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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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qui vicino a me ce un allevamneto di un agricoltore che il figlio anni fa ha rilevato una macelelria, ha dei accrescimenti ridicoli , sull'ordine del 900gr gg , usa solo mais fiocchi di orzo crusca e fave fioccate 0integrazione , fieno a volonta , visto che abbaimo lo stesso veterinario e mi ah garantito che ha delle conformazioni migliori di tanti allevamenti che misurato tutto col bilancino da farmacista . certo che per arrivare a 650kg ci mette 22mesi.. pero a detta di molti ha una carne che come dire un settore di nicchia .
io preferisco un tipo di carne diversa , che si avvicina alla amggioranza dei gusti e delle necessita di una vita al limite della schizzofrenia
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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03/02/2011, 9:12 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Certamente sono concorde con Giovanni sulle fermentazioni e sull'evitare degli "sprechi" nelle assimilazioni/scarti. Sugli accrescimenti e sulla spinta a proteina ... credo che una buona "dotazione" proteica possa fare "muscolo", spingere "solo" con amido o "tanto amido" e "non molta proteina" non fa coniugare amido e proteina. Sulle fermentazioni si giocano le assimilazioni e quindi le trasformazioni. Poi certamente la razza ... il sesso ... l'ambiente e la miscelata con le macinature e tutte le attenzioni fanno i risultati. Come spesso sostengo l'equilibrio è fondamentale ... senza quello si hanno gli eccessi o le carenze.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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03/02/2011, 21:44 |
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ilmagone
Iscritto il: 10/11/2010, 23:37 Messaggi: 60
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Sicuramente cari colleghi amido e proteina devono andare di pari passo per non creare fermentazioni/assorbimenti anomali. é un po come quando vuoi fare un fuoco; hai bisogno di combustibile e comburente (ossigeno) nel giusto rapporto. poi se aumenti uno, devi aumentare in prpporzione anche l'altro elemento Grinto sulle tipologie di alimenti proteici, io credo come dicevi tu il meglio venga dal mix di piu leguminose. In pratica per vedere quanto "buono" sia il punto proteico della razione devi considerare il valore biologico della proteina stessa, ossia la completezza del suo quadro amminoacidico. Considera che la molecola proteica sia una botte e che le sue doghe corrispondano agli amminoacidi costituenti la proteina stessa; ebbene se uno di queste doghe è corta, la capacità della botte sara limitata e dipenderà dalla lunghezza della doga piu corta che corrisponderebbe nel caso della proteina all'amminoacido limitante che limiterebbe quindi il valore biologico totale della proteina stessa. Il mix proteico invece dovrebbe andare a compensare gli amminoacidi limitanti innalzando un pochino la capacità della botticella Giustissimo il post in cui si dava importanza al confort dell'animale, infatti se questo ha una buona lettiera tende a stare coricato quindi rumina anche di piu. Non sono daccordo sulla somministrazione non adlibitum del concentrato in quanto se non è sempre a disposizione, tende a creare sbalzi al ph ruminale
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04/02/2011, 1:10 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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quello e' vero ,consideriamo che i bovini in genere hanno la capacita di predndere proeine poco nobili e di trasformarle in protina con aminoacidi essenziali (sopratutto in amminoacidi solforati , cisteina, e company)
di qui qualche anno fa spiegavanoa nche l'importanza di dare coi concimi dello zolfo sopratutto nei terreni alcalini .
effettivamnete quando uavo dei concimi composti anche da solfati , oltre ad avere una maggiore resistenza delle colture alla siccita, in quando qui non si irriga ( 2002soprattutto) avrendo avuito al pssibilita di seccare il masi mper mezzo di un essicatoio aziendale , per cui riutilizzare il masi prodotto e non a buzzo come quello che danno nei centri dis toccaggio , e usando un ciclo cortissimo 105gg, che emdiamente ha qualche punto di proteina in piu rispetto a un 600 o un secondo raccolto , in fatto di preina sia sui vitello che sugli avicoli , si vedeva al differnza, forse anche per un fatto che vendo uan carrioside molto piccola , per cui meno endosperma e piu germa avevo una % di grassi pureiore..
chiudendo questa parentesi , penso che sia il garronese in questione , che qualsiasi altra razza dacarne , puo essere spinta anche con farine proteiche meno nobili( e buon mercato rispetto alal soya)
cioe anche da quello che ammette aldo , sui frisono che conformazione e' pessima rispetto a un garornese , ben venga al soya e a razioni con il 16.5/17.5di rpoteina , per riuscire a mettere su un po di carne e non solo grasso .
ma da come ha supporttato giovanni , se un arazza geneticamente ha ga al tendenza di mettere su carne , spingere con farine che che hanno una degradibilta rapida , e per di piu care, avrebbe senso? visto che comunque sopratutto la garronese e la piemontese , si rischia a volte dia vere capi magari di 620kg o piu , ma magri cioe senza grasso ..
