Hai ragione sul fatto che le cose sono cambiate,oggi l'allevamento è un business quindi bisogna ingrassare con minor tempo non importa come e quando.Scusami se dissento, ma non posso credere che un allevamento con grossi numeri non ci esca a fine mese... forse per la piccola stalletta hai ragione

la dai dietro compenso (la formula) , fornisci gli integratori o cosa io ingrasso i pezzati e la cosa mi interessa

il mangime babybeef lo provato , prendendolo dalla Fratelli Martini , e' fatto con cereali laminati piu kias intero semi di cotone soia tostata laminata , e cubetti di erna medica disidtratata e un pellettatao contente una ulteriore frazione proteica minerali tampone ect ect..

ha un po lasciato il tempo chetrova , si e' vero crescono bene , si distribuisce altrettanto bene , non hai bisogno di fieno , ma ti costa un ciulo di soldi .

io ingrasso i vielli in media tra i 14mesi emmezzo e i 16 , portandotli tra i 560 e i 610 kg a seconda della conformazione , siano essi piemontesi interi o incroci di forma con cui mi trovo bene.

far eun apragone con i frisoni a 12 mesi non si e' poi cosi lontani , quello che manca e' la conversione del amngime in carne , che in emdia e' 4:1

ciao, allora secondo me bisogna fare due conti: compri un bel garonnese (così ti faccio un esempio che conosco) di 230-240 kg lo paghi circa 1200€,metti un incremento di 1,4 kg/giorno, compresa la caravana, per 2,60€- giorno (numeri un pò a spanne ma non troppo) arrivare a 600 kg vivo hai una spesa di circa 700€ (670 per la precisione). quando vendi il vitello di 6 quintali puoi prendere 3,30 al kg. fanno 1980€, togline 1200+670=1870. a grandi linee ti rimangono 100 euro in 8 mesi. con mille vitelli hai 100.000 €!!
se il capitale è tuo guadagni, se è della banca farai fatica a pagare gli interessi.
chi va avanti oggi è perchè ha l'azienda pagata e i vitelli anche. se smetti dopo due anni ti trovi senza vitelli e senza soldi

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ciao, allora secondo me bisogna fare due conti: compri un bel garonnese (così ti faccio un esempio che conosco) di 230-240 kg lo paghi circa 1200€,metti un incremento di 1,4 kg/giorno, compresa la caravana, per 2,60€- giorno (numeri un pò a spanne ma non troppo) arrivare a 600 kg vivo hai una spesa di circa 700€ (670 per la precisione). quando vendi il vitello di 6 quintali puoi prendere 3,30 al kg. fanno 1980€, togline 1200+670=1870. a grandi linee ti rimangono 100 euro in 8 mesi. con mille vitelli hai 100.000 €!!
se il capitale è tuo guadagni, se è della banca farai fatica a pagare gli interessi.
chi va avanti oggi è perchè ha l'azienda pagata e i vitelli anche. se smetti dopo due anni ti trovi senza vitelli e senza soldi[/quote]

Condivido tutto, ma qui il problema è anche degli allevatori o di alcuni allevatori, che specie con le vacche nutrici allevavano solo per prendere soldi in premio senza fare investimenti.
Considerando che l'allevatore deve allevare, le parti che hanno creato il grande danno sono le associazioni di categoria che non hanno investito nelle aziende che hanno in carico.
Le associazioni di categoria prendono da 1000 a 2000 euro l'anno di contributi statali per la tenuta del SOLO fascicolo aziendale......., quindi iniziamo a far lavorare le persone che guadagnano senza lavorare in agricoltura e l'elenco è molto lungo....

