contro le zanzare

Pietro abito a pochi km da te e 3 anni fa la mixo ha colpito tutte le zone collinari e di pianura di Parma Reggio e Modena specialmente allevamenti domestici o comunque piccoli
dove non si pratica le vaccinazioni, non è un problema di miglioramento genetico ma di contenimento dei danni. Un animale infetto si debilita,non si riproduce, richiede attenzioni e cure che sommati vanno oltre il valore stesso dell'animale mentre un vaccino costa pochi decimi id euro e brucia terreno al virus Purtroppo le norme sanitarie richiedono un percorso burocratizzato per poter ottenere i vaccini ed è questo meccanismo che rende rinunciatari gli allevatori

Grande, non lo avevo notato!
Infatti anni fa avevo visto in giro un sacco di cartelli con scritto: zona affetta da mixo...ecc..

Sulle norme sanitarie sono perfettamente d'accordo con te, però fatta la legge fatto l'inganno dicono!
uno potrebbe avere anche un mini allevamento di conigli da compagnia (quelli nani per intenderci...) e da quel che so non sono normati come quelli destinati al consumo umano.

Il vaccino viene prescritto solo se si ha il codice stalla ed il registro dei farmaci, per gli animali da affezione occorre è il veterinario che registra la prestazione e scarica il farmaco nel su registro, di inganni sui farmaci non ne conosco , ma non mi illudo che non ci siano.

PietroAlberici ha scritto:Una volta un veterinario di trentennale esperienza mi ha detto: per non far ammalare gli animali c'è da fare una sola cosa: VACCINARLI!

Fai bene a tenere gli animali nelle condizioni più "naturali" possibili e questo aiuta però non è che non si ammalano perché sono meno stressati. In inverno siamo più soggetti ad ammalarci perché le nostre difese immunitarie sono più sotto stress per il clima ecc..ma non è che non prendiamo la difterite, la rosolia o il tetano perché siamo in salute e stiamo in un ambiente rilassante, non li prendiamo perché ci hanno vaccinato. ....

Credo che per la scienza medica la correlazione tra i fattori alimentazione, attività fisica, ambiente, stress e la malattia sia un dato abbastanza pacifico.
D'inverno si ammalano statisticamente di più le persone più deboli, ma non vorrei andare fuori topic.
Per rimanere ai conigli se e in che % tali fattori siano di aiuto a non contrarre la mixo non posso ovviamente dirlo. So solo che non prendono molte delle malattie che prendevano quando li tenevamo rinchiusi in gabbia, a parità di vicini, ATC e zanzare che negli ultimi anni sono semmai aumentate.
Una cosa che mi sembra verosimile è che rifugiandosi in profondi cunicoli sottoterra, e muovendosi molto, correndo, saltando, sono meno soggetti alle punture di zanzara. Da me è pieno di zanzare pertanto l'ipotesi che ignorino i conigli o che sia 'pura fortuna' non mi convince.
Può darsi anche che ci siano poche o nessuna zanzara 'portatrici' nella mia zona.
Non mi è dato saperlo. So solo che non ho nessuna perdita e nessuna manifestazione di sintomi delle malattie più comuni al contrario di quanto accadeva prima, almeno sino ad adesso, poi magari il futuro mi porterà ad altre constatazioni, chissà.

Riguardo ai vaccini, non dovendo trarne un reddito, posso permettermi di 'rischiare' nella speranza che semmai dovesse toccarmi la mixo spero di potermi consolare selezionando qualche sopravvissuto.

In Australia del resto la selezione è avvenuta in tempi relativamente brevi ovvero in decine di anni, non secoli.

fuori topica ma: d' inverno si ammalano quelli che hanno meno vitamina D. E' il 90% dell' effetto. In Brasile, l' influenza non passa mai. Ci sono malattie tropicali in abbondanza ma le pandemiche non colpiscono. Per i conigli che non hanno gli stessi bisogni di sole la stagione meno salubre e' semmai l' estate quando fa troppo caldo per loro.