Bene intuisco che lei ravvede una similitudine tra le foto da lei postate ed il bronzo. Purtroppo lei fa l'errore di raffrontare il bovino Podolico odierno selezionato ed improntato sull'attitudine carne ma pur sempre non brachicefalo con il Bovino Podolico tradizionale antico. Questa è una delle molte foto dei primi 900 che mettono in evidenza le forti differenze rispetto al bovino rappresentato nel bronzo. Per il forte valore simbolico senza dubbio un bronzo avrebbe rappresentato il toro nella sua massima forma. Ma al tempo i bovini Podolici dovevano ancora giungere in Italia al seguito delle invasioni Barbariche.
"In Italia i bovini asiatici, più noti col nome di bovini podolici, hanno formato due razze principali: la Pugliese che, con le sue varie sottorazze (Murgese, Garganica, Calabrese, Lucana, ecc.), occupava tutto il Mezzogiorno agrario continentale spingendosi fino al Veneto e la razza Maremmana, la cui area di allevamento era ed è rappresentata dalla Maremma toscana e laziale.".
(A. Basile: "L'inevitabile declino dei bovini podolici delle Murge", in Riflessioni-Umanesimo della pietra, Martina Franca, Luglio 1985).
"Le caratteristiche morfologiche di questi bovini erano assai simili, se non uguali, a quelle dei bovini maremmani del Grossetano, razza assai affine alla Pugliese, per essere dello stesso ceppo podolico e ritenuta, all'epoca, dal Giuliani 'il gruppo etnico di origine podolica geneticamente e fenotipicamente più idoneo per il miglioramento degli altri bovini podolici e specialmente di quelli più o meno degenerati' come la Pugliese.".
(A. Basile: "L'inevitabile declino dei bovini podolici delle Murge", in Riflessioni-Umanesimo della pietra, Martina Franca, Luglio 1985).
"Chi scrive possedeva una delle ultime ed antiche mandrie brade della Murgia e, avendo ancora la possibilità di effettuare la transumanza fra i boschi di Martina Franca e i pascoli dell'Arneo, ha cercato di mantenere sino al 1974 l'allevamento, migliorandolo con tori maremmani del Grossetano, che, effettivamente, si dimostrarono dei miglioratori in quanto nelle Murge non era possibile poter reperire tori o torelli idonei allo scopo.".
(A. Basile: "L'inevitabile declino dei bovini podolici delle Murge", in Riflessioni-Umanesimo della pietra, Martina Franca, Luglio 1985).