Buon giorno colleghi, vi chiedo una serie di informazioni per valutare la fattibilità di un nuovo progetto che sto elaborando. Prima di esporlo accenno alle premesse che mi hanno portato a svilipparlo: nei primi giorni di questa settimana, io e un'altra decina di operatori del settore agroalimentare della mia zona ( allevatori, apicoltori, macellai, ecc...) abbiamo fondato una associazione per la valorizzazione dei prodotti, in particolare nei confronti degli operatori turistici ( alberghi, ristoranti) della nostra zona ( circa 60 attività ricettivo-ristorative). Il progetto è stato avviato dopo aver riscontrato un discreto interesse in un prodotto locale da parte dei suddetti operatori. Nello specifico è stata evidenziata la volontà di iniziare ad approvvigionarsi di carne bovina in loco, dato che nella squadra è presente un macellatore che si è messo in gioco per questo progetto. Per quanto riguarda lo specifico del progetto si organizza così: - aquisto di vitelle femmine ottenute da madri pezzate rosse con toro BBB, in zona ci sono diversi allevamenti da latte che hanno a disposizione questi animali - svezzamento con latte ricostituito - acrescimento ricorrendo anche ad un periodo di pascolo estivo - ingrassamento e finissaggio in stalla con alimentazione a secco con foraggi locali e concentrati acquistati totalmente all'esterno. Premetto che io allevo già pezzate rosse, una decina in lattazione e sette nutrici, tutte sempre fecondate con bbb. Purtroppo non riesco nell'immediato ad aumentare il numero delle fattrici, mentre ho posto per svolgare le sopra indicate vasi per una decina di soggetti all'anno. Fatto tutto questo discorso ( spero di esser stato chiaro ) avrei piacere di iniziare a discutere su ciascuna fase di questo processo indicando eventuali vantaggi e problematiche.
Per iniziare posso dirvi che nella zona la nostra federazione ritira i vitelli BBB x Pezzata rossa ad un prezzo di 7,5 € al kg iva compresa per i maschi di un peso compreso tra i 65 e i 75 kg. Le femmine vengono pagate circa 0,5 € al kg in meno. Di qui se si acquistano femmine di 70 kg peso medio ( 20 - 30 giorni di vita ) si ha già una spesa di poco meno di 500 € capo iniziale. Questa è la base, di qui parte la fase di svezzamento di cui io purtroppo non ho nessuna esperienza.
interessante forse i vitelli sono un tantino cari, nella mia zona non arrivano a 400 euro, questo tipo di incrocio lo prendi a 300 per le femmine e 350 i maschi... cmq per lo svezzamento, che è una cosa molto delicata ed impegnativa, l'ideale sarebbe avere un'allattatrice automatica in modo da ridure drasticamente la manodopera, avere risultati migliori e meno problemi sanitari, un autoalimentatore a tramoggia per il mangime e via....
Nella fase iniziale sarà un pò difficile pensare ad automatizzare la stalla. Sarei più interessato al piano alimentare nellevarie fasi, ciò mi permetterebbe di fare un bilancio preventivo. Il punto sta nel presentare un piano di costi anche al macellatore che dovrà poi curare la commercializzazione della carne.
prendi un vitellone , lo fai squartare lo metti in frigo a frollare , dopo uncongruo tempo , lo fai sezionare , fai porzioni da 800gr piu o meno , lo metti sottovuoto emetti in freezer.
a conti fatti una volta tirato fuori dalla cella frigo di frollatura (e fino a qui tra trasporto e cella meno quanto recuperi dalla pelle, piu o meno siamo sui 100 euro a capo) tra materiali di consumo, e lavoro siamo sull'euro euroeventi piu iva al kg , calcolando una carcassa con l'osso di 300/320kg ,
di li in poi ce ancora un calo riguardo el ossa e i tendini cartillagini , percui piu o mneo x 250kg di polpa si arriva a 1,5 , piu il costo del vitellone
Iniziando a parlare della fase di svezzamento la mia esperienza era stata fatta solo su qualche animale svezzato con latte vaccino intero appena munto e somministrato in due pasti da 5 litri ciascuno per circa quattro mesi per poi decrementerlo progressivamente sino allo zero in circa 40 giorni. A cio affiancavo acqua, fieno e un mangime ( non specifico però) sempre disponibile. Volevo capire come procedere con questa fase in modo da ottenere i miglior risultati, sempre con un occhio all'economia del processo. Da una diversa discussione ho appurato che il latte ricostituito ha un costo di circa 250 € a quintale e viene diluito in un rapporto 1 kg di polvere in 10 litri d'acqua calda. Da ciò deriva un costo di circa 0,25 € litro per il latte, se ne somministro 10 litri, siamo a 2,5 € al giorno. Supponendo 4 mesi di allattamento il costo latte è di 300 €. A questo devo aggiungere il costo mangime e qui non ho più elementi per procedere: Consigli, informazioni GRAZIE!!!!