ciao buon manto, reciproca la cosa, ti assicuro.
l'aspetto della questione che si sta analizzando nelle ultime battute potrebbe essere anche considerato uno dei più importanti, nel computo dei fattori che determinano il prezzo.
in effetti la fatica, i sacrifici e la passione applicati al fine del raggiungimento di un risultato, anche solo a livello famigliare, svincolato dalle logiche di mercato conferisce sicuramente un certo plusvalore.
proprio ieri vedendo in TV quel che abbiamo combinato alle vacche da latte (ed a tutto il mondo che ne fa parte) pur essendone già discretamente informati, ci ha un pò stravolto, dico la verità.
la ricerca di un rapporto più naturale (semplicemente più naturale!!) con l'alimentazione comporta rinunce, sacrifici, ricerca continua (se penso solo a tutti i km che mi sono ciucciato in montagna per andare in casupole isolate a vedere perchè i conigli del nonnetto tale non si beccano questa o quella malattia nemmeno se gli inietti direttamente il virus, o perchè quelle cacchio di galline, che non si sa che abbiano dentro, della signora tal'altra fanno quasi tante uova quanto le mie non vedendo mangimi neppure in cartolina....e non riuscendo ancora a farmi dare una gallinella ed un galletto
, non perchè l'anziana signora sia ostile, ma perchè se le magna
ma mo gli ho prenotato le uova ingallate eh eh eh
)
è una filosofia di vita (senza voler essere retorico) che vale, in effetti, anche una piccola percentuale del prezzo di vendita finale.
logico che ci si ponga dei dubbi, siamo gente onesta credo, però nel computo, in effetti, va messo tutto.
ciao michele(accio)