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Nel mio allevamento, si seleziona per...
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Messaggio |
gargamella
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 25/07/2011, 12:02 Messaggi: 4691 Località: Reggio Emilia
Formazione: xxxl
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Da spirito di osservazione e non da studi approfonditi condivido quanto detto da Slowbill Ho notato che la cura del nido corrisponde anche ad una buona crescita dei piccoli e che i medesimi crescono in salute rapidamente indipendentemente dal numero (se ragionevole)
_________________ Mettete l'indicazione geografica al profilo sarà utile nelle risposte grazie
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28/11/2012, 8:57 |
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gabry1982
Iscritto il: 14/09/2012, 14:44 Messaggi: 518 Località: tarquinia (vt)
Formazione: diploma nautico
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kinglion ha scritto: penso che bisogna trovare il giusto conpromesso tra numero della nidiata,fatica della madre e acrescimento (dovuto al numero dei nati).. ho una coniglia che il 25 settembre ha partorito 9 cuccioli poi a causa della straordinaria ondata di caldo gli ne rimasero solo 3 ad oggi sono molto più paffuti dei compagni coetanei ma è chiaro che se tutte le nidiate fossero di 3/4 cuccioli tanti allevamenti sarebbero già falliti.. saluti.. concordo.... ma anche per noi piccoli allevatori amatoriali con 3/4 conigli non ti ci ripagheresti nemmeno le spese.
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Alleva: Blu di Vienna Bianca.N.Zelanda Rossa N.Zelanda Nani giarra bianca Tacchini: Ermellinati di rovigo
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28/11/2012, 10:00 |
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gabry1982
Iscritto il: 14/09/2012, 14:44 Messaggi: 518 Località: tarquinia (vt)
Formazione: diploma nautico
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fiamma ha scritto: Le coniglie sono come tutti i mammiferi, donna compresa, più si succhia e più ne viene fiamma senti , non mi sembra proprio che funzioni così....
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Alleva: Blu di Vienna Bianca.N.Zelanda Rossa N.Zelanda Nani giarra bianca Tacchini: Ermellinati di rovigo
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28/11/2012, 10:05 |
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daniz
Iscritto il: 05/01/2012, 14:20 Messaggi: 1519 Località: Sardegna centro-occidentale
Formazione: facoltà di economia-gest.az./Cagliari
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gargamella ha scritto: Da spirito di osservazione e non da studi approfonditi condivido quanto detto da Slowbill Ho notato che la cura del nido corrisponde anche ad una buona crescita dei piccoli e che i medesimi crescono in salute rapidamente indipendentemente dal numero (se ragionevole) il metodo scientifico ha come base l'osservazione di un fenomeno... sono perfettamente d'accordo con ciò che dice slowbill (per gli amici billy)
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28/11/2012, 12:03 |
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fiamma
Iscritto il: 08/04/2011, 20:59 Messaggi: 718 Località: panzano in chianti
Formazione: laurea in geologia applicata
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fiamma senti , non mi sembra proprio che funzioni così.... per le donne ti assicuro da 2 esperienze personali che funziona proprio così Per le coniglie ho visto che con 2, 6 o 10 redi, li portano avanti tutti. Certo sarò stata fortunata, hanno sempre fatto il nido benissimo e non ho mai avuto un decesso durante il periodo di allattamento. Creo anche che il levarsi il pelo dal ventre abbia un duplice effetto: preparare il nido e liberare dal pelo i capezzoli. Se producessero la stessa quantità di latte standard ad ogni parto ci sarebbero dei coniglietti morti per indigestione o qualcuno scheletrico per la fame. Credo che entro i limiti fisiologici naturali la quantità di latte aumenti in ragione del numero dei coniglietti.
