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treeclimber
Iscritto il: 08/01/2013, 4:22 Messaggi: 103
Formazione: OPERAIACCIO
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Salve, quanti di voi si arrampicano per potare?
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16/02/2013, 21:45 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ho visto qualche dimostrazione di tree climber.
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17/02/2013, 11:21 |
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angicons
Iscritto il: 24/02/2011, 15:42 Messaggi: 13 Località: trento
Formazione: perito agrario
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Io applico regolarmente le tecniche di tree climbing ogni qualvolta sono costretto a sollevarmi da terra per raggiungere parti di chioma altrimenti difficilmente gestibili. Opero in ambito di potatura a partire dal mio castagneto che piano piano sto recuperando proprio grazie alla possibilità e alle conoscenze del lavoro su corda che inizialmente avevo accumulato praticando prima l'alpinismo e poi la speleologia , sebben a livelli non elevati ma sufficienti per apprenderne le principali regole quanto meno di sicurezza , pur tenendo conto, ora, della differenza tra le due cose , la prima ripetibile , quest'ultime lasciate invece alla fantasia e alla capacità fisica di ognuno. E oggi sono peraltro ben felice di poter salire e discendere in qualsiasi contesto di verde soprattutto agricolo ma anche urbano in piena autonomia e sicurezza cercando di trasmettere il criterio a tutti quelli che abbiano l'esigenza di dover salire in pianta senza correre il rischio di farsi male. E sono disposto a parlarne o dimostrare quello che si può fare per migliorarsi in tal senso con poca spesa e tante certezze. Per tutti.
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24/03/2013, 20:04 |
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gallinainnamorata
Iscritto il: 17/10/2008, 13:47 Messaggi: 726 Località: VT
Formazione: lauree
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Giusto voi! Quali sono le garanzie di sicurezza che deve osservare il potatore che lavora secondo tecniche di tree climbing ? Mi spiego: se dò in appalto un lavoro ( p.e. di muratura) per legge sono corresponsabile per eventuali incidenti sul lavoro , quindi se un operaio si fa male e le misure di sicurezza erano scarse, son cavoli amari pure per l'appaltatore e non solo dell'impresario .... A volte si tenta di inserire su contratto l'esonero da tale co-responsabilità ma la cosa non è valida legalmente. Indi chiedo: quali sono le misure di sicurezza che devo pretendere e constatare che siano osservate dal potatore che lavora secondo tecniche di tree climbing ?
_________________ Dota di un qualche minimo potere un ometto mediocre ignorante e stupido e avrai un grande imbecille arrogante e tronfio ! (Con fu ciò)
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24/03/2013, 21:05 |
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treeclimber
Iscritto il: 08/01/2013, 4:22 Messaggi: 103
Formazione: OPERAIACCIO
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Sono contento che questo topic inizia a prendere vita Io vengo da 10 anni di lavori in quota, in artificiale, e da pochi anni mi occupo di treeclimbing e arboricoltura moderna. Con il passare degli anni il livello di sicurezza è aumentato, anche se le leggi sono sempre poco chiare. Gallinella il discorso che apri è molto interessante, perchè è la base della mia strategia di mercato. Io personalmente punto sulla qualità e sicurezza con prezzi giusti per la mia professionalità ma troppo alti per il mercato. Allora cerco sempre di spiegare al mio cliente che la mia formazione e la mia professionalità costano perchè riducono il rischio di incidente al quale il cliente è il diretto responsabile! Ma la differenza tra una potatura e un cantiere è poco chiara nella legislazione, perchè nel cantiere ci sono figure specifiche che si occupano del piano di sicurezza, controllo dpi (dispositivi protezione individuale) e corretto utilizzo, quindi in teoria ci sono i controllori!! ma non è mai così. Nel caso della potatura, se dovessi trattarla come un cantiere avrei bisogno di una serie di figure professionali che certificano il corretto svolgimento del lavoro, ma i costi diventerebbero altissimi. Un albero non è un cantiere e le misure di sicurezza da prendere sono diverse dai ponteggi, tetti o sospensione... La tua domanda è legittima ma complicata, perchè è vero che il cliente è responsabile del lavoro, ma che ne sa una casalinga di come si lavora in sicurezza su corda? o che attrezzatura utilizzano? prima cosa si deve chiamare persone qualificate, verificare la formazione e le autorizzazioni degli operatori (che devono avere sempre appresso) , avere in mano un preventivo intestato e controfirmato che stabilisce lavoro , prezzo e dichiara che il personale è formato per tale lavoro, che i materiali da lavoro e dpi sono certificati, che la ditta ha un'assicurazione per danni a cose e persone. Ma questo vale per il treeclimbing ma anche per chi va su cestello o scala!
