Potresti essere un pò più preciso per quanto riguarda il fatto di riconoscere la malattia direttamente sul posto e sulla pianta ?

quoto in pieno anche se non ho nulla a che fare con la produzione di castagne
il cinipide ha messo in ginocchio questo settore. importato attraverso piante infette.
oltre a chi produce castagne consideriamo anche il miele di castagno... pure quello ne risente. cinipide in azione meno fiori meno castagne meno miele.

Per la terza volta sono costretto a ribadire lo stesso concetto...il personale A.s.l di tua appartenenza farebbe bene a rivedere il ciclo biologico del T.sinensis...non ha capito niente!

Zafferanobonsai...mi hai dato dei preziosissimi consigli per quanto riguarda la coltivazione del zafferano...un consiglio te lo voglio dare io a te...lascia perdere il personale U.s.l della tua zona...cio' che ti hanno detto assolutamente non corrisponde a verita'...invece di starsene seduti a riscaldare la sedia ferebbero bene a recarsi in qualche castagneto..confrontarsi con i castanicoltori ..solo in queso modo forse..e ripeto forse ...riuscirebbero e capire effettivamente come stanno le cose...saro' piu' esplicito...il fatto che le LARVE DEL TORYMUS SINENSIS SVERNINO SOTTO LE FOGLIE é UNA GRANDISSIMA BUFALA...era da tempo che non sentivo una cazz...del genere...

Dimenticavo...riconoscere gli attacchi da Cinipide è semplicissimo...:se vi trovate in un castagneto e guardando gli alberi ...piu' che castagni vi sembrano alberi di ciliegie...vuol dire che l'infestazione da Cinipide è presente...a breve mettero' qualche foto..

Un estratto da forestale.agraria.org:

Tra le avversità attualmente di maggior importanza per il castagno si annota il cinipide galligeno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu), insetto di provenienza cinese che provoca galle su rametti, foglie ed infiorescenze del castagno.Riguardo i castagneti da frutto, il mantenimento della vitalità delle piante, o meglio della vitalità dell’intero ecosistema castagneto, è il presupposto fondamentale per evitare pericolose derive di deperimento e per garantire un livello di produzione che giustifichi la coltivazione.Dall’ecosistema castagneto vengono segnali positivi di reazione all’invasione: è ormai accertata lapresenza di diversi parassitoidi autoctoni (Pollini 2011, Santi & Maini 2011), in grado di attaccare le larve della vespa cinese all’interno delle galle, nonché di funghi che sono risultati colonizzatori sia dei tessuti delle galle sia degli insetti in esse contenuti (Magro et al. 2010, Addario & Turchetti 2011, Turchetti et al. 2011). Il ruolo di questi potenziali agenti di biocontrollo è ancora da verificare e da quantificare, ma potrebbero emergere prospettive interessanti per un’eventuale integrazione della lotta biologica attuata con i lanci del parassitoide specifico T. sinensis. (Turchetti et al., 2012).

Ribadisco inoltre che le larve del Torimus svernano nelle vecchie galle parassitizzate, perciò per aiutare l'insetto utile a diffondersi è buona pratica non distruggere le galle vecchie dell'anno precedente!
Ciao,
Luca

Esatto... le larve del Torymus sinensis svernano nelle Galle multilobate presenti sugli alberi ...e non nelle galle delle foglie...inoltre c'è da sottolineare il fatto che le larve(sia del Cinipide che del T.sinensis)nelle galle delle foglie non sopravvivono in quanto sono oggetto di attacco da parte di un fungo..lo gnomoniopsis pascoe...che ne provoca un disseccamento precoce...P.s: Un ringraziamento al Prof.Tullio turchetti...è un grande...!

Ops...mi era sfuggito ...invito tutti a leggere gli studi del Prof.Fabrizio Santi sul parassitoide indigeno...Torimus Flavipes...Avrete modo di capire che peso hanno le lobby in Italia...nonostante abbia dimostrato gli effetti piu' che positivi di questo parassitoide sul controllo del Cinipide...addirittura superiori al Torymus sinensis...non è riuscito ad ottenere fondi necessari per proseguire gli studi...Il torymus flavipes sarebbe stato un valido alleato nella lotta al Cinipide...invece qualcuno in alto ha deciso che si deve puntare esclusivamente sul Torymus sinensis...

Ringrazio tutti per i consigli, sono molto preziosi !

Sicuramente le lobby hanno un gran peso politico come è sempre stato in qualunque settore, io sono sempre stato aperto al dialogo ed al confronto , allo studio e alle comparazioni , agli effetti passati presenti e futuri , faccio stime sia sotto forma di studio nei vari settori che in qualunque altra cosa, rifletto e cerco di capire bene tutte le cose , sono pronto a cambiare idea riflettendo e applicandomi , sicuramente quello che ho detto è frutto di informazioni sia di qualunque persona della nostra montagne e non , sia qualificata sia non , vorrei sottolineare che non possiedo la verità ma soltanto molte informazioni e vita vissuta tra i castagni e non solo, per esempio credo di essere l unico ad aver usato la terra di castagno per coltivare lo zafferano e fino ad ora ho avuto grandiosi risultati tranne che per i vasi, a parte questo riprendendo il discorso di luke : ( copio incollo).... Ribadisco inoltre che le larve del Torimus svernano nelle vecchie galle parassitizzate, perciò per aiutare l'insetto utile a diffondersi è buona pratica non distruggere le galle vecchie dell'anno precedente!
Ciao,
Luca ..... sembra che, se sulle le galle vecchie sulle foglie svernano queste farfalline , le foglie poi cadono a terra ...dunque non bisognerebbe bruciarle perchè se le bruci siamo di punto a capo.
Spiegatemi se ho capito male l affermazione di luke forse ho frainteso nuovamente.
P.s. un grazie anche a taurino che in tutti i modi sta cercando di andare sul profondo dell'analisi anche se su alcune cose non siamo d accordo