Switch to full style
Il sistema bosco a 360°, piante forestali e selvicoltura, alberi nei parchi e giardini
Rispondi al messaggio

Talea di gelso

16/11/2009, 15:11

buongiorno a tutti sono una nuova iscritta ,cortesemente potreste dirmi cosa mi conviene fare: avro' un ramo di gelso da un amico cosa mi conviene fare? per realizzare il mio albero?
il ramo lo devo ancora prendere, in quale periodo dell' anno?
e cosa fare per generare la mia pianta. talea o innesto? :roll: rispondetemi presto vi ringrazio ciao claudia

Re: Talea di gelso

16/11/2009, 15:24

Se hai un ramo di gelso potrai fare una talea.
Se hai anche una pianta poi innistare il tuo rametto.
Non so se il gelso è una pianta facile da propagare per talea. Esistono in commercio ormoni che favoriscono la radicazione.
Ciao,
Marco

Re: Talea di gelso

19/02/2010, 23:53

e non innesto? :( ciao

Re: Talea di gelso

20/02/2010, 1:14

bene, bene, bene...fare talee e innesti di gelso fa parte del mio lavoro. Talee di cm 20-25 tagliate da rami di un anno, legate a mazzetti, spolverate alla base con iba (acido indolbutirrico, ormone radicante non registrato in Italia) 1.200 ppm in talco, vermiculite fino a 3/4 dell'altezza, riscaldamento basale a 15°-18° e inumidite molto poco con soluzioni fundgicide. Dopo 2-3 settimane trapiantare le talee con il callo in vasetti con terriccio di torba molto porosa e tenere moderatamente umido il sobstrato, sempre per evitare marciumi radicali ai quali il gelso in questa fase è molto sensibile. Continuare con irrigazioni minime, al limite della sopravvivenza, fino alla completa formazione di radici in tutto il vasetto. Nonostante non sia una pianta di difficile radicazione, la resa del 50% in piante vive è da considerarsi un risultato eccezionale. Ora che ti ho spiegato brutalmente la tecnica, cercherò di aiutarti concretamente nel tuo intento. Perchè vuoi moltiplicare quel gelso e non altri? è una varietà particolare? se si, disponi di portainnesti? Ti chiedo questo, perchè come avrai capito l'innesto sarebbe la strada più semplice e sicura.
Nel caso che si trattasse di gelso nero (morus nigra) l'innesto sarebbe l'unica soluzione, in quanto sarebbe impossibile da far radicare. Attenzione alla corretta classificazione tra morus alba e nigra che non è data dal colore dei frutti, nell'alba possono essere bianchi, rossi, neri e colori intermedi, mentre nel nigra sono solo neri, molto lunghi e di sapore diverso. Anche le esigenze termiche sono diverse, il nigra veniva coltivato al sud dove si trova ancora qualche esemplare, mentre era inesistente al nord. Attualmente sono stati avviati piccoli frutteti di nigra al nord con l'intento di commercializzarne i frutti. L'affinità d'innesto con l'alba è ottima. Se ti servono piantine da seme come portainnesto te le offro io, sono di MN.

Re: Talea di gelso

20/02/2010, 1:27

Finisco l'intervento, perchè non ho detto tutto. Te le offro significa che te le regalo. Se pensi di usare i rametti che riceverai per innestare, li dovrai mettere asciutti in un sacchetto di plastica SENZA buchi, ben chiuso e aderente in frigo a + 1 /+2, per provvedere all'innesto in aprile-maggio. Se vuoi taleare, questo è il momento. Capisco che non sarà semplice procurarsi gli ormoni, ma ricordandoti di non bagnare troppo, con torba bionda fibrosa e sopratutto con il classico culo del principiante, anche senza radicante...

Re: Talea di gelso

20/02/2010, 1:36

Se l'IBA non è registrato o è stato revocato(per problemi di salute, ho trovato da fonti non ufficiali che è cancerogeno)non lo puoi consigliare.

Re: Talea di gelso

20/02/2010, 15:59

Mi sa che ormai sia tutto un po' cancerogeno, forse anch'io sono cancerogeno. Visto che hai precisato quel che posso o non posso consigliare, a mia parziale autodifesa mi permetto di dire quel che so sul commercio dell'acido indolbutirrico. In Olanda è registrato e le vendita segue le regole degli antiparassitari, lo stesso in Spagna. Non conosco la situazione negli altri stati membri e in Italia si trova di importazione (legale) nelle agrarie specializzate per i vivaisti. In Italia si trova solo l'acido naftalenacetico (naa) registrato come ormone radicante e non ne conosco il motivo. Mi risulta anche che in ottemperanza alle leggi comunitarie i fitofarmaci registrati in uno stato membro possono circolare in tutta la comunità, rispettando ovviamente le regole sul corretto impiego.

Re: Talea di gelso

20/02/2010, 20:27

permettimi che ho fatto il ruolo di moderatore, non puoi consigliare l'uso di una sostanza non autorizzata anche se è prassi consolidata il suo utilizzo, che anche se non rivolto a colture alimentari è comunque non legale.
Lo stesso vale per molti fitofarmaci, che in spagna ancora si utilizzano e da noi sono stati revocati.
Quindi il fatto che in Olanda è autorizzato il suo uso da noi può essere vietato e ti spiego il perchè;
Praticamente quando una sostanza viene autorizzata a livello comunitario in uno stato membro viene inserita in un elenco, ma non in automatico si ha la sua immissione in commercio in tutti gli stati.
Da noi è il ministero della salute che autorizza l'impiego e tutte le informazioni contenute in etichetta.
Ho fatto piccole ricerche e ho visto che effettivamente viene usato molto nei vivai e anche nei lavori sperimentali delle università, ma non viene mai specificato il preparato commerciale.
Solo in un dossier ho trovato che si riferiva ad un prodotto francese.
Il problema che da noi non è ammesso l'uso agricolo per questo trovi solo il NAA.
è come il 2.4 D che da noi viene usato come diserbante ma in spagna è ammesso l'uso come anticascola su agrumi.
Se puoi riportare le informazioni contenute in etichetta capisco meglio la situazione.

Re: Talea di gelso

20/02/2010, 21:22

Mi scuso per aver sconsideratamente consigliato l'uso di sostanze non autorizzate, che potrebbero persino essere tossiche o addirittura cancerogene. Ringrazio infinitamente Marco77 per avermelo fatto gentilmente notare.

Re: Talea di gelso

21/02/2010, 15:06

io sono interessato al gelso, ti ho mandato dei msg DAG ma forse non li hai ricevuti..
Rispondi al messaggio