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27/03/2013, 2:44 |
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gallinainnamorata
Iscritto il: 17/10/2008, 13:47 Messaggi: 726 Località: VT
Formazione: lauree
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treeclimber ha scritto: .....personalmente punto sulla qualità e sicurezza con prezzi giusti per la mia professionalità ma troppo alti per il mercato.....Allora cerco sempre di spiegare al mio cliente che la mia formazione e la mia professionalità costano perchè riducono il rischio di incidente al quale il cliente è il diretto responsabile! Esattamente, ho infatti ricevuto un preventivo da un tuo collega per la potatura delle mie piante e per quanto mi paresse onesto, una volta che l'ho confrontato con altri presentatimi da aziende qualificate ma "tradizionali" , a parità di interventi per numero di alberi da potare, comprese le specifiche di potatura cui sono molto attenta, nonchè prodotti utilizzati per qualità, quantità e tipo ( fitoterapie, concimi ecc...) il suo è risultato avere una differenza in eccesso di ben 2.000 euro!! Capisci bene che per quanto si preferisca promuovere e sostenere una tecnica encomiabile la spesa detta le sue leggi soprattutto in tempi di crisi. Non credo che il costo sia poi attribuibile al minor rischio di incidenti perchè se l'operaio cade e si fa male i cavoli restano amari anche per il committente e non c'è scarico di responsabilità che tenga. treeclimber ha scritto: Ma la differenza tra una potatura e un cantiere è poco chiara nella legislazione, perchè nel cantiere ci sono figure specifiche che si occupano del piano di sicurezza, controllo dpi (dispositivi protezione individuale) e corretto utilizzo, quindi in teoria ci sono i controllori!! ma non è mai così. Nel caso della potatura, se dovessi trattarla come un cantiere avrei bisogno di una serie di figure professionali che certificano il corretto svolgimento del lavoro, ma i costi diventerebbero altissimi. Un albero non è un cantiere e le misure di sicurezza da prendere sono diverse dai ponteggi, tetti o sospensione... La tua domanda è legittima ma complicata, perchè è vero che il cliente è responsabile del lavoro, ma che ne sa una casalinga di come si lavora in sicurezza su corda? o che attrezzatura utilizzano? Giust'appunto la ... "casalinga" o qualsivoglia sia la sua qualifica, ha il dovere-diritto di conoscere le leggi in materia. Vale a dire che anche su web sono innumerevoli i capitolati in cui per esempio, sono riportate le norme di sicurezza da adottare nei lavori edili, e per quanto ostiche da comprendere certo è che se vedo un operaio che utilizza un frullino senza copri disco, senza indossare la maschera, i guanti di protezione e quant'altro, capisco che sta lavorando a rischio suo e... mio !!! treeclimber ha scritto: Prima cosa si deve chiamare persone qualificate, verificare la formazione e le autorizzazioni degli operatori (che devono avere sempre appresso) , avere in mano un preventivo intestato e controfirmato che stabilisce lavoro , prezzo e dichiara che il personale è formato per tale lavoro, che i materiali da lavoro e dpi sono certificati, che la ditta ha un'assicurazione per danni a cose e persone.Ma questo vale per il treeclimbing ma anche per chi va su cestello o scala! Sarebbe quindi interessante sapere quali sono le norme a cui voi e i vostri operai dovete attenervi perchè anche noi si possa capire, anche se a grandi linee, ciò che è a norma e ciò che non lo è. Grazie Ric, interessante come sempre.
