Buongiorno, io oggi mi sento come Don Chisciotte, lui contro i mulini, io contro il menefreghismo della gente comune che non si interessa del bene pubblico,
vengo al quesito che mi assilla da giorni e a cui non ho trovato ancora risposta qualificata,
nel mio bel paese stanno potando platani e tigli, da ignorante pensavo che quando uno pota, deve solo sfoltire, spuntare e togliere i rami secchi,
da noi sembra non sia così, hanno praticamente tolto tutti i rami gemmati lasciando i soli rami portanti, con dei tagli a motosega e con diametri importanti, senza disinfettare e senza proteggere con idonea copertura le ferite, lasciandole bellamente (si fa per dire)esposte, ho chiesto chiarimenti tecnici a quanto stavano facendo, la risposta è stata solo un esposizione di titoli e vanti di professionalità ma alla mia richiesta di come mai dopo aver rapato a zero dei platani centenari, hanno lasciato a dimora nelle vecchie ferite di questi poveretti, delle piante di palme e delle piante di lauro che col tempo avevano radicato, non hanno più risposto.
Detto questo la mia fiducia in un lavoro qualificato viene a mancare, temo per tutte le altre piante a cui metteranno mano questi potatori, per questo motivo sono a chiedervi una risposta professionale che possa rassicurami o incitarmi a continuare nel tentativo di salvare il salvabile, cerco di allegare qualche foto.
Vi ringrazio, Roberto.
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