the Neolithic diffusion probably intermixed, at least in some regions, with local wild animals and with African cattle introduced by maritime routes. As a consequence, European breeds should represent a more diverse and important genetic resource than previously recognized, especially in the Southern regions.".
("The origin of European cattle: Evidence from modern and ancient DNA", Salt Lake City, UT, 2006).
(
www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/pnas.0509210103).