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spino di Giuda 
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Ciao,
scoraggiato da motivi climatici a piantare carrubi, pensavo di ripiegare sullo spino di Giuda.
Da tempo mi interesso di questo albero perchè su un libro di permacoltura ho letto che produce baccelli commestibili, come quelli del carrubo, dai quali è possibile ricavare una farina.

Dopo parecchie ricerche su internet sulla commestibilità di questi frutti, che hanno dato risultati ambigui, è apparso su Vita in Campagna un articolo su questi frutti con addirittura alcune ricette culinarie.

Però ancora non trovo notizie sulla possibilità di ricavarne farina.

Qualcuno sa qualcosa?


28/02/2012, 23:50
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Non sapevo di questa suo possibile utilizzazione. Pensavo fosse solo un albero da giardini:
http://www.agraria.org/coltivazