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smart85
Iscritto il: 07/07/2013, 17:18 Messaggi: 6
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Ciao a tutti ho 28 anni e sono della provincia di monza brianza vorrei aprire un piccolo allevamento di vitelle da ingrassare e far macellare e avevo bisogno di quache informazione e consiglio..parto da zero ma ho sempre voluto farlo e ora che sono a casa a far nulla ne approfitto..quanto terreno mi servirebbe minimo per cominciare con 2o 3 capi di razza chianina?quanto mi costerebbero già svezzati?e fare una stalla (a norma)?vi saluto e vi ringrazio in anticipo
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08/07/2013, 14:57 |
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Daniele80
Iscritto il: 07/07/2010, 10:15 Messaggi: 178 Località: Provincia Reggio Emilia
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Allevo bovini anche se da latte e non da carne ma, devo dire che le cose in comune sono tante. Ti rispondo perché sono partito da zero come vuoi fare tu e, strada facendo, ho imparato diverse cose. Certamente che, con i grossi animali da reddito, i piccolissimi numeri non sono consentiti. Nel senso che o è un'attività hobbistica che non deve produrre reddito, oppure i numeri devono essere di una certa consistenza per consentire di viverci. Ma questo comporta investimenti decisamente alti: stalla ex-novo ma anche attrezzature. Poi non dimentichiamoci mai che parliamo di esseri viventi che non finiremo mai di comprendere in pieno, non sono macchine inventate dall'uomo di cui si sa tutto. Questo per dire che l'esperienza, prima di mettersi in proprio è FONDAMENTALE. Se non c'è si può veramente rimanere delusi e sconfortati dai problemi che si presentano quotidianamente.
A meno che uno non disponga di grandi capitali, la strada più accessibile è l'affitto ma che consenta quel minimo numero di animali per produrre reddito anche se minimo e qui non so quanto è questo minimo perché non lavoro con i bovini da carne. Comunque, nel mio caso, dopo un paio di anni di "salti mortali" l'azienda ha iniziato a lavorare dignitosamente ma non c'è niente di semplice.
Però se hai i requisiti e se sei davvero motivato buttati, se si ha passione le soddisfazioni sono grandi ma è dura allo stesso tempo.
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08/07/2013, 15:26 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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io sarei dell'idea di seguire l'esempio di alcuni forumisti , che allevano 2/4bovni da macello e cioe' di trovare degli incroci da carne , abbastana conformati e di macelalrli sui 11/13mesi
andare a prendere un chianino a 6/700km nn l torvo logico
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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08/07/2013, 16:11 |
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smart85
Iscritto il: 07/07/2013, 17:18 Messaggi: 6
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Avevo scelto la chianina primo perche mi piace a me personalmente e poi perche pensavo di guadagnare qualcosa in più ma se mi dite che non ne vale la pena vedrò qualcosaltro..nella mia zona (monza)che trovo?grazie ancora per i consigli e scusate la mia ignoranza
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08/07/2013, 21:14 |
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verderamarro
Iscritto il: 12/06/2012, 16:05 Messaggi: 56 Località: frosinone
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partire da zero??? significa comprare terra? allacciare acqua ? prendere macchinari(un trattore ti ci vuole ,almeno con qualche attrezzo )? strutture(stalla grande almeno da contenere animali e provviste )?recinti ? secondo me sui 40000. per le razze ti consiglio incroci per iniziare poi magari con il tempo ti butti sulla razza che più ti stimola.
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08/07/2013, 23:51 |
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smart85
Iscritto il: 07/07/2013, 17:18 Messaggi: 6
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come mai iniziare con incroci??qualche incrocio in particolare?
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09/07/2013, 1:19 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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perche costano decisamente meno, li trovi ovunque m e come resa non sono poi cosi malaccio.
l'incorcio con quale razza da carne nn importa : l'importante che gia da piccoli siano ben conformati abbiano culard , schiena e spalle piene , non sempre l'incr esce di questa struttura.
io consiglierei un incrocio tra una razza a duplice attitudine ( pezzata rossa , montbeilard , simmenthal) e uan razza da carne ( piemontese, BBB, garronese , limousine con qualche dubbio) oppure un incr a tre vie, cioe l'incrocio F1 di prima x razza da carne
su frisona e bruno alpina x raza da carne , nn sempre sono abbstanza rotondi come si spera..
