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ALLEVAMENTO CONIGLI 
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Iscritto il: 15/02/2011, 15:13
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Buongiorno a tutti,
mi chiedevo c'è ancora qualcuno che alleva con buoni risultati i conigli all'antica?niente vaccini niente mangimi medicati..un tempo i vecchi (Liguria) raccontano ne tenessero delle stallate senza troppi problemi alla buona, molto alla buona, senza cure particolari. Oggi i conigli mi sembrano difficili da gestire, possibile che i vecchi non si ricordino invece delle perdite che subivano?C'è chi dice l'ambiente, poca aria troppa aria, chi dice no pane si pane, no erba si erba, no mais si mais..poche musse una volta li tiravano su senza tante cerimonie..bho passa la voglia..

Grz per le vs risposte saluti.


24/06/2014, 12:02
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Iscritto il: 01/03/2014, 0:05
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Considera che il mondo fortunatamente è cambiato.

Ai tempi dei nostri nonni e bisnonni i conigli erano animali di serie z, utili solo perchè mangiavano gli scarti degli altri animali nelle stalle e l'erba dei cortili, vivevano in condizioni pessime, maschi e femmine insieme ed ovviamente, riproducendosi molto, quando le condizioni erano abbastanza buone c'erano conigli a vagonate, di sicuro non gli davano nulla da mangiare, pensa che mia nonna (90 anni) racconta che nemmeno alle galline davano da mangiare, solo in inverno davano un po di scarto della crusca (lei la chiama "bulla", io non so nemmeno cosa sia davvero, credo qualcosa simile al cruschello di oggi). Anche i cani mangiavano praticamente solo crusca e siero di latte, ma non penso scampassero tanto come oggi... D'altronde se ti fai un giro in un vecchio cimitero di paese vedi che anche le persone,vivendo "alla buona" e senza le medicine di adesso non scampavano molto...

se vuoi allevare i conigli in modo naturale lo puoi fare, grazie alle conoscenze attuali e molta dedizione puoi ottenere ottimi risultati, ma le medicine siccome le hanno inventate è giusto usarle quando davvero servono ed i vaccini, se ci sono le condizioni di rischio (una volta non esistevano mixo e mev) è buona regola farli.


24/06/2014, 13:02
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Iscritto il: 05/10/2012, 12:31
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Formazione: Perito meccanico
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Mia nonna allevava conigli al "naturale" e non sono passati 200 anni ma solo una decina e i risultati erano più che soddisfacenti.
Io non faccio assolutamente grandi numeri (credo di essere solamente sui 40 coniglietti l'anno solo per uso famigliare) però non ne ho mai vaccinato uno, fieno erba e qualche manciata di fioccato sono quello con cui crescono e non ho mai avuto alcun problema.
Ci sono molte persone che allevano in garenna e usano pochissimo se non 0 mangime, non so se vaccinano o meno.
Credo che l'argomento sia già stato trattato, se le condizioni ambientali lo permettono si può allevare a costo zero o quasi però è da valutare la qualità della carne, la qualità di vita del coniglio e i tempi per la macellazione in base alle proprie esigenze e ai propri gusti.


24/06/2014, 13:11
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Iscritto il: 15/02/2011, 15:13
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Grz per le vs risposte,
si probabilmente in primis c'è il problema di nuove patologie che una volta erano sconosciute. In particolare il Sig. Ernestito ha piacere di descrivere la tipologia di gabbie che utilizza?al chiuso all'aperto?Io personalmente in gabbia in una stalla e ho avuto per esempio l'anno scorso e quest'anno, in questo periodo, perdite tali di soli piccoli da indurmi a cessarne l'allevamento. Un conoscente alleva in garenna e ha perdite consistenti. Se però lei riesce mi incoraggia a non mollare. Ha qualche razza particolare o particolarmente rustica?

Grz


24/06/2014, 13:24
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Iscritto il: 09/06/2012, 13:55
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Ciao tempo fa ho avuto modo di discutere con un allevatore che alleva come una volta senza uso di antibiotici coccidiostatici e vaccini. lui consiglia di non vaccinare perché si immette nel coniglio sano il virus, poi che sia inattivo o indebolito sempre virus è. inoltre asserisce che così facendo si seleziona un coniglio più forte.
Prima di iniziare l'allevamento bisogna conoscere bene questi graziosi animaletti.
Questo aiuterà a gestirli nel miglior modo possibile.
I conigli essendo erbivori sono dotati di un apparato digerente complesso quindi anche un piccolo errore nell'alimentazione può provocare qualche problema e a volte peggio...
quindi bisogna puntare sempre al loro benessere, igiene scrupolosa e non all'acqua di rose, lotta assidua ai ratti, alimentazione equilibrata secondo la loro natura e i loro bisogni, ampi spazi se iallevati n recinto, gabbie molto capienti e niente sovraffollamento, poco disturbo e tanta tranquillità.
Un coniglio sano ben tenuto ed alimentato difficilmente si ammala.
Se si vuol iniziare l'allevamento bisogna assolutamente partire con riproduttori sani e forti sembrerà banale ma non è facile trovare allevamenti seri a due passi da casa o negli annunci web. meglio fare centinaia di km da un buon allevamento che da un allevatore improvvisato vicino casa che alleva nella sporcizia più totale e con animali in condizioni sanitarie discutibili sono cose che possono capitare aimè.
Detto questo si può tranquillamente allevare senza problemi i conigli che siano da compagnia, da carne, da ripopolamento (intendo il coniglio selvatico) essi daranno grandi soddisfazioni!
Saluti


