Gentile Mario, mi rivolgo a lei, nella sua qualità di moderatore della sezione Bovini, affinché voglia prendere parte a questa discussione con sue osservazioni ed annotazioni, anche critiche.
La ringrazio e le esprimo la mia stima non solo per la sua notevole competenza in materia agrozootecnica bensì anche per la garbata pacatezza che caratterizza lo stile dei suoi interventi.
Rispondo prontamente all'invito, ma non posso non essere in difficoltà, trovo corrette le diverse posizioni, di certo Alessio Zanon è un grande esperto oltre che un diligente studioso e conosco bene con quanto impegno e professionalità porti avanti il suo lavoro, sono a conoscenza di cosa ha fatto e aspetto con ansia i suoi prossimi lavori. Benché più giovane di me, studiava quando io pubblicavo un articolo dietro l'altro sull'Informatore Zootecnico e proprio sulle razze, lo considero un mio maestro, ma sul nome della razza Podolica mi trovo schierato decisamente con la visione di Fraddosio e ritengo che la sua posizione sia adeguatamente comprovata da quanto sostiene nei suoi documentati e articolati interventi. Aggiungo solo una mia osservazione: "come sarebbe interessante e utile per tutti, formare un tavolo tecnico formato da persone come quelle che stanno prendendo parte a questo confronto" Nel porgere cordiali saluti a tutti, spero che queste discussioni proseguano e stranamente devo dire che molte persone si stanno interessando ad esse e solo per "timore riverenziale" non intervengono come potrebbero, saluti, Mario Giannone"
La ringrazio di cuore, gentile Mario, per le sue espressioni di favorevole apprezzamento delle motivazioni che sono alla base della mia proposta di adottare il nome "bovino italico" per quello che, oggi, viene impropriamente chiamato "bovino podolico".
Spero che molte altre persone vogliano intervenire in questa utile discussione e ritengo che la sua proposta di aprire un "tavolo tecnico" meriti la massima considerazione da parte di tutti gli interessati all'argomento.
Come già detto nei miei passati interventi vi indico ulteriori ragioni per cui il bovino chiamato Podolico non può essere chiamato italico.
Ricordiamoci che esiste una bibliografia storica che ne parla e ne definisce l'origine in modo preciso. Pur tuttavia non ho preclusioni sull'uso di altri termini quali: Pugliese, Calabrese, Abruzzese, Murgese, a definire meglio la sottorazza ,qualora ne esistano ancora i caratteri distintivi.
Non sta a me decidere l'opportunita di usare l'uno o l'altro termine mi sono limitato semplicemente a spiegarne il perchè sulla base dei documenti disponibili. Saluti Alessio
Proviamo, gentile Alessio Zanon, ad ipotizzare una denominazione multiregionale - ad esempio, "bovino apulo-lucano-calabro-abruzzese-molisano", non potendosi parlare di una varietà "delle Murge" per tutti quegli incroci tra tori del Grossetano e vacche "pugliesi" che furono prodotti per qualche tempo nel territorio di Martina Franca - che copra l'intera area di allevamento della razza senza destare gelosie o rivalità campanilistiche e che non comporti preclusioni da parte sua e da parte mia. Orbene, non le sembra che una siffatta denominazione possa risultare, all'atto pratico, difficilmente... orecchiabile?
Gentile GMF con le sue parole ha messo ben in evidenza i motivi che in passato Hanno portato alla denominazione attuale di Podolica (per evitare inutili campanilismi) . Torno pero a citare Il suo primo messaggio
Qualcuno sa spiegarmi perché la razza bovina denominata in passato "pugliese" sia stata ribattezzata "podolica"?
Come ha potuto notare la bibliografia storica considera la denominazione Podolica precedente o tuttalpiù contemporanea al termine Pugliese per cui come vede non esistono secondi fini sull'uso di questo termine. Semplicemente assodato che questo tipo di bovino dell'est proveniva con tutta probabilità dalla Podolia lo si è chiamato Podolico.
Chiamandola Podolica Italiana mi sembra che non si commetta alcun errore storico non crede.
Parlando degli incroci con tori Maremmani Grossetani , sicuramente di ceppo tendenzialmente vicino alla Podolica ha però evidenziato quello che è il vero problema della Podolica. Non tanto la denominazione ma il dilagante incrocio con razze del tutto estranee al ceppo ( razze francesi Lim_Gar_Char ecc.) Inoltre questo non si ferma all'incrocio di prima generazione ma continua con la produzione di meticci che inpoveriscono ulteriormente la razza.
Mi sembrerebbe inutile trovare un nuovo nome per una razza che non vive più ...........
GMF, mi trovo pienamente in accordo con AlessioZanon. Che senso ha cambiare il nome di questa razza?Quale giovamento darebbe?Chiamarla Italica non sarebbe, alla luce delle citazioni sopra indicate, una forzatura inutile? Ed ancora perchè dare una denominazione multiregionale, che creerebbe solo confusione, ad una razza che ha già un nome ed un libro genealogico unitario nazionale?
Dunque, gentili Alessio Zanon e Fabio Zambon, scartata l'ipotesi di una chilometrica denominazione multiregionale - e prima di riprendere, senza perdere troppo tempo, il confronto diretto tra i nomi "bovino podolico" e "bovino italico" - non mi resta che porre alla loro attenzione un termine che mi ha incuriosito parecchio, giacché mi è apparso durante la consultazione di un volume di "Larousse àgricole", pubblicato nel 1923, in cui si legge:
"Napolitaine (race). - Varieté bovine issue de la race ibérique et peuplant les environs de Naples et la plaine de Rome".