A "Ricki 75" voglio raccontare la favola di "Pierina la ricottina" che a me diceva sempre mia nonna:
Pierina era una bimba sveglia e vivace. Un giorno la mamma gli diede delle ricottine da portare al mercato. Pierina mise le ricottine sopra una spianatoia la pose sulla testa e s'incamminò verso il paese, mentre camminava pensò:
adesso vado al mercato, vendo le ricottine e con i soldi ci compro le galline. Le galline faranno i pulcini e così avrò altre galline che potrò vendere al mercato e poi comprare una pecorella che mi darà gli agnelli che potrò vendere e comprare un maiale e così sempre a salire ......dal maiale al vitello, dal vitello alla vacca dalla vacca ad altre vacche con tanto latte e tanti vitelli da vendere sempre al mercato. Pierina disse in cuor suo che la mamma poteva essere ben felice di avergli dato quelle ricottine perchè lei sarebbe stata capace di creare una fortuna. Nel mentre pensava a tutto questo non badò a dove metteva i piedi e così inciampò sopra un ostacolo che si trovava lungo la strada. Le ricottine gli caddero dalla testa e fu la fine dei suoi sogni.
.......capisci a me.

a Paolo voglio raccontare un'altra storia (questa volta vera)
In Molise c'era l'APA di Campobasso e l'APA di Isernia (una per ogni provincia) poi l'APA di Isernia fallì miseramente con centinaia di milioni di debito (questo avvenne inizio anni 90) e le funzioni furono assunte dall'APA di Campobasso. Lo scorso anno è stato cambiato lo statuto e costituita l'ARA (Associazione Regionale Allevatori). Il presidente è in carica da dodici anni (sempre lo stesso) e già questo suona strano ma la cosa più curiosa è dovuta al fatto che l'egregio sig. presidente circa otto anni fà ha venduto le vacche e le quote chiudendo definitivamente la stalla, ma ciò nonostante continua ad essere il presidente dell'associazione allevatori. Il vice presidente presenta altra storia, abbastanza, singolare. Lui era ed è ancora un rivenditore di mangimi che dall'alto della sua magnificenza pontificava metodi di allevamento infallibili tanto da convincere un allevatore ad usare solo ed esclusivamente mangime per le sue 200 vacche (circa). Dopo pochi anni l'allevatore si trovò a non poter pagare più il mangime e così l'illustre attuale vice presidente riacquistò il debito entrando in società con l'allevatore. Tempo 2 - 3 anni e colui (vice presidente) che dispensava dottrina sulla gestione delle aziende fu costretto (causa inadeguatezza) a chiudere la propria, vendendo quote ed animali. Sono passati più di due anni dall'accaduto ma Lui continua ad essere il caro amato Vice-presidente. Ho raccontato tutto questo solo per farti capire in che situazione ci troviamo.
Tu dici bene, hai messo il dito nella piaga ma il dramma qual'è:
Il presidente o vice-presidente che (ormai da anni) non hanno un proprio allevamento oppure gli allevatori che continuano ad eleggerli ?

di sicuro chi li elegge non è una volpe (o è una volpe italiana che si accontenta della sua misera ala di pulcino da mangiare senza pensare che cosi facendo crea il cosidetto voto di scambio) , ma altro grosso problema sono le leggi inadegaute o il vuoto legislativo ad hoc che da modo a si chi grassa senza lavorare di continuare a farlo............

Se ne può parlare..

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ciao, allora secondo me bisogna fare due conti: compri un bel garonnese (così ti faccio un esempio che conosco) di 230-240 kg lo paghi circa 1200€,metti un incremento di 1,4 kg/giorno, compresa la caravana, per 2,60€- giorno (numeri un pò a spanne ma non troppo) arrivare a 600 kg vivo hai una spesa di circa 700€ (670 per la precisione). quando vendi il vitello di 6 quintali puoi prendere 3,30 al kg. fanno 1980€, togline 1200+670=1870. a grandi linee ti rimangono 100 euro in 8 mesi. con mille vitelli hai 100.000 €!!
se il capitale è tuo guadagni, se è della banca farai fatica a pagare gli interessi.
chi va avanti oggi è perchè ha l'azienda pagata e i vitelli anche. se smetti dopo due anni ti trovi senza vitelli e senza soldi[/quote]

Si sono d'accordo, però essere un allevatore non è solo ingrassare il bovino.. Bisogna valutare tutto, bisogna valutare il mangime meno costoso e più efficace, bisogna valutare il prezzo d'acquisto ecc ecc.Ora non mi metto a dire come bisogna ingrassare però se ci comportiamo come il "vecchio contadino" quelli che lo prendono in quel posto siamo noi, quindi dico che se sono quelle le spese al momento dell acquisto il garronese lo si prende a 1000 euro e non a 1200