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28/03/2013, 11:03 |
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treeclimber
Iscritto il: 08/01/2013, 4:22 Messaggi: 103
Formazione: OPERAIACCIO
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Per quanto riguarda i lavori in quota si fa riferimento al testo unico 81/2008, ma il lavoro di treeclimber è ben diverso dal cantiere edile, le condizioni ed i rischi sono diversi e la legge è cmq vaga su certi punti, quindi quello che si può fare è avvicisarsi il più possibile alle esigenze legislative pur sapendo che il rischio rimane alto! Faccio un esempio: Un pino alto 25 mt si trova in una villa in una posizione scomoda per cui nessun braccio con cestello può arrivarci. Arriva il climber e inizia a valutare i rischi e pericoli del sito. Stabilisce quali sono le branche su cui lanciare la sua corda in base ad una valutazione visiva (molto rigorosa ed efficace ma visiva) 1° problema: la legge dice che i punti di ancoraggio devono essere certificati, sicuri e idonei. Il pino non ha certificazione. Vabbe ma tanto tiene è un ramo di 40 cm di diametro! (tiene di sicuro tonnellate se è verde) Posiziono la mia corda di lavoro (dove salgo) e devo mettere un'altra corda su un'altro ramo certificato e idoneo che mi farà da anticaduta. 2° problema: l'anticaduta a norma è formato da una fettuccia che si scucie e si apre in caso di catuta diventa da 20 cm a 160 cm, ma se stiamo in chioma e cadiamo il volo è di almeno 200 cm se siamo bravi, ma quanti rami prendiamo prima di fermarci? il rischio è cmq molto alto! Vabbe ma continuiamo a salire e arriviamo al ramo dove è passata la corda da lavoro, ora devo continuare a salire per arrivare il più in alto possibile e posizionare il mio salvacambio (fascia con anelli che si mette intorno al ramo o tronco e ci si passa la corda dentro, serve per non rovinare la corteccia con lo sfregamento, e quindi per salvare il cambio!) ma come ci arrivo in cima?? A questo punto il mio anticaduta è inutile, perche nessuno mi può lanciare una corda dall'alto!! Quindi cerco di ridurre il rischio procedendo con una progressione in arrampicata utilizzando non 2 punti di ancoraggio! ma ben 3! in modo tale che quando stacco un ancoraggio per attaccarlo più in alto della mia testa ne ho cmq sempre due in tensione!!! Questo è solo l'inizio e mi fermo qui, ma è l'unico modo per mantenere il rischio ad un livello accettabile, ma cmq sempre fuori legge!!! Poi ci sono le attrezzature etc etc Scusa il pippone Gallinella ma era per farti capire la complessità del discorso Con tutto rispetto per la casalinga o qualsiasi altro mestiere che non ha a che fare con questo lavoro è difficile valutare i rischi e i pericoli, lo è anche per noi! e soprattutto solo occhi esperti sanno quando un operatore utilizza nel corretto modo l'attrezzatura... Come ti ho detto, scarico di responsabilità e verifica dell'assicurazione dell'azienda
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05/04/2013, 0:01 |
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cavo
Iscritto il: 30/06/2012, 17:56 Messaggi: 105 Località: Contea (FI)
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Beh, in ogni caso sei stato piuttosto chiaro, però nel profilo non indichi di dove sei; non sono un climber!
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05/04/2013, 9:01 |
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gallinainnamorata
Iscritto il: 17/10/2008, 13:47 Messaggi: 726 Località: VT
Formazione: lauree
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grazie, ora perlomeno ne so qualcosina in più.
_________________ Dota di un qualche minimo potere un ometto mediocre ignorante e stupido e avrai un grande imbecille arrogante e tronfio ! (Con fu ciò)
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06/04/2013, 17:41 |
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treeclimber
Iscritto il: 08/01/2013, 4:22 Messaggi: 103
Formazione: OPERAIACCIO
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Sono dei Castelli Romani Vi dico solo che nei paesi del nord europa per comprare ed utilizzare una motosega serve il patentino!!! La motosega non è uno scherzo, se ti prende ti apre, e ne ho visti di incidenti!! e purtroppo si vedono professionisti (in teoria) che la utilizzano nel modo più sbagliato e pericoloso!! Pensate al climber che la usa vicino alle corde su cui è appeso! per questo la formazione è fondamentale, l'attrezzatura anche ed i costi nel preventivo sono leggermente più alti della media. Il treeclimbing è la miglior tecnica di potatura per alberi ornamentali, si opera dall'interno della chioma, si ha una visuale dell'architettura dell'albero completa, non si danneggiano le branche e con il peso della gru con cestello il terreno intorno alla pianta non si compatta causando asfissia dell' apparato radicale.
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06/04/2013, 21:15 |
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