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Prezzo dei conigli allevati a terra biologicamente 
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Andrebbe comunque aggiunta la variabile ambientale al discorso del prezzo. Le valutazioni fatte sono tutte corrette (tanto mi costa + deve rimanermi in mano qualcosa = prezzo di vendita) però ovviamente il prezzo di vendita è molto influenzato dalla zona di produzione. Questo soprattutto ora che anche nei piccoli paesi sono sempre meno le famiglie che hanno una piccola stalla con una produzione di conigli per scopo familiare.

Allevare conigli in un paesino di 100 anime dove ci sono 10 famiglie e di queste 6 hanno il loro piccolo allevamento familiare renderebbe pressoché privo di valore (economico) la carne di coniglio. Estremizzando all'opposto se uno in centro a Milano avesse una garenna ed allevasse dei conigli bio il prodotto di questa attività avrebbe ovviamente un prezzo alle stelle.

In ultima analisi si deve tener conto non tanto o meglio, non solo, del costo della materia prima ma anche della facilità di approvvigionamento della medesima (Es. se sono in Pianura padana il foraggio lo trovo dietro l'angolo se sono al Brennero devo sbattermi di più per trovarlo).

In senso generale pertanto, pur valutando un po' basso il prezzo di 8 €/KG, magari prendendo in considerazione le variabili di cui sopra si scopre che non vi sono alternative.


10/06/2010, 10:27
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ciao ivano.
si, purtroppo ho una schiatta di conigli "di tutto un pò" veramente piccoli, presi dai nonnetti locali.
robustissimi, non si beccano praticamente niente, ma il peso è quello, più o meno, a quell'età.
sopra 1.3 kg, pulito, è raro che mi capiti.
complice anche un'alimentazione che non favorisce certo un accrescimento rapido, ovviamente.
infatti ho preso di recente una femminella di california ed un maschietto di papilione rosso su bianco per vedere di aumentare un pò la pezzatura senza perdere del tutto la rusticità, ma sono giovanissimi ancora.
riguardo i costi, non lo prender per oro colato al centesimo vecchio mio, mai fatti calcoli approfonditi e costanti, in più io e l'aritmetica facevamo a botte già quando ero un giovincello con i neuroni moooolto più efficienti di adesso :? ;)
però siamo li, con scarti veramente minimi da quel che ho calcolato, sono sicuro.
in effetti le considerazioni ultime di pedraz mi tornano.
qua c'è gente che ci viene da bologna, a comprare uova, polli e conigli.
e paga senza fiatare!
è più che chiaro, ed anche logico, che siano anche influenzati dal contesto in cui viene allevato l'animale.
ciao michele(accio)

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10/06/2010, 11:12
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ciao a tutti, in particolar modo a michele ( è l'unico che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare, per molti motivi, senza per questo voler disconoscere il mio rispetto per tutti gli altri partecipanti alla discussione.

sono il primo a dire che il ns. lavoro, e la ns. passione per il mondo agreste debba essere lautamente renumerata,perchà credo che piacerebbe a tutti ogni tanto staccare la spina per 3/4 giorni ma se hai animali,orto, frutteto,ecc.ecc, non è sempre possibile e pertanto se altri che hanno la volontà di mangiare prodotti di una certa qualità non vogliono fare i sacrifici che facciamo noi facciano il sacrificio di mettere mano al portafogli, la mia disamina del probblema era rivolta semplicemente al fatto se 8 euro kilo fossero un prezzo equo per dei conigli ruspanti.

dalle notizie raccolte sembrerebbe che lo sia, ma se riusciamo a farci pagare di più ben venga, non mi sentirete mai gridare allo scandalo anzi ne sono felice, una precisazione la devo fare, quando acquisto un prodotto di filiera casalinga non chiedo mai il prezzo e quando vado a ritirare il prodotto pago senza bater ciglio, che si tratti di conigli, formaggi, insaccati, o carne di bovino,

ciao a tutti.

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10/06/2010, 14:21
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ciao buon manto, reciproca la cosa, ti assicuro.
l'aspetto della questione che si sta analizzando nelle ultime battute potrebbe essere anche considerato uno dei più importanti, nel computo dei fattori che determinano il prezzo.
in effetti la fatica, i sacrifici e la passione applicati al fine del raggiungimento di un risultato, anche solo a livello famigliare, svincolato dalle logiche di mercato conferisce sicuramente un certo plusvalore.
proprio ieri vedendo in TV quel che abbiamo combinato alle vacche da latte (ed a tutto il mondo che ne fa parte) pur essendone già discretamente informati, ci ha un pò stravolto, dico la verità.
la ricerca di un rapporto più naturale (semplicemente più naturale!!) con l'alimentazione comporta rinunce, sacrifici, ricerca continua (se penso solo a tutti i km che mi sono ciucciato in montagna per andare in casupole isolate a vedere perchè i conigli del nonnetto tale non si beccano questa o quella malattia nemmeno se gli inietti direttamente il virus, o perchè quelle cacchio di galline, che non si sa che abbiano dentro, della signora tal'altra fanno quasi tante uova quanto le mie non vedendo mangimi neppure in cartolina....e non riuscendo ancora a farmi dare una gallinella ed un galletto :? , non perchè l'anziana signora sia ostile, ma perchè se le magna :!: ma mo gli ho prenotato le uova ingallate eh eh eh :!: :!: )
è una filosofia di vita (senza voler essere retorico) che vale, in effetti, anche una piccola percentuale del prezzo di vendita finale.
logico che ci si ponga dei dubbi, siamo gente onesta credo, però nel computo, in effetti, va messo tutto.
ciao michele(accio)

