che io ricordi, il pane si dava alle galline non ai conigli e ogni tanto succedeva che cominciavano a morire fino allo svuotamento dell'intera stalla....
e ogni volta si ripartiva da zero...

Cati

Grazie per le vs risposte,
A dire il vero non mi interessa granché sapere di cosa muoiono né chiedevo anche se ben accetto di cercare di capire se sbaglio qualcosa nell'alimentazione piuttosto che in altro perché so che in linea di massima come allevo è il metodo tradizionale medio, mi ripeto io chiedevo agli utenti del forum se c'è qualcuno che ancora alleva in maniera classica (no vaccini no mangimi solo fieno erba poche granaglie etc..) e se ha risultati buoni. Per quanto mi riguarda il Dover pensare di vaccinare i 40 conigli all'anno che faccio nascere per autoconsumo rappresenta il Dover rinunciare del tutto non mi interessa nutrirmi di carne vaccinata vado alla coop per quella pertanto non mi interessa neppure sapere perché muoiono. Allevo meticci taglia media. Interessante la testimonianza della Sig.ra Catia ed il vuoto sanitario che subivano e interessante anche quello del Sig. Ernestito che però già menziona mangimi quindi un po' differisce..

Grazie ancora e saluti.

Premesso che i vaccini non sono assolutamente pericolosi, nemmeno io vaccino i miei conigli, vaccino esclusivamente le fattrici per precauzione ed evito l'ingresso di zanzare ed altri insetti pericolosi con zanzariere, porte doppie e trappole. Se ti può interessare quasi nessuno dei conigli che trovi al supermercato o dal macellaio è mai stato vaccinato, di regola quasi tutti gli allevamenti (almeno quelli che conosco io) vaccinano esclusivamente i riproduttori.
Se il tuo problema è solo il vaccino, considerato che in linea di massima le malattie per cui si vaccina si propagano prevalentemente nella stagione calda per mezzo degli insetti (possono anche capitare in pieno inverno, ma negli allevamenti rurali è pressochè impossibile), potresti valutare di allevare conigli solo da ottobre a maggio, così eviteresti anche il problema delle perdite dei coniglietti in questa stagione. Molti piccoli allevatori per autoconsumo adottano questo semplice sistema.

Bertulin ha scritto cose molto interessanti, che necessitano però di alcune revisioni

facendo valere la mia inesperienza, mi permetto di fare alcuni appunti

il pane ai conigli è preferibile evitarlo, tanto è vero che veniva utilizzato negli ultimi giorni prima della vendita al mercato, al fine di aumentare il peso alla macellazione oppure come fonte di carboidrati pre parto-primi giorni di lattazione SOLO NEI MESI FREDDI

stessa cosa dicasi per cereali e semi in grana e\o fioccati, nell'allevamento "tradizionale" venivano utilizzate solo le crusche essiccate, talvolta tostate sulla stufa, il vero e proprio seme era utilizzato per la tavola e animali di maggior reddito

non tutte le tipologie di erba e frasche sono adatte, sono da escludere quelle in gemmazione, le tossiche e quelle che conferiscono un cattivo sapore (mi è capitato di conoscere persone che somministravano lauro e bambù, non rendendosi conto di quanto in realtà ostacolassero il loro lavoro)

nella mia zona, è solito dire:-con questi conigli, la stai tirando da Pasqua a Natale!-. Questa frase, oltre ad indicare disappunto verso una persona indecisa, coglie a pieno il tempo necessario per allevare i conigli con la metodologia dei nostri padri\nonni, con ciò non intendo sminuire chi la persegue, i conigli per la mia tavola sono allevati con un procedimento non troppo dissimile

anche il fieno meriterebbe una discussione a parte

sono dell'idea che le innovazioni debbano accompagnarsi al buon senso ed alla tradizione, distinguendo chi alleva per reddito da chi lo fa per autoconsumo

I vaccini sono a sospensione zero e quindi non dannosi per l alimentazione,al di la di questo vaccinare significa salvare il proprio allevamento,quello degli altri e fare passi enormi verso la definitiva scomparsa della malattia,pensate solo se non ci fosse stat la vaccinazione antivaiolo obbligatoria fino alla meta degli anni 70 a cosa saremmo andati incontro fino ad oggi.

il vaccino, come dice Roberto, non fa male, i conigli che trovi al supermercato hanno 60/70 giorni e sono stat i nutriti con solo mangimi e non sono vaccinati (si vaccinano solo i riproduttori)....

il fioccato e' un alimento bilanciato studiato appositamente per conigli e' da un ottimo risultato e qualche foglia di alloro non da' cattivo sapore alla carne....

Catia

Credo che quello che dicono Catia, Roberto e Battista sia sacrosanto. Se hai incroci rustici, le gabbie sono pulite e tutto ti sembra corretto (anche se fondamentalmente non lo è perchè hai delle perdite) significa che nelle tue condizioni non puoi pretendere di allevare in questo modo.
Che sia dovuto all'alimentazione, all'ambiente o altro non te lo saprà dire nessuno se non fai fare delle analisi, secondo me è inutile "uccidere" coniglietti e andare avanti in questa maniera.
Quindi la risposta alla tua domanda iniziale secondo me è : non si può allevare conigli in maniera tradizionale senza uso di vaccini e mangimi.
Tornando all'uso dei mangimi io il pellet per fattrici lo usa da un anno a questa parte principalmente per comodità, fino allo scorso anno tramite le cose che mi hanno insegnato i vecchi somministravo alcune erbe o radici che a detta loro stimolano la produzione di latte e l'ho fatto per anni senza alcuna perdita, si tratta comunque sicuramente di fortuna.
ciao

Io allevo conigli per uso familiare, quindi contrario a tutti i tipi di vaccini e mangimi . La femmina partorisce 4 volte all anno e per ogni parto nascono 7/8 coniglietti . La dieta per tutto l ' anno è , al mattino grano, mais e soia+ mezza mela e cicoria selvatica quando disponibile! alla sera un pezzo di pane e del fieno. Macello dopo 5 mesi conigli dal peso di 1,7 kg con pochissimo grasso. Conclusione per questo tipo di allevamento.......... 6 anni fa mi sono morti tutti per colpa delle zanzare e solo quest anno ho riscontrato in qualche coniglio la coccidiosi

E questo porta alla conclusione che i vaccini servono.