ciao, le piante non innestate fruttificano comunque, il problema è se impiantiamo molti alberi non innestati si rischia che una semplice malattia o semplici nematodi farebbe morire tutto il frutteto. quelli che posso essere riprodotti per talea, olivi, fichi, gelsi, melograni, melo cotogno, pero cotogno ecc. tutti quei frutti antichi che sono presenti da sempre hanno una buona resistenza dovuta al patrimonio genetico acquisito nel temo.
ciuit ha scritto:La riproduzione di alberi da frutto per talea non è una pratica da non considerare a priori, dipende dalla varietà, dalle proprie esigenze, dal clima e dalla tipologia di terreno ecc...: Ci sono varietà che necessitano dell' innesto ma di quelle che non lo necessitano viene comunque preferito per renderlo resistente a delle malattie o per renderlo adattabile al proprio terreno o per condizionarne a priori la vigoria, per andare subito in produzione ecc Ma se io non ho esigenze particolari chi mi vieta la riproduzione per talea di quelle che non necessitano l'innesto? Dunque, a scopo amatoriale, prima mi documento su gni tipo di frutto, su.l mio terreno, clima, esigenze personali... e poi decido. Ho piante non innestate che fruttifica bene e non hanno alcun problema.
Concordo e aggiungo che spesso le piante riprodotte mediante talea che crescono meglio e resistenti ad attacchi fungini spesso sono piante autoctone. Riguardo ai tigli...penso che non sia facile..rizogenesi estiva...quindi rischieresti marciumi radicali!
Mi sono confuso o meglio riguarda la simbiosi con funghi...a te conviene prendere dei polloni gettali in pratica quelli che fa sotto il tronco in marzo...e usare ormoni radicanti..per talee semilegnose.Poi non so se va bene anche con quelle legnose quindi dal ramo....forse in quel caso potresti avere dei problemi perché avrà bisogno di più tempo per radicare. Saluti