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10/06/2010, 15:45
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Perfettamente concorde su quanto scritto sia da Mantovano (Ivano?) e Michele.

La mia valutazione era volta ad evidenziare che, per quanto non lusinghiero, anche un prezzo evidentemente basso può avere una sua logica. Logica non dettata purtroppo dalla corretta valutazione del prodotto ma da una triste costrizione del mercato.

Personalmente nell'ultimo mese e mezzo ho acquistato dei conigli destinati alla riproduzione. Li ho pagati dai 15 ai 50 euro l'uno! Ne ho presi 2 a Brescia (maschio rosso di nuova zelanda € 40, femmina california € 30), 2 in Val di Non (femmine Cincillà Grande € 50 cadauna ... entrambe morte... boh!), 2 in Val di Fiemme (un maschio ed una femmina ibridissimi a 15€ cadauno).

Gli ultimi due sono allevati in gabbie da ingrasso (misure minime per legge) a suon di fieno, pellet, avanzi di cucina (di un ristorante), stanno in una stalla in un angolo ed in max 4/5 mesi sono pronti per il forno. Il prezzo applicato non è di favore è il prezzo che il contadino applica a qualunque avventore vada da lui ad acquistare dei conigli.

Questa esperienza solo per ribadire il concetto che, purtroppo, tutti i prezzi sono giusti e possono essere sbagliati contemporaneamente.

Sull'agricoltura ci sarebbero tante altre valutazioni da fare. Una fra tutte... chiedersi per quanti anni certi allevatori ci hanno propinato carne di bestie tirate su a fiale anziché a fieno? Una delle complicanze creata da questo "furbo" comportamento, magari di pochi, porta anche ad un maltrattamento dei prezzi di tutti.

Non ci resta che proseguire nel tentare di allevare sano per mangiare un buon boccone di carne noi stessi poi, condivido, se c'è qualcuno che paga quel che vale il prodotto bene altrimenti lo disosso e lo do al mio cagnone!

Giusto per essere chiari ... le mie riflessioni vengono da uno che non lavora in agricoltura ma che ci si dedica per passione senza ricercare in questo una fonte di reddito.


10/06/2010, 18:00
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si, mantovano46 = ivano

ciao a tutti

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10/06/2010, 22:36
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non era meglio prendere la femmina nuova zelanda e maschi california

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10/06/2010, 22:40
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Sì, col senno di poi sarebbe stato meglio.

Non essendo il mio un allevamento da reddito sono stato portato più dalla "simpatia" nei confronti delle bestie che ho visto in giro più che dalla valutazione della razza. Errare è umano e se non sono pirla non persevererò!


11/06/2010, 9:10
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Io vivo a Roma e allevo i conigli per me e famiglia ma se qualcuno me li chiede da vendere non faccio meno di 20 euro cadauno pulito e volendo tagliato.
Sono anch'io convinto che se un prodotto vale deve essere pagato, se poi il prezzo è alto, nessuno è costretto a comprarli. male che va ho tanti conigli da fare in tutte le salse e da poter mangiare per qualsiasi occasione.


29/10/2013, 20:16
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vi parlo della mia esperienza.
Io e mia sorella siamo in zona modena, alleviamo all aperto in garenna sotto il bosco con metodo biodinamico, produciamo in azienda quasi tutto il fabbisogno dei nostri conigli e polli. Dobbiamo pero dividere i prezzi: parliamo di ibridi da carne o di conigli di razza? Se parliamo di coniogli di razza è chiaro che non si possono vendere a meno di 30 euro l uno..... mentre se parliamo di conigli ibridi da carne li venderemo a peso e non a pezzo. da noi al supermercato costano 7,90 al chilo..... 8 euro mi sembra davvero poco..... io col metodo che ho adottato ci metto 5/6 mesi per avere un coniglio pronto..... considerando che non diamo solo fieno ma anche orzo autoprodotto e verdura, quindi non possiamo vendere a 8 euro... e non vogliamo!!!!! perche mai dovrei vendere allo stesso prezzo della coop? noi vendiamo a 12 europulito intero e 13 sezionato; prezzo ridotto per i GAS 10 euro al chilo per il coniglio intero, 11 per il sezionato


01/11/2013, 23:03
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