Se tornasse il prof. Giuliani, il prof. Borgioli ... ... non riderebbero, comunque la razza al momento si chiama Podolica e con questo non possiamo fare altro che accettarlo ed usare questo nuovo/vecchio termine, del lontano est, che sembra unisca gli allevatori del sud. Il mio vecchio amico ed allevatore storico della razza bovina pugliese, prof. Semeraro, dovrà rassegnarsi a questo nuovo nome, ormai ultra ottantenne, non sapendo usare il computer ma partecipando da lettore al dibattito, da tempo mi spinge a schierami per il ripristino del nome che noi abbiamo conosciuto dalla zootecnia ufficiale e riportato su tutti i testi di allora, da qui il mio personale attaccamento al termine bovino Pugliese) sul fatto che tutti siamo d'accordo, lascerei perdere perché non è così. Comunque non è la prima volta che succedono fatti di questo tipo, con divisioni di opinione, ognuna delle quali ravvisa delle buone ragioni alla propria causa, personalmente riconosco e sono certo della buona fede di tutti e la competenza specifica di Alessio e quindi invitandovi ad evitare le offese personali, porgo distinti saluti a tutti, Mario.
quello che si contesta, o per lo meno quello che contesto io al sig. GMF, non è tanto il cambio di un nome per l'altro, ma è il fatto che ha più volte negato l' appartenenza della razza al ceppo podolico!!!!! PAZZESCO, sembra di perlare con un bambino di tre anni... ci sono prove tangibili e documentatissime dell' origine podolica di questa razza, che sono state ampiamente spiegate al sig.GMF in 37 pagine di discussione e che può trovare in qualsiasi libro di zootecnica anche quelli scritti dai più autorevoli e qualificati esponenti della cultura zooecnica italiana...
Io non sono convinto della buona fede PER NIENTE. Il nome è stato scelto democraticamente da tutti gli allevatori della razza riuniti in ANABIC e non imposto come si vorrebbe far credere.........
Così è stato per altre razze la Pezzata Rossa Friulana diventata Pezzata Rossa Italiana Bruna Alpina diventata Bruna Italiana, Calvana assurta da varietà a razza, Modenese diventata Bianca Val Padana. Tutto parte dagli allevatori e da esigenze specifiche e documentate. Se il Prof. Giuliani e Borgioli la chiamavano Pugliese, professori molto più vecchi e padri della zootecnia Italiana come Marchi, Mascheroni , Poli e Magri nel 1884 la chiamavano Podolica. direi quindi che possiamo a ragion veduta ritenere che l'ufficialità alla quale ci si appella sia ben documentata. Nulla vieta nel comune parlare di chiamare La Podolica "Pugliese" del resto nel gergo comune anche la Bianca Val Padana si chiama Modenese. Tutto ciò si fa senza campanilismi ne secondi e non cercando di stravolgere la storia a proprio piacimento riconoscendo valide solo le asserzioni che portano dalla propria parte. Di offese non ne vedo , di interrogativi sulla reale macchinazione che sta dietro questa discussione ne ho molti.
Qualcuno vuole riscrivere la storia zootecnica nazionale..... Partiamo dalla terra che è bassa e richiede di piegare la schiena ........
Mario se Il Prof. Semeraro ha degli elementi che possano giustificare il ripristino del nome Pugliese e con esso lo smembramento di tutta la pololazione "podolica" del Sud Italia in 10 -12 sottogruppi regionali ( calabrese, murgese, capitanata ecc ecc) con proprio registro genealogico e distinto standard di razza e selezione siamo qui per parlarne. Considera che oggi come oggi la Puglia non ha più il primato per questo bovino e molte altre Regioni sarebbero giustificate a pretenderne la denominazione.
Cose già dette e ridette anche nell'intervento di Gaddini ma quando non si vuole sentire ragione............
Leggo con piacere che la discussione continua a vivacizzarsi, di certo mai questa razza è stato al centro di un così animato e qualificato dibattito, numerosissime sono le e-mail che mi arrivano per una partecipazione indiretta, con pro e contro, di lettori che non si sentono di esporre le loro idee ma che seguono puntualmente tutte le "puntate" di questo dibattito. Da parte mia aggiungo alcune considerazioni: come zootecnico non posso che accettare democraticamente quanto concordato dai più, che sotto un nome del lontano est, sembra che si riunisca tutta la componente allevatoriale e tecnica interessata; come moderatore mi limito a modera ed invitare a modi cortesi e corretti; come libero pensatore rimango dell'idea, personalissima, che questo nome non sia il più appropriato e contrasti con quanto si sta verificando adesso in Italia e in Europa, dove c'è la corsa alla rivalutazione dei prodotti locali, razze comprese e sottolineo come sia diffusissima la tendenza di evidenziare con nomi specifici del posto, talvolta integralmente inventati, addirittura in dialetto, prodotti che in questo modo dovrebbero dimostrano la loro appartenenza diretta al territorio. Per il problema di creare altri libri genealogici con nomi di sottorazze/razze diverse tipo Calabrese, Molisana ..., non vedo perché questo dovrebbe verificarsi in considerazione del fatto che Pugliese è stato un nome largamente diffuso ed usato, propongo un esempio calzante e particolarmente attuale a me vicino, la Chianina da sempre, in grandi numeri, viene allevata in Umbria dove abbiamo anche l'unico centro genetico, ed inoltre storicamente è sempre esistito un ceppo Perugino tra l'altro il più vicino alla Chianina attuale, ma nessuno ha mai pensato di cambiare nome o sdoppiare il libro genealogico semplicemente perché deriva dal Val di Chiana che si trova in Toscana e non in Umbria, ringrazio ancora tutti per la partecipazione saluto, Mario.
La Val di Chiana (o Valdichiana) è una valle di origine alluvionale dell'Italia centrale, ricompresa tra le province di Arezzo e di Siena, in Toscana, e tra quelle di Perugia e di Terni, in Umbria.
questo è quello che dice wikipedia e quello che sapevo io... forse nessuno si è mai lamentato perchè la val di chiana è anche in umbria...
Grazie della segnalazione ineccepibile, ma se guardi bene la zona umbra è appena sfiorata, percentualmente insignificante, comunque corretta la precisazione, ciao, saluti, Mario