24/06/2014, 14:17
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Attenzione i nostri nonni non avevano medicine ne patologie ma una cosa che a tantissimi allevatori amatoriali manca ......la conoscenza del coniglio
I nostri nonni riconoscevano un coniglio indisposto a colpo d'occhio e dopo 10 minuti era appeso testa giù, sapevano che dare erba può creare problemi, il mio ritornava dal lavoro con montagne d'erba sulla bicicletta raccolta lungo i fossi scelta e selezionata secondo periodo e grado di maturazione o stato dei conigli, l'alimentazione domenicale era un misto di pane oltremodo duro e secco tagliato a fette (era il mio compito) misto ad orzo ed avena La fattrice che sbagliava finiva in padella quella che meglio cresceva i piccoli garantiva ad uno dei suoi piccoli lunga vita ....... in quanti di noi hanno questo patrimonio per allevare un coniglio all'antica?
Molti di noi sommano al mangime già proteico di suo orzo e avena con aggiunta di una abbondante dose di erba medica vogliono il coniglio belle e pronto a 90 giorni con le stesse caratteristiche dei 180/210 giorni dei nostri nonni


24/06/2014, 14:29
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Ringrazio a tutti per le risposte,
le più però non mi dicono ciò che cercavo, qualcuno alleva ancora in maniera tradizionale come un tempo e con buoni risultati?Ho letto moltissimo sui conigli ho consigli di vecchi locali posso asserire di conoscere diciamo bene i conigli ma ho perdite consistenti delle nidiate soprattuto in dati periodi dell'anno, come questo solo piccoli e mai per problemi legati all'alimentazione no pance gonfie no dissenteria. Morti da un giorno (belli vispi) all'altro (belli secchi) Qualcuno alleva come me (praticamente solo erba, o fieno, rami, un poco di pane poco, un poco di orzo fiocco poco, e acqua) in stalla senza vaccini o mangimi di alcun tipo primo secondo mantenimento e ha buoni risultati?Io posso sostenere di allevare come un tempo li macello con calma nessuna fretta di pesi bellissimi topi come ai tempi di mia nonna condizioni igeniche giuste da conigli come ai tempi di mia nonna..forse il Sig. Erenestito sostiene di si devo solo scoprire se in qualche modo diverso dal mio o se con qualche razza particolare.

Grazie saluti.


24/06/2014, 15:10
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Bertulin ma se si ripetono ciclicamente gli stessi schemi non ti passa di pensare che qualche cosa come una volta non fai o sono presenti fattori che sfuggono alla tua conoscenza in modo tale da non riconoscerli come problemi
Porta un coniglio allo zooprofilattico ......come una volta....... e fatti fare una diagnosi saprai contro cosa combattere perchè è evidente che tra le tue conoscenze e quelle dei tuoi vecchi c'è una falla non facilmente evidenziabile da quanto dici


24/06/2014, 15:52
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Battista ti ha dato la soluzione, se hai perdite cicliche porta il coniglio morto allo zooprofilattico.

Io di mio ti posso dire che ho incroci nostrani, che arrivano a max 4kg peso vivo.
ho gabbie da 1.5x1 per le fattrici e un gabbione 2.5x1 per i nuovi nati, ora però in estate li tengo al "fresco", il posto è più piccolo e devo usare gabbie ridotte circa 1x0.6 per fattrici e 1.5x0.6 per i nuovi nati.
Pellet per fattrici 15 gg prima del parto e fino a 15gg dopo, sempre fieno, poi inserisco l'erba gradualmente, prima appassita, poi fresca e qualche manciata di fioccato. ci vogliono 4 mesi circa per arrivare alla macellazione (3kg peso vivo) però a me va bene così.
Ti dico la verità, le uniche perdite che ho avuto è stata colpa mia, mi erano scappati i capponi e da sotto la gabbia me li hanno divorati perchè erano fuori dal nido :evil: ma erano ancora piccolissimi, per il resto nessun problema.


24/06/2014, 17:15
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Messaggi: 545
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Concordo pienamente con Battista.
BERTULIN tu quale razza allevi?


24/06/2014, 17:30
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