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Jo3
Iscritto il: 20/12/2017, 16:26 Messaggi: 105
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Ciao a tutti, Su un mio castagno di recente piantumazione, si sono formati questi "residui" da parte di insetti che stanno divorando il legno. Allegato:
IMG_20180505_164812.jpg [ 165.53 KiB | Osservato 2965 volte ]
Allegato:
IMG_20180501_182320.jpg [ 92.71 KiB | Osservato 2964 volte ]
quei "filamenti" che escono dal tronco non sono altro che segatura (probabile residuo di un tarlo che è entrato nel legno). Qualcuno saprebbe dirmi quale prodotto anti tarlo (o anti insetto) usare su legno vivo? La pianta è in sofferenza, e non è riuscita a sviuppare l'apparato fogliare.
Allegati:
IMG_20180505_164812.jpg [ 165.53 KiB | Osservato 2964 volte ]
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06/05/2018, 7:25 |
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gianniforeste
Iscritto il: 24/10/2009, 22:44 Messaggi: 345 Località: Tolmezzo
Formazione: agrotecnico
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Di solito, i parassiti e specialmente gli insetti xilogagi, attaccano le piante che già si trovano in sofferenza. Come hai detto tu il tuo castagno non ha ancora emesso le foglie, probabilmente durante i mesi passati ha subito qualche stress. Non so di cosa si tratta ma se il parassita ha già attaccato il legno, l' unica cosa da fare è eliminare l' albero e possibilmente bruciare il legno infetto. Altri rimedi sarebbero inutili e probabilmente costosi. Ciao Gianni.
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06/05/2018, 20:40 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2593 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Credo siano scolitidi. Quelli che si vedono in foto dovrebbero essere i cilindretti di rosura spinti fuori dall'attività dell'insetto che scava gallerie sottocorticali. Prova a scortecciare e vedere se trovi larve o adulti. Sarebbe interessante determinare la specie, in quanto su castagno negli ultimi anni ne è stato segnalato uno che si chiama Xyleborus dispar, però non so se provoca quelle emissioni; alcuni anni fa ne fu segnalato uno invece che produceva proprio quei cilindretti, Xylosandrus crassiusculus, ma in questo caso non so se va su castagno. Domani vado al Fitosanitario della mia Regione e chiedo (lì hanno studiato in particolare quello del castagno). In inglese vengono chiamati ambrosia beetle in quanto si portano appresso spore di un fungo del gen. Ambrosiella che si sviluppa all'interno delle gallerie e offre agli insetti nutrimento.
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06/05/2018, 23:58 |
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Jo3
Iscritto il: 20/12/2017, 16:26 Messaggi: 105
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Ciao a tutti. Grazie per le risposte. Scolidi : c'e possibilità di cura per la pianta oppure è necessario eliminare il castagno ammalato (marrone Belle Epine)? Allego qualche altra foto. Allegato:
IMG_20180501_182344.jpg [ 87.4 KiB | Osservato 2918 volte ]
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07/05/2018, 5:26 |
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Jo3
Iscritto il: 20/12/2017, 16:26 Messaggi: 105
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Domanda 2 : visto che la pianta è oramai infestata, quali prodotti mi consigliate per evitare che le altre piante nel castagneto a nuovo impianto subiscano aggressioni analoghe?
Le piante sono state poste in dimora in sesti 8x8m
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07/05/2018, 5:53 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2593 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Oggi sono stato al Fitopatologico della mia Regione ma non sul momento non ho potuto contattare l'entomologo che si occupa dei fitofagi del castagno, per cui invierò le tue foto per chiedere un suo parere. E' vero che, come ti è stato detto, gli scolitidi vanno preferibilmente su piante indebolite/stressate, ma quelli che ti ho nominato possono trasferirsi anche su alberi sani e quello segnalato su castagno se attacca giovani astoni può portarli alla morte (constatate ad es. morie in Piemonte in periodo di tarda estate con 50 fori/astone e dentro 200 adulti). Non c'è cura contro questi piccoli coleotteri xilovori. A livello generale e soprattutto in ambito forestale si cerca di contrastarli in via preventiva con cattura massale per mezzo di trappole attrattive innescate con feromoni di aggregazione. A livello di singole giovani piante viene consigliato di "verniciare" il tronco con una polvere protettiva bianca (zincogum + diluente) e di monitorare con trappole cromotropiche rosse innescate con alcool den. 90° soluz. 1/3+2/3 acqua (vd. foto).
Hai provato a scortecciare per vedere le gallerie e magari fotografare qualche esemplare? (sono assai piccoli però, ci vorrebbe una macro) Puoi dirmi p.f. da dove scrivi?
