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ecco come ho impostato la garenna
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asavonitti
Iscritto il: 06/05/2009, 13:08 Messaggi: 808 Località: Lecce
Formazione: Laurea
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Quello della consanguinità nei piccoli allevamenti domestici è un'argomento interessante. Da quello che so io (ma non sono un tecnico qualificato!) l' InBreeding si usa sostanzialmente per selezionare e fissare i caratteri. Spingerlo troppo, accoppiando fratelli e sorelle e successivamente anche i figli di questi, può esporre al rischio di avere animali deboli. Ricordo la mia prima coppia: La femmina partoriva sempre e solo 1 piccolo che spesso moriva, successivamente ho scoperto che erano fratelli da molte generazioni. Ho cambiato maschio ed è "esplosa"! 8-9 cuccioli e pochissimi decessi! Ripeto che la mia è solo esperienza personale e sarebbe bello ascoltare qualche intervento del nostro super-moderatore per chiarirci le idee! Saluti e buona giornata. Andrea
_________________ La terra su cui viviamo non l’abbiamo in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli! (Julia Hill Butterfly)
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20/04/2010, 7:59 |
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quassuincitta
Iscritto il: 17/02/2010, 14:05 Messaggi: 253 Località: Gurrone, Lago Maggiore
Formazione: tecnico alberghiero
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Riguardo la consanguineità mi rifaccio a ciò che si usa in cinofilia, penso che il principio si possa adattare anche ai conigli. l'InBreeding è il metodo più veloce per fissare i caratteri, il problema è che si fissano sia quelli desiderati che quelli non. In teoria se il ceppo di partenza è sano non dovrebbero esserci problemi (per la verità vi è la possibilità di portare alla luce e fissare caratteri latenti/recessivi indesiderati). Il LineBreeding dovrebbe mantenere le caratteristiche genetiche costanti permettendo una certa variabilità all'interno della linea di sangue. L'OutCrossing porta una grande variabilità genetica esaltando il vigore ibrido (anche se ibrido non è) in prima generazione, ma non permette il fissarsi dei caratteri desiderati nella prole. Gli effetti della consanguineità stretta (InBreeding) a lungo andare possono portare degenerazione nella linea di sangue in particolar modo riscontrata con una riduzione di taglia e di fertilità. Quel che mi chiedo è: quando? In quante generazioni si migliora o si degenera? Vero, l'argomento è interessante, aspettiamo pareri tecnici ...
_________________ Saluti, Dario.
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23/04/2010, 22:03 |
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taburno
Iscritto il: 21/03/2010, 13:43 Messaggi: 255
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ciao ai fatto un bel servizio spero che ti vada tutto bene .auguri
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25/04/2010, 15:18 |
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asavonitti
Iscritto il: 06/05/2009, 13:08 Messaggi: 808 Località: Lecce
Formazione: Laurea
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quassuincitta una cosa che volevo chiederti è: Hai pensato a come catturarli in tutto quello spazio? Sei un fanatico del fitness? Saluti. Andrea
_________________ La terra su cui viviamo non l’abbiamo in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli! (Julia Hill Butterfly)
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27/04/2010, 14:33 |
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quassuincitta
Iscritto il: 17/02/2010, 14:05 Messaggi: 253 Località: Gurrone, Lago Maggiore
Formazione: tecnico alberghiero
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Mi sa che avrò qualche problemino... I riproduttori si fanno toccare abbastanza tranquillamente, speriamo che la prole segua le orme dei genitori! Retino? Sperimenterò qualcosa...
_________________ Saluti, Dario.
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27/04/2010, 19:54 |
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asavonitti
Iscritto il: 06/05/2009, 13:08 Messaggi: 808 Località: Lecce
Formazione: Laurea
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Con i riproduttori iniziali che venivano dalle gabbie, neanche io ho avuto problemi ma con le successive generazioni, a volte ho dovuto sudare! in genere gli faccio "l'agguato" quando porto da mangiare: metto il cibo vicino ai miei piedi e gli acchiappo quando hanno cominciato a mangiare, in genere funziona! Il mio recinto, comunque, è almeno 1/5 del tuo ed è quindi tutto molto più semplice. Secondo me o allestisci una zona cattura in un angolo della garenna senza rifugi e dove magari abitualmente dai loro da mangiare e che puoi chiudere a distanza oppure qualche gabbietta-trappola. Saluti. Andrea
_________________ La terra su cui viviamo non l’abbiamo in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli! (Julia Hill Butterfly)
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28/04/2010, 13:21 |
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Aspartaco
Iscritto il: 12/02/2010, 23:01 Messaggi: 372 Località: Puglia
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Ciao come stanno gli animali in garenna??Va bene l'allevamento in questo modo??Anch'io vorrei iniziare ad allevare una coniglia in questo modo,all'aperto almeno nei periodi primaverili estivi.Cosi sta all'aperto,gli metto cibo in abbondanza cosi anche se per qualche giorno io manco lei può mangiare oppure ogni giorno devo somministrarle il cibo??Io vorrei fare un piccolo scompartimento dove mettere una balletta di fieno dove lei va e mangia automaticamente da sola quando desidera,poi una parte dove dormire e nidificare all'interno al fresco gli metto dell'acqua in un contenitore dove possa bere.Stando all'aperto posson avere problemi con serpenti,topi campestri??Animali piccoli che riescano a passare la recinsione.Datemi qualche consiglio.Molte grazie.
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01/05/2010, 11:52 |
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quassuincitta
Iscritto il: 17/02/2010, 14:05 Messaggi: 253 Località: Gurrone, Lago Maggiore
Formazione: tecnico alberghiero
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Ciao aspartaco, gli animali stanno benissimo, credo che asavonitti, avendo anche più esperienza, possa confermare! Per il fieno potresti predisporre una specie di cestello leggermente rialzato da terra con una copertura superiore removibile, in modo da poterlo riempire ed evitare che si bagni in caso di pioggia. Per la presenza di topi e serpenti non saprei cosa consigliare... io al momento non ho avuto problemi di questo tipo. Anche perchè somministrando solo fieno, erba e verdure e quindi non essendoci nè granaglie nè mangimi in giro penso che i topi siano meno attirati, almeno spero. Per i nidi ho usato dei pozzetti di plastica 40x40 interrati.
_________________ Saluti, Dario.
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02/05/2010, 1:31 |
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Noemi87
Iscritto il: 07/03/2010, 20:28 Messaggi: 88 Località: Urbino, Marche
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Evitare gli accoppiamenti consanguinei è fondamentale per un gregge sano, di qualsiasi animale si tratti, poi non capisco l'accanimento! perchè fissare i caratteri scelti con un consanguineo?? un coniglio di razza non costano molto, compratene un paio che abbiano le cartteristiche che cerchi e che sei certo che trasmettano realmente le caratteristiche prescelte. Non farei mai una cosa simile ai miei animali, in natura difficilmete succede e sostengo che sia dannoso, su qualsiasi livello!! Accoppiamenti di questo genere devono essere usati in casi estremi, se si può evitare acquistando da un allevatore un'altro riproduttore maschio, non capisco la difficoltà Poi dipende dal livello dell'allevamento, se te li mangi, puoi fare come vuoi, ma se li vendi, devi garantire il minimo della qualità che non puoi avere se fai inbreeding e linebreeding. Venderesti stirpi deboli ai tuoi clienti e a poco a poco perderai fertilità nel gruppo....ma questo è solo un mio parere. Io ho solo una coppia di arieti giganti in riproduzione in questo momento, ma con i nuovi nati non metterei per nulla al mondo il padre o i fratelli. Ma io non li mangio, e forse il discorso è diverso...
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02/05/2010, 21:49 |
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quassuincitta
Iscritto il: 17/02/2010, 14:05 Messaggi: 253 Località: Gurrone, Lago Maggiore
Formazione: tecnico alberghiero
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Ciao Noemi, senza la consanguineità non esisterebbero le razze, di qualsiasi animale si tratti. Questo è un dato certo, non una supposizione. Tra l'altro in natura la consanguineità è diffusa abbondantemente, ma dato che i criteri di selezione naturale sono ben più rigidi di quelli impostati dall'uomo, non possono diffondersi caratteri degenerativi in quanto il soggetto che li manifesta e che può trasmetterli, semplicemente, soccombe. Fai una ricerca tra allevatori di conigli, e vedrai che chi seleziona principalmente animali da esposizione utilizza regolarmente linebreeding ed inbreeding, andando a tagliare la linea di sangue con un outcrossing solo quando necessario. In cinofilia è quasi impensabile poter avere un cane valido (si parla di un utilizzo sportivo o da show) senza ricorrere ad una selezione in consanguineità più o meno larga. Tra l'altro chi decide di utilizzare uno stallone non si fiderà mai di un cane ottenuto da un outcross per quanto bello o bravo che sia: proprio per l'instabilità genetica che trasmetterebbe alla prole. Guarda qualche peedigree di soggetti titolati e troverai conferma di quello che dico. Non prendermi per polemico, volevo solo fare un po' di chiarezza.
_________________ Saluti, Dario.
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02/05/2010, 22:10 |
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