Buongiorno a tutti. Presento la situazione per la quale spero di ottenere numerosi consigli da voi che vedo molto preparati. Da poco è stata riconvertita l'attività zootecnica da produzione di latte a produzione di carne. Questo tipo di settore permette dei guadagni piuttosto esegui. Volendo abbattere i costi si voleva realizzare una linea vacca-vitello per ottenre i ristalli da ingrassare. Il fabbisogno alimentare,nell'intenzione,sarebbe totalmente coperto dai prodotti ottenuti dalla lavorazione dei terreni. In azienza si lavorano circa 16 ha in proprieta con la possibilità di affittarne altri 2 ha limitrofi. La suddivisione sarebbe: - 11 ha a seminativo + 5 ha per fienagione(attuale,solo terreni di proprietà); - 12 ha a seminativo + 6 ha per fienagione(nell'ipotesi di affitto).
Le domande per le quali vorrei delle risposte/consigli sono: Come andrebbe strutturata la madria?? Di quali dimensione dovrebbe essere per consentire dei guadagni adeguati?! Risulterebbe conveniente l'affitto dei 2 ha sopra citati??
con 12 ettarei di mais e 6 di erbaio avvicendato penoc he un centinaio di capi riesci ad allevarli tutti a patto fare un erbaio dopo loietto da affienare (un miglio eprlato x esempio, da fare un taglio di fieno e uno di fasciato) e di comperare fuori tutta la fe di soya e la paglia per lettiera quando nn si riescono e recuparare gli stocchi di mais( ch a dire la verita sono una porcheria x le presse)
o scambare il letame x al paglia , ma dubito che quest'anno uno riesca.
Per quel che sò, parlando con alcuni allevatori vacca-vitello limousine italiani, tengono le manze o mucche al pascolo con un alimentazione spartana, mentre i giovani da allevare, i bovini, fanno allevamento intensivo e li portano in 14/15 mesi a 600 kg e oltre.
Caro collega ... ti pregherei prima di tutto di fare un paio di rapidi calcoli ... quanto "potrebbe" costarti allevare le madri al giorno per poter poi allevarne le progenie. Se utilizzi il terreno per le vacche non puoi utilizzarlo per i vitelli e ... viceversa. Fare un po' ed un po' ... non serve a nessuno, alleveresti pochissimi animali e con i magri guadagni beh ... ti stancheresti subito. Su alcuni calcoli fatti ... credo che convenga un allevamento del genere laddove vi sono grandi estensioni di terra e le bovine possono alimentarsi a costo bassissimo, ed in questo caso avresti i vitelli a prezzo interessante. E' il caso della regione della Brasse in Francia ... ad esempio o delle sconfinate pianure Argentine. Ma i miei colleghi che allevano bovini da carne potranno certamente essere più precisi e fornire dati più precisi su quanto costa alimentare e mantenere una vacca, e non dimenticare la "quota di ammortamento" della stessa, che, anche se viene diluita in un Numero di anni "abbastanza" elevato non è comunque ... poco. Alla prossima
fare unifeed x alimentare le fattrici e' controproducente , non ruscireti a stare sotto i 2 euro al gg di alimentazione , oltretutto le fattrici da carne amano stare in spazi aperti diciamo che e' il loro modo x rilassarsi .
nei box ogni tanto slerano e la pressione diciamo delle altre fattrici scatena lotte d dominanza. cosa che per esempio nn capita nelle frisone.
io invece,nel medio periodo,punto a consumare tutto il foraggio che produco con le vacche nutrici e invece per l'ingrasso dei vitelli comprare tutto, visto che tra l'altro sono in una zona non molto vocata alla cerealicoltura. il discorso della vacca è che se si ha una razza di qualità il vitello avrà un certo valore,se in stalla ho delle meticce,il vitello avrà un valore ben diverso,ma il mantenimento della vacca costa pressapoco uguale. invece il lavoro dell'ingrassatore "puro" ha delle sodddisfazioni economiche da suicidio,a meno di trovare una propria nicchia di mercato.
Bè allvare limousine, charoleais o allevare meticci nn è la stessa cosa.
Tenendo presente che se si è iscritti all'associazione nazionale e si iscrivono le nascite come certificato di razza( limousine o charolais)si dovrebbe prebdere un controbuto di 250 /300 euro a vitello.
Poi la buona genetica è fondamentale, addirittura si possono creare dei tori riproduttori che valgono molti soldi.
Non è detto che in Italia nn si possa fare e soprattutto in Sicilia c'è una realtà ben fondata specie sulla razza limousine, ci sono moltissime linea vacca vitello e l animale si ambienta bene.
Carissimo Andrea sono più che convinto che possano sussistere delle linee vacca-vitello nella nostra meravigliosa Italia, certamente nella lussureggiante Sicilia o nell' intensa Toscana, nella favolosa Sardegna ... ma laddove c'è una certa ... "dimensione" di ettaraggio. Come giustamente indicava Grinto la spesa non è pochina per mantenere una fattrice ed esse amano spazi per potersi muovere e per alimentarsi in modo ... economico. Quindi un recupero di parecchie aree nella nostra florida Italia "potrebbero" prestarsi a questo scopo. Basterebbe VOLERLO !!!! ma dimentico spesso che abbiamo dei ... politici che di agricoltura ed allevamento non ne sanno nulla ... . Se pensiamo ai 2 €uro che ha indicato Grinto e lo moltiplichiamo per 365 (giorni dell' anno) avremo € 730,00 sempre ammesso che si faccia un vitello l' anno ! se poi calcoliamo di alimentare il vitello nato per 250 giorni per portarlo almeno a 400 Kg. e gli diamo almeno 1,2 €uro giorno (ottimista) ed arriviamo ad un costo di € 300,00 minimo più i 730,00 di prima arriviamo a 1.000,00 €uro. più o meno... il costo di un ristallo proveniente dalla Francia. Certo rimarrebbe il contributo ... e la quota ammortamento vacca ? ma riuscirà a fare un vitello l'anno ? ed i costi del veterinario e le "eventuali" cure ? Ed i costi accessori per tasse e balzelli ? Alla fine il margine è così risicato che fa paura pensarci. Certo disponendo di vaste aree da pascolo in aree marginali ad oggi ... abbandonate i famosi € 2,00 scenderebbero e di brutto rendendo tutto più economico.
Carissimo Grinto io avevo ipotizzato quel costo, ma sono stato prudentemente zitto aspettando che fonti autorevoli avanzassero le loro affermazioni. Felicissimo di avere visto più o meno bene i costi in questo caso. Senza contare che le spese di mantenimento di una fattrice NON sono solo alimentari.