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04/02/2011, 8:58 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Perfettamente in sintonia con i molti interventi precedenti. Certamente non possiamo pretendere di far volare un ippopotamo, quindi certamente sarà più facile avere delle grandi performace da un animale vocato ad avere maggiori volumi delle fasce muscolari rispetto ad un animale selezionato negli anni per la produzione di latte. Verissima la legge dei minimi di Liebig espressa da ilmagone, facendo comunque attenzione che determinati pool-aminoacidici non siano comunque disponibili in azienda in altri alimenti. Giustissimo quanto esprime Grinto che nella magia della ruminazione e non solo, sta la trasformazione di una proteina non eccelsa in carne e latte le cui proteine shanno un profilo aminoacidico biologicamente elevatissimo. Ma sta poi nelle performance la differenza. Sta nel "percorso" che deve fare un alimento e nell'energia e negli aminoacidi che "consuma" per evolversi la differenza. Quindi " in medio stat virtus" e dopo tanta teoria andiamo a sporcarci di pratica. Di fatto quando ci troviamo in un'azienda c'è differenza se dobbiamo alimentare 5 bovini o 500, dagli alimenti che abbiamo a disposizione in azienda, dalla razza e dai locali, dal sistema alimentare e dalla locazione della produzione finale, dalla disponibilità a reperire alcune materie prime e dal loro costo. Quindi il nostro lavoro, da tecnici, è quello di rendere performante il risultato prendendo in considerazione quello che si può fare e non quello che si "dovrebbe" fare. Qui sta la nostra capacità. Ed i risultati che potremo fornire all'azienda che avremo il previlegio di assistere.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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05/02/2011, 9:05 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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concordo su molti punti ,nella prtica comunque , ci troviamo a lavorare con degli alimenti diciamo alal portata di mano
mais orzo crusca soya girasole e girando un po di piu fettuccia di bietola ,
oltre che paglia e vari tipi di fieno (anche se nell'ingrasso da carne sarebbe opportuno fermarci a paglia e fieno maggengo o di loiessa)
riucire a dare uan quadra..
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05/02/2011, 9:36 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Caro Grinto questo è il "succo" del post che ho scritto. Tante volte non "possiamo" fare ciò che "sarebbe" bello fare. Dobbiamo quadrare il cerchio con quello che abbiamo a disposizione. E questo è il nostro lavoro. Prova ad immaginare un piccolo allevamento che non ha possibilità di stoccaggio materie prime, devi sciegliere o girasole o soja cosa è meglio per i suoi bovini ? e cosa "possiamo" invece fare ? e se fosse in una zona dove avere il girasole, ad esempio, potrebbe essere una difficoltà ? o il suo costo "potrebbe" essere più elevato che non l'utilizzo della soja ? Valutare il costo a punto proteico è importante anche per le considerazioni che ne derivano sull' eventuale rapporto costo/beneficio. Tutte le volte siamo costretti a fare delle scelte, a prendere delle decisioni che "mediano" il giusto con il "percorribile".
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05/02/2011, 11:21 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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hai pienmanete ragione , ma se mi son giustato io penso riescano i piu..
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05/02/2011, 13:44 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Carissimo Grinto certamente tu, come molti altri colleghi, credimi, hanno delle condizioni difficili. Ma ci sono condizioni anche più difficili . Pensa a chi non ha molti dei fornitori ed i pochi che ci sono formano "cartello" e vendono i prodotti a prezzi stratosferici. A chi purtroppo ... "non può" , per vari motivi fare ciò che vorrebbe. A chi "deve" comunque sottostare a determinati "ricatti". A chi ha pochi animali e comunque "vorrebbe" fare qualcosa di corretto, ma non ha dei numeri per poterlo fare. Ci sono davvero moltissime situazioni nel nostro meraviglioso mondo, molte sono certamente meglio delle tue, ma credimi , amico mio anche tantissime peggio.
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06/02/2011, 10:10 |
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Contra
Iscritto il: 22/05/2010, 22:59 Messaggi: 1262 Località: Brescia
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Rispolvero la discussione.
E' vero che sono animali più disposti ad un alimentazione biologica come a detta di qualcuno? Buoni utilizzatori di foraggi medio poveri? Ho letto che è una carne dalla struttura più vicina al piemontese. Sulla carta sembra una rolls roice se le altre sono limousine... ma vedendo il numero esiguo di allevamenti presenti in catalogo mi pare che ci sia l' inghippo
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17/05/2013, 12:27 |
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