Quindi lei concorda con me che queste razze dovrebbero mantenere il le loro denominazioni tradizionale Pugliese", "Abruzzese", "Lucana" e "Calabrese"?
E mi scusi la mia ignoranza: rchè la "Maremmana" e la "Pugliese" non sono "Podoliche"?
E riguatdo ai cavalli? Lei concorda anche per loro l'importanza di mantenere le denominazioni tradizionali?
Grazie
Beatrice

Gentile Andrea Gaddini, nel mio messaggio precedente ho dimenticato di ricordarle che i bovini oggi "universalmente noti" come "Maremmano", "Romagnolo" e "Podolico" erano "universalmente noti", soltanto fino ad una trentina di anni fa, come "Maremmano", "Romagnolo" e "Pugliese".

Gentile Beatrice, concordo con lei sul ritorno alle quattro o cinque denominazioni tradizionali - o, in alternativa, alle sole denominazioni, anch'esse tradizionali, "Apulo-Lucana" e "Calabrese" - per la razza oggi definita "Podolica", che, come la "Maremmana", non è podolica semplicemente perché nessuno ha mai raffigurato o descritto dettagliatamente il bovino che si presume originario della Podolia (dove, del resto, non esiste alcuna razza chiamata "Podolica").

Gentile Beatrice, preferisco rispondere alla sua domanda sui nomi tradizionali di alcune razze/popolazioni cavalline italiane nella sezione "Cavalli - Razze, storia e geografia" di questo forum.

Gentile Moderatore, le chiedo istruzioni circa le modalità per l'invio di immagini ad illustrazione di alcuni prossimi miei messaggi.

Grazie, gentile Beatrice, per avere tempestivamente dirottato verso la persona giusta la mia richiesta di istruzioni.

Gentile Mario, voglia scusarmi per avere rivolto a lei e non al Moderatore Flavio la mia richiesta di istruzioni.

Penso, gentile Beatrice, che non le sia sfuggito un mio articolo intitolato "La zootecnia italiana nel 2006: razze, storia e geografia", pubblicato in http://www.rivistadiagraria.org n.17 (1° Maggio 2006).

Buonasera GMF,
ho preparato una piccola guida in seguito alla sua richiesta.
>> http://www.forumdiagraria.org/problemi-con-il-forumdiagraria-org-f51/inserire-foto-nei-messaggi-t924.html
Buon proseguimento

proprio non riesco a capire: ma veramente vi sembra opportuno dividere la razza Podolica in quattro microrazze, come ad esempio una razza Pugliese con 2035 capi di cui 27 tori in 42 allevamenti?
In un messaggio si parla anche della Abruzzese: per carità, una volta esisteva, ma oggi in Abruzzo ci sono 2 allevamenti con 128 capi totali, tra cui 1 toro!!
A questo punto creiamo anche la razza Molisana: sarà contento (forse) l'unico allevatore con i suoi 47 capi (incluso il toro).
Avremo sei nuove razze invece di una sola e saremo tutti felici!
Veramente mi sembra che il campanilismo stia oscurando il buon senso.
Ribadisco che il termine Podolico (o Podolian) è universalmente noto, mentre il termine Pugliese è ormai archeologico: provate a chiedere a qualche giovane studente cos'è la razza Pugliese, è più facile che conosca la Wagyu.
Infine non capisco perché si dovrebbe attribuire il nome "Italica" ad una delle, per fortuna numerose, razze italiane: perché non alla Chianina che è descritta da Columella nel I° secolo, oppure alla Piemontese, che è la razza numericamente più consistente e tra le più apprezzate all'estero o ancora alla Marchigiana o un'altra qualsiasi delle tante.

Gentile Andrea Gaddini, il termine "Italico" non va confuso con "Italiano".

L'Italia (o Italìa) preromana coincideva quasi precisamente con l'areale di allevamento e diffusione del bovino "Pugliese" (pugliese-abruzzese-lucano-campano-calabrese e... molisano). Pertanto, la mia proposta di scegliere "Italica" come unica denominazione per la razza in oggetto è, storicamente e geograficamente, più che giustificata.