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28/11/2012, 12:36 |
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daniz
Iscritto il: 05/01/2012, 14:20 Messaggi: 1519 Località: Sardegna centro-occidentale
Formazione: facoltà di economia-gest.az./Cagliari
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fiamma ha scritto: fiamma senti , non mi sembra proprio che funzioni così.... per le donne ti assicuro da 2 esperienze personali che funziona proprio così Per le coniglie ho visto che con 2, 6 o 10 redi, li portano avanti tutti. Certo sarò stata fortunata, hanno sempre fatto il nido benissimo e non ho mai avuto un decesso durante il periodo di allattamento. Creo anche che il levarsi il pelo dal ventre abbia un duplice effetto: preparare il nido e liberare dal pelo i capezzoli. Se producessero la stessa quantità di latte standard ad ogni parto ci sarebbero dei coniglietti morti per indigestione o qualcuno scheletrico per la fame. Credo che entro i limiti fisiologici naturali la quantità di latte aumenti in ragione del numero dei coniglietti. questo è esatto in parte...diciamo che a grandi linee però è così...il discorso richiede tempo per essere sviluppato....diciamo che in linea di massima la produzione di latte viene stimolata anche (NON SOLO) dalla poppata...non è necessariamente vero che la produzione di latte dipende direttamente dal numero di piccoli: con nidiate di 4-5 piccoli(senza fratellini morti) i cuccioli diventano molto più grossi...se il latte prodotto giornalmente fosse direttamente proporzionale al numero di nati,avremmo sempre taglie omogenee nelle nidiate,no? a parer mio la fattrice produce in media latte sufficiente per 8 piccoli...se poi ne nascono in più,questa viene stimolata a prolungare la lattazione,magari facendoli poppare 30 secondi in più...oppure andare anche due volte al giorno anzichè una...tutto questo aumenta la produzione in piccola misura del latte,anche se ovviamente 12-13 piccoli anzichè 8 svezzeranno molto più magri dei secondi...quinndi si torna sempre lì...la produzione di latte secondo me non è poi così elastica nei conigli,in proporzione al numero di nati....certo è tutto da dimostrare
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28/11/2012, 14:12 |
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cinic
Iscritto il: 21/03/2012, 23:17 Messaggi: 7099 Località: torino
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discussione molto interessante.... mi intrufolo per chiedere qualche consiglio,sempre che il coniglio non mi metta alla porta in malomodo volendo iniziare ad allevare conigli per autoconsumo (pochi capi) che razza mi devo procurare? rustici,se fosse possibile.....in passato da queste parti parecchi miei conoscenti hanno perso quasi tutti i conigli in seguito a qualche patologia
_________________ Cinismo è il riuscito tentativo di vedere il mondo come è realmente. Jean Genet
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28/11/2012, 14:19 |
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ROBERTO1978
Sez. Conigli
Iscritto il: 29/06/2012, 13:53 Messaggi: 2175 Località: tarquinia (vt)
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La discesa del latte non è proporzionale ne al numero dei nati ne tanto meno alla poppata...mi spiego,la poppata serve solamente per stimoare quella che viene comunemente chiamata "montata lattea",una volta sceso il latte questo continua la produzione se viene comtinuamente stimolato dalle poppate successive,smettendo di poppare pian piano si arriva all fase di "asciutta" cioè all'assenza totale di latte nella mammela. tutto questo in parole povere significa che poppare serve a far scndere il latte,non ad aumentarne la quantità...altrimenti come dice benissimo daniz i piccoli sarebbere sempre standard,invece meno piccoli più crescita e viceversa. Il numero poi dei redi è proprio per questo sempre soggettivo,ci sono conigli ch allattano 10/11 redi con risulati eccezionali,altri che con 7/8 faticano a tirarli avanti. Qui entra in ballo la selezione... Siamo abituati a parlare di selezione quando affrontiamo il problema purezza o quello della carne(accrescimento e peso) ma non v dimenticato che molti allevatori selezionano esclusivamente fattrici per la produzione. In questo caso si agisce sul numero dei capezzoli e sulla quantità di latte... 30 anni fa ,trovare fattrici che avevano più di 6/8 capezzoli eproducessero latte in quantità tale da soddisfare lo stesso numero di redi era quasi impossibile,oggi fattrici selezionate a 10/12 capezzoli hanno una produzione media tale da allattare 11/12 redi... Pensate sempicemente ai Gigantio,un tempo poco prolfici e assolutamente insufficenti ad allattare,tanto che venivano delegate come balie fattrici di BNZ.. oggi i giganti partoriscono numeri superiori di redi e li allattano tranquillamente...
