Gentile GMF ha semplicemente ripetuto per esteso ciò che le ho appena spiegato due passaggi più indieto. Le citazioni dei testi sono corrette. Vorrebbe dirmi forse che non trovando citato in francese il ceppo podolico, la sua tesi si rafforza in qualche modo.
Guardi che ho una memoria di ferro e 36 pagine di argomentazioni convincenti. Speravo che in questa lunga pausa potesse trovare appigli più sostanziosi.
Ciao lucus quanto detto da Grintosauro è ciò che in sostanza accade. I margini di miglioramento nel finissaggio e nella frollatura delle carni sono gli obbiettivi prioritari. Risolvendoli, questa carne si potrebbe tranquillamente collocare in ottime posizioni.
"Nell'est e sud-est d'Europa, in Podolia, Volinia, Bessarabia, Crimea, vicino al Mar Nero e al Mar d'Azof, negli Urali, in Ungheria e paesi limitrofi (Slavonia, Croazia, Bukovina, Rumenia, penisola dei Balkani versante adriatico) si trova comunemente una razza bovina distinta da molti zootecnici Tedeschi col nome di 'razza bovina grigia dell'est Europa'. Questa grande razza bovina adattandosi alle differenti condizioni mesologiche (clima, giacitura e costituzione mineralogica del suolo, vita brada o stallina, ecc.) ha deviato qua e là dalla forma tipica assumendo caratteri morfologici e fisiolofici proprii e dando luogo così alla formazione di altre razze. Le due forme principali sono la razza 'podolica' e la 'ungherese'. Parlerò di quest'ultima già famosa in Italia e nell'occidente di Europa per aver sparso la contagiosissima peste bovina.".
(E. Marchi: "Ricordi di un viaggio zootecnico in Ungheria", Siena, 1897).
"La rappresentante tipica delle razze podoliche in Italia è la Maremmana.".
Le è stato già spiegato che l'esigenza di unire l'intera popolazione "podolica" del Sud Italia sotto un comune denominatore che non creasse campanilismi fra le Regioni ha fatto optare gli allevatori per un nome comune e condiviso , ossia quello del progenitore. Non si scontenta così nessuno creando la percezione della dinamica profonda legata ai movimenti di mandrie tra regioni molto distanti d' Europa.
Romagnola e Maremmana essendo circoscritte e notevolmente diverse dai progenitori hanno invece potuto assumere una connotazione territoriale più limitativa.
IL "NOME COMUNE E CONDIVISO, OSSIA QUELLO DEL PROGENITORE" PUO' ESSERE SOLTANTO BOS PRIMIGENIUS.
SPERO CHE DALL'ARBITRARIA, INFELICE SCELTA DELLA DENOMINAZIONE "PODOLICA" VOGLIANO PRENDERE LE DISTANZE GLI ESPONENTI DELLA CULTURA ZOOTECNICA ITALIANA PIU' AUTOREVOLI E PIU' QUALIFICATI.
Vedo che ricomiciamo coi proclami.Guardi che siamo in un forum mica nella stanza dei bottoni . Sti appelli alla cultura zootecnica poi......... Lei GMF mi da l'idea che non ce la racconta mica giusta. Chissà cosà ci sarà sotto tutta questa avversione per un nome che tutti conoscono e condividono. Io sono pugliese ed allevo Podoliche BASTA!!!!!!!
CARO GMF... GLI ESPONENTI DELLA CULTURA ZOOTECNICA ITALIANA PIU' AUTOREVOLI E PIU' QUALIFICATI PRENDEREBBERO LE DISTANZE DA LEI E DA I SUOI SPROLUQUI!!! NON DELLA, GIA PER ALTRO UNIVERSALMENTE ACCETTATA, DENOMINAZIONE DI PODOLICA... L' UNICO MOTIVO CHE MI VIENE IN MENTE PER CUI SI INSISTA SU QUESTA STRADA E UNA IDIOTA MANOVRA DI MARKETING...
Comincio a pensare pure io che sotto questa insistente e sterile presa di posizione ci sia un disegno più complesso. Anche il fatto di parlare con un insistenza fuori luogo. Magari lei ha intenzione di sollevare polemiche durante il convegno sulle razze di origine Podolica. Forse vuole interrompere il convegno con uno striscione PERCHE' PODOLICA??? tra gli applausi del popolo che inneggia alla rivoluzione e brucia il libro genealogico della Podolica razza straniera ed urla PUGLIESE PUGLIESE.
Sa GMF forse ha ragione lei, esiste un disegno politico volto a soggiogare la Puglia e tutto parte dal togliergli l'identità con il toro Boiano.
Ma devo proprio sentirle tutte ..... altro che cultura zootecnica