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LINEA VACCA - VITELLO 
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Iscritto il: 12/01/2009, 14:07
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Formazione: perito agrario veterinario
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Siamo ottimisti,2euro per i 180 gg brutti per il resto pascolo che però ogni tre o quattro anni va almeno traseminato,però diciamo che in tutte le realtà vere e non sulla carta, per prima la mia,tirare fuori ottanta vitelli vivi da cento vacche all'anno è già un risultato.Ormai la linea vacca vitello si regge sui sussidi vari (art.68,biologico ecc.) e credo che sia cosi' anche per i cugini francesi,altra cosa se si ha uno sbocco diretto al consumo ma se ne è già parlato.Per comprimere maggiormente i costi quest'anno proverò con un piccolo gruppo il pascolo anche invernale,sfruttando il sottobosco ed integrando con fieno nei portaballoni,il tutto però implica ampie estensioni diversamente non produttive ma non è il caso del nostro amico.Buona Fortuna.


08/08/2010, 11:21
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Sez. Bovini
Sez. Bovini

Iscritto il: 03/06/2009, 20:51
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Formazione: Laurea
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Grazie Montanaro per il tuo apporto, ipotizzando i 2 €uro/giorno pensavo non solo ai 180 giorni "brutti" ma ad una sorta di "media" nei 365 giorni dell' anno. Ed appunto i costi NON sono solo alimentari. Sui "cugini" Francesi ... non so come di "la" ci si comporti, sono quasi certo che per fortuna loro hanno ministri più abile dei nostri ... non che ci voglia molto, e se vivano o no di contributi ... lo ignoro. Io personalmente NON sono contro quei contrtibuti a patto che ... "abbiano un senso". Sono decisamente contrario ai contributi a pioggia e senza alcun senso.
Quindi se abbiamo un "problema" di aree marginali, e l'abbiamo, di ripopolare la montagna e l' abbiamo, di pulizia dei boschi e degli alpeggi e li abbiamo bene investiamo in contributi SERI per la rivalutazione di quelle aree. Ma non per il gusto di fare ... per fare qualcosa, ma per il piacere di fare per REALIZZARE ed avere una ri-caduta sulla vita quotidiana.
Quindi ben venga in quelle aree una coltivazione protetta, meglio ancora se BIO e con dei contributi che possano certo bilanciare quegli inevitabili svantaggi che si sopportano per chi vive in quelle aree certamente splendide ma sicuramente non agiate. Questo comporterebbe un' inversione di tendenza della fuga dalla montagna, una rivalutazione delle aree marginali siano esse collinari, pre-alpine o appenniniche ed una maggior cura dei boschi e della montagna.
Ma questo è il "pensiero" di un umilissimo allevatore ... poco cervello confronto ai nostri GENI MINISTERIALI che amano dare due volte i contributi uno per aiutare la montagna e l'altro per sostenere la linea vacca vitello, magari anche uno per il bio ... scontentando tutti. Se riunissero i premi in un'unica area ... probabilmente farebbero BINGO !!!! Allevare in montagna animali bio per la linea vacca-vitello e dare 600-700 €uro a vacca nutrice forse non aiuterebbe ?

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Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !


08/08/2010, 12:09
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Località: chieri (torino)
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in montagna ci sonoa ree marginali , ma non la polverizzzione dei fondi , e sopratutto , essendo piu che altro terreno demaniale , ce l'hai in concessione(certo che pagare x 4 mesi uan amlga 5/6mila euro non e' propioun aiuto.., visto che si tiene pulita la montagna , e per contro le baite , non hanno ne luce ne servizi igenici..)

ma nelel aree collianri , sono tutti appezzamneti che quando vanno bene sono dai 5000/7000mq , per cui il falciaautocaricante diventa quasi indispensabile , per saltare da un prato in un altro , e sopratutto non ha la certezza di un affitto llungo , per cui ceri investimenti cieo buttare all'ria prati stanchi x portare letame e fare altro ( triticale ,loietto , e srbai estivi) non cnviene o e' vietato dai propietari che si tengono al pac e te lo lasciano in comodato...