_________________ La terra è sempre la peggiore impresa perchè da vivo è bassa e da morto pesa.(Titta Marini) Ma io che la lavoro me sò accorto che pesa più da vivo che da morto.(l'agricoltore Cinelli)
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28/11/2012, 15:01 |
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gabry1982
Iscritto il: 14/09/2012, 14:44 Messaggi: 518 Località: tarquinia (vt)
Formazione: diploma nautico
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ROBERTO1978 ha scritto: La discesa del latte non è proporzionale ne al numero dei nati ne tanto meno alla poppata...mi spiego,la poppata serve solamente per stimoare quella che viene comunemente chiamata "montata lattea",una volta sceso il latte questo continua la produzione se viene comtinuamente stimolato dalle poppate successive,smettendo di poppare pian piano si arriva all fase di "asciutta" cioè all'assenza totale di latte nella mammela. tutto questo in parole povere significa che poppare serve a far scndere il latte,non ad aumentarne la quantità...altrimenti come dice benissimo daniz i piccoli sarebbere sempre standard,invece meno piccoli più crescita e viceversa. Il numero poi dei redi è proprio per questo sempre soggettivo,ci sono conigli ch allattano 10/11 redi con risulati eccezionali,altri che con 7/8 faticano a tirarli avanti. Qui entra in ballo la selezione... Siamo abituati a parlare di selezione quando affrontiamo il problema purezza o quello della carne(accrescimento e peso) ma non v dimenticato che molti allevatori selezionano esclusivamente fattrici per la produzione. In questo caso si agisce sul numero dei capezzoli e sulla quantità di latte... 30 anni fa ,trovare fattrici che avevano più di 6/8 capezzoli eproducessero latte in quantità tale da soddisfare lo stesso numero di redi era quasi impossibile,oggi fattrici selezionate a 10/12 capezzoli hanno una produzione media tale da allattare 11/12 redi... Pensate sempicemente ai Gigantio,un tempo poco prolfici e assolutamente insufficenti ad allattare,tanto che venivano delegate come balie fattrici di BNZ.. oggi i giganti partoriscono numeri superiori di redi e li allattano tranquillamente... OTTIMA SPIEGAZIONE , ora dovrebbe essere chiaro per tutti. Per FIAMMA , non è che più i piccoli tirano il latte dalla madre e più latte scende, questo vale anche per le persone. La montata lattea che ha ogni singolo individuo sia uomo che animale è quella e non crescerà con il tirare il latte a ogni poppata.
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Alleva: Blu di Vienna Bianca.N.Zelanda Rossa N.Zelanda Nani giarra bianca Tacchini: Ermellinati di rovigo
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28/11/2012, 15:47 |
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slowbill
Iscritto il: 21/04/2012, 11:15 Messaggi: 713 Località: la Granda
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cinic ha scritto: discussione molto interessante.... mi intrufolo per chiedere qualche consiglio,sempre che il coniglio non mi metta alla porta in malomodo volendo iniziare ad allevare conigli per autoconsumo (pochi capi) che razza mi devo procurare? rustici,se fosse possibile.....in passato da queste parti parecchi miei conoscenti hanno perso quasi tutti i conigli in seguito a qualche patologia guai, se il becco sardo, o qualsiasi altro, si permette di maltrattare una donna all'interno di una mia discussione allevare conigli è ben diverso, aggiungerei più complicato, dall'allevare pollame occorre appoggiarsi ad un allevatore competente, e cercare di carpire i trucchi per una buona riuscita, e non si finirà mai di apprenderne un ragazzo che mi ha portato a controllare, qualche giorno fa, un animale acquistato (a caro prezzo) ad una fiera, che comincia già a collezionare problemi, e mi chiama spesso, giustamente preoccupato; forse, credeva di saper distinguere un affare da un fiasco colossale, dopo pochi mesi è una gara sulla distanza, occorre tenere occhi e orecchie ben aperti, camminare a passo costante e , soprattutto, mai perdersi d'animo!
_________________ Una tartaruga depone migliaia di uova senza fare il minimo rumore, quando una gallina ne depone uno solo, lo sa tutto il vicinato
prima di avventurarti in bislacche pratiche per capire se una coniglia è gravida o meno, HAI EFFETTUATO LA PALPAZIONE?
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28/11/2012, 20:41 |
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