per pochi capi , io consiglierei di ridurre al minimo le spese fisse , se e' autoconsumo , cercherei un buon mangime , e fieno maggengo , per la paglia si potrebbe cercare una quadra tra di averla a un prezzo ragionevole e tra vendere il letame
ribadisco un concetto: ho sempre visto sul forum molte gente che vuol fare tutto da soli, sec me in questoepriodo e' meglio avere un ottica di collaborazione , sopratutto sulla fornitura di materie prime in questo caso paglia e fieno , e la necessita di trovare una destinazione al letame, senza dove necessariamente caricarsi l'acquisto di trattrori e attrezzature varie , se poi al cosa funziona e passate a 10 pi a25/30animali allora il discorso cambiera', ma all'inizio---
qui e' "collaborare" con persone serie , che dicono si subito , e poi fan gli uccel di bosco. lasciandovi una montagna di merda, o senza fieno e paglia..
a buon intenditor poche parole..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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09/07/2013, 7:44 |
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simonewww
Iscritto il: 30/04/2013, 12:57 Messaggi: 244 Località: piana del Poro-VV
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buongiono a tutti. anch'io sto pensando di dedicarmi a tempo pieno all'allevamento,ho 31 anni e il mese prossimo sarò disoccupato. dispongo di stalle e fienili anche se concepiti per le ballette e non per i rotoli, i terreni sono sufficienti a sfamare 7-8 capi e ho in testa un progetto e volevo chiedere agli esperti un consiglio sulla fattibilità approfittanto di questo trhead giaaperto. - non potendo avere grandi numeri ho scartato a priori l'ipotesi della produzione di latte destinata alla centrale, cosi come l'ingrasso di vitelli.e avevo pensato a qualcosa di ibrido che mi permetta di campare pur cosciente del duro lavoro a cui andrò incontro.ho esperienza nella gestione in quanto ho avuto da sempre vacche anche se per attività poco più che hobbistica 3-4 capi in proprio, una decina col nonno qualche anno addietro - volevo produrre e trasformare quotidianamente 150 l di latte. - per questo scopo tenere 8-10 capi in lattazione (non tutti producono 20-25 l al giorno per via di vitelli,o altri motivi) - più un 25% di capi per sostituzione vacche a fine carriera - più un 25% di capi in asciutta per via della gravidanza non si mungono 3 mesi su 12 --->3/12=1/4=25% - risultato servono tra manze e vacche e qualche vitello 15-16 capi - acquistando il fieno mancante e i mangimi-cereali (1 rotolo di fieno al giorno a 30euro, e 20euro di mangime 50kg) andrei a spendere 50 euro -dal latte lavorato tra caciotte,ricotta,formaggio fresco penso di ricavare 150 euro (1euro/litro) detraendo le spese di mangiare arrivo a 100 euro/g togliendo un 40% tra spese fisse (luce-acqua-gas-veterinario-imprevisti vari) mi dovrebbero restare 60euro al giorno cioè 1800 euro al mese cosciente che dovrò lavorare 12 ore al giorno e che serve l'ausilio di un'altra persona (mia moglie) che dia una grossa mano.... che ne dite?
il grosso punto interrovativo è la commercializzazione dei prodotti e la messa in regola del mini caseificio.
si accettano disperatamente consigli-suggerimenti-annotazioni.
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09/07/2013, 9:16 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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50 kg di mangime per 15-16 vacche nn ti bastano. per la commercializzazione del formaggio devi avere un minicaseificio a norma...informati alla usl....la tua idea secondo me non è malvagia..considera anche che allevare...fare formaggio..e venderlo..se sei solo nn è facile..a meno che tu nn abbia aiuto in famiglia( gratuito)
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09/07/2013, 10:02 |
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simonewww
Iscritto il: 30/04/2013, 12:57 Messaggi: 244 Località: piana del Poro-VV
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solo non sono: ci sarebbe mia moglie che si adatta a fare un po tutto e al massimo potrei contare su mio fratello per qualche giornata nei periodi di massimo impegno tipo la fienagione e con qualche forma di buon formaggio con lui mela caverei senza metter mano al portafoglio. mi farebbe davvero comodo il premio di primo insediamento, ma i bandi tardano ad essere emanati. quel che chiedevo io è più che altro la fattibilità del progetto, se do numeri ideali che rimangono solo sulla carta tipo la storiella della ragazzina che porta al mercato la ricotta e fa già il progetto di come arriverà a comprarsi una mucca o se per grandi linee ci sono, pur lasciando spazio ai mille imprevisti che ci saranno....
la commercializzazione mi preoccupa:trovare sbocco fisso per i prodotti che non saranno le 2 caciotte che faccio in inverno e vendo a parenti e amici o altrimenti stagiono e vanno ancor più a ruba in estate. poi è una attività a tutti gli effetti e devi smerciare con regolarità altrimenti la cella o locale di stagionatura ti si riempe e le tasche ti si vuotano perchè le spese procedono costanti.
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09/07/2013, 10:55 |
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