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08/08/2010, 13:01
Profilo YIM WWW

Iscritto il: 30/03/2010, 21:40
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Grazie a tutti per i preziosi consigli osservazioni. Vedo che molti miei dubbi sono stati evidenziati prontamente. I terreni aziendali sono tutti produttivi, non avrebbe senso sprecarli per il pascolo. L'idea era di organizzarsi in questo modo:

- n 40 fattrici nella vecchia stalla a stabulazione fissa;
- vecchia stalla nella cascina come vitelleria;
- n 8 box a lettiera da 5/6 capi ciascuno per i rinstalli:

Per l'alimentazione delle fattrici si pensava di usare solo fieno di produzione(attualmente ne viene venduto una parte), mentre per i rinstalli unifeed.

Secondo voi:
- E' possibile un'organizzazione di questo tipo??

Per chi ha un'azienda a produzione di carne:
- Come siete organizzati; numero di capi,tipo di stabulazione, tipo di alimentazione (quali prodotti e quali acquistati)??

Grassie. Saluti.


08/08/2010, 13:45
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Iscritto il: 30/03/2010, 21:40
Messaggi: 15
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Grassie "Montanaro" ricambio anche a te gli auguri per i tuoi progetti. Saluti.


08/08/2010, 13:50
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Iscritto il: 04/12/2009, 22:20
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Una manza gravida di 6 mesi charolais o limusine costa in Francia 1600 euro + 150 euro trasporto. peso vivo 650/700 kg.

Quindi dopo 3 / 4 mesi ci son già le prime nascite e una futura vacca di 400kg peso morto i 1000 euro si prendono sempre a fine carriera.( questo per il calcolo dell ammortamento)

Son manze longeve, quindi fecondate la prima volta a 2o/24 mesi e normalmente arrivano a 9/10 parti.

Quindi i ristalli secondo me, servono nei primi anni se si vuol aumentare notevolmente il numero delle fattrici, altrimenti una parte delle manze nate può essere destinata all'ingrasso.

Per i costi effettivi di mantenimento tenendo conto ciò che è di tua produzione e ciò che tu devi reperire dal mercato, credo che in questo forum ci sia chi è + competente di me in questo.


08/08/2010, 14:13
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Iscritto il: 01/01/2009, 8:57
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Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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fra 2 anni nn si potranno piu tenere le vacche alla catena , per cui dovresti pensare x tempo ad avere ua stalla a box (senn sbaglio 10mq x capo minimo

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08/08/2010, 16:43
Profilo YIM WWW

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un'altra soluzione è quella di mandare le vacche in montagna d'estate.
pur pagando un tot al giorno,non le si hanno tra i piedi d'estate.
non so che terreni tu abbia,ma se hai del mais, ad esempio, quando c'è la coltura le vacche sono all'alpeggio e d'autunno e l'inverno le potresti lasciar sgambare nei campi


08/08/2010, 18:06
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andrex70 ha scritto:
Bè allvare limousine, charoleais o allevare meticci nn è la stessa cosa.

Tenendo presente che se si è iscritti all'associazione nazionale e si iscrivono le nascite come certificato di razza( limousine o charolais)si dovrebbe prebdere un controbuto di 250 /300 euro a vitello.


non solo,ci sono anche razze più pregiate.
un vitello garonnese di 230-250 kg reso in azienda, costa dai 1050 ai 1100€ più iva.
è pur vero che attualmente non esiste l'associazine di razza,dunque il premio dell'art.68 non lo si prende. ho sentito però che questa è una lacuna che dovrebbe venir colmata nel giro di breve tempo.
le vacche legate,se possibile,mai!
concordo con montanaro che l'80% è una media giusta,ma bisogna riuscire a migliorarla,e credo che si possa,con un pò di attenzione in più


08/08/2010, 18:33
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Sez. Bovini
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Certamente l' 80% da Frisonista è un buon risultato ... :lol: . Ma sono certo che alcune cose si possano migliorare anche perchè dalla mia esperienza nella vacca da carne non è curatissimo il periodo del puerperio, per cui potremmo certamente, con poco, avere un buon risultato. Soprattutto tangibile.
Sulle vacche legate concordo con Ricky MAI ! e quanto riferisce Grinto chiude la porta. Non dimentichiamo inoltre che anche se ... economiche, le vacche nutrici hanno comunque delle esigenze da seguire ... e "solo" fieno non credo che possa soddisfare a pieno i loro fabbisogni. Su cosa comperare ... mais certamente, soja fe 44 anche, crusca certamente ed un buon integratore vitaminico minerale. Paglia come foraggio per i ristalli. Domani proverò a vedere un po' sul tuo terrreno cosa si potrebbe mettere ...

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08/08/2010, 20:37
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