Allegati:
Xyleborus-piege-appareil.jpg [ 34.64 KiB | Osservato 2899 volte ]
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07/05/2018, 14:19 |
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Jo3
Iscritto il: 20/12/2017, 16:26 Messaggi: 105
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Alessandro1944 ha scritto: Oggi sono stato al Fitopatologico della mia Regione ma non sul momento non ho potuto contattare l'entomologo che si occupa dei fitofagi del castagno, per cui invierò le tue foto per chiedere un suo parere. E' vero che, come ti è stato detto, gli scolitidi vanno preferibilmente su piante indebolite/stressate, ma quelli che ti ho nominato possono trasferirsi anche su alberi sani e quello segnalato su castagno se attacca giovani astoni può portarli alla morte (constatate ad es. morie in Piemonte in periodo di tarda estate con 50 fori/astone e dentro 200 adulti). Non c'è cura contro questi piccoli coleotteri xilovori. A livello generale e soprattutto in ambito forestale si cerca di contrastarli in via preventiva con cattura massale per mezzo di trappole attrattive innescate con feromoni di aggregazione. A livello di singole giovani piante viene consigliato di "verniciare" il tronco con una polvere protettiva bianca (zincogum + diluente) e di monitorare con trappole cromotropiche rosse innescate con alcool den. 90° soluz. 1/3+2/3 acqua (vd. foto).
Hai provato a scortecciare per vedere le gallerie e magari fotografare qualche esemplare? (sono assai piccoli però, ci vorrebbe una macro) Puoi dirmi p.f. da dove scrivi? Io sono di Como. Non è possibile trattare preventivamente le altre piante con un anti insetticida sistemico a base di IMIDACLOPRID o prodotto analogo? Vorrei evitare di vedermi distrutto il lavoro di 10 anni di fila per una superficie complessiva di 3000 metri quadrati. Provero' a fare foto del sotto corteccia : poi procedero' con la rimozione della pianta infestata?
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07/05/2018, 14:35 |
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Jo3
Iscritto il: 20/12/2017, 16:26 Messaggi: 105
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Aggiorno con alcune documentazioni in merito a tale fitofago,e ai prodotti fitosanitari che contrastano tale insetto. Da : Università del Maryland https://extension.umd.edu/sites/extensi ... 20Gill.pdfAllegato:
insetticidi.jpg [ 146.12 KiB | Osservato 2896 volte ]
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07/05/2018, 14:45 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2593 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Intanto come avrai letto dal link gli insetticidi sistemici sono dati per non efficaci, inoltre proprio di questi giorni è la notizia che l'impiego imidacloprid assieme ad altri due nicotionoidi è stato ulteriormente ristretto (solo in serra) e non credo peraltro sia autorizzato su castagno. Quelli di contatto a base di piretrodi credo invece siano permessi su castagno anche se per altri scopi (cidia), però occorrerrebbe ragionare quantomeno su un programma di lotta comprensivo di monitoraggi in modo da coprire le piante quando sfarfallano gli adulti: infatti l'insetticida di contatto è utile se previene l'attacco alla pianta. Chiederò anche in tal senso. Rimango sempre in attesa di una risposta, anche negativa, in riferimento alla esplorazione sottocorticale per cercare gli adulti e le loro gallerie. Rimane infatti sempre da stabilire di quale specie si tratta: a tal proposito se ne acchiappassi qualcuno potrei interessarmi per vedere se qualche specialista lo potrebbe identificare.
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07/05/2018, 15:09 |
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Jo3
Iscritto il: 20/12/2017, 16:26 Messaggi: 105
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Alessandro1944 ha scritto: Intanto come avrai letto dal link gli insetticidi sistemici sono dati per non efficaci, inoltre proprio di questi giorni è la notizia che l'impiego imidacloprid assieme ad altri due nicotionoidi è stato ulteriormente ristretto (solo in serra) e non credo peraltro sia autorizzato su castagno. Quelli di contatto a base di piretrodi credo invece siano permessi su castagno anche se per altri scopi (cidia), però occorrerrebbe ragionare quantomeno su un programma di lotta comprensivo di monitoraggi in modo da coprire le piante quando sfarfallano gli adulti: infatti l'insetticida di contatto è utile se previene l'attacco alla pianta. Chiederò anche in tal senso. Rimango sempre in attesa di una risposta, anche negativa, in riferimento alla esplorazione sottocorticale per cercare gli adulti e le loro gallerie. Rimane infatti sempre da stabilire di quale specie si tratta: a tal proposito se ne acchiappassi qualcuno potrei interessarmi per vedere se qualche specialista lo potrebbe identificare. Ciao : grazie per la risposta e l'interessamento e perdona la poca organicità delle mie risposte : purtroppo sono un po preoccupato e negli anni passati ho dovuto lottare contro ogni genere di insetto/muffa/batterio per far sopravvivere le piante. FotografieProcedero' oggi stesso a fare qualche fotografia del sotto corteccia. Monitoraggio : da quanto mi hai riferito, mi sembra sia sufficiente predisporre delle trappole a base alcool etilico 1/3 e acqua 2/3. Insetticidi Pietroidi :Gli anni passati, utilizzavo un piretroide a base di Lambda Cialotrina, per prevenire Cidia e Balanino. Procedero' anche quest'anno, ma anticipatamente ai tempi. Precauzionalmente, ho contattato Fondazione Minoprio, ( http://www.fondazioneminoprio.it/index.php?lang=it" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank), che è a pochi km da me. Domanda : : sapresti dirmi se tali scolidi sono pericolosi anche per piante con piu di 10 anni di eta? allego foto di una parte della selva castanile. Allegato:
IMG_20180316_095558.jpg [ 123.77 KiB | Osservato 2890 volte ]
Allegato:
IMG_20170521_093103.jpg [ 182.67 KiB | Osservato 2890 volte ]
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07/05/2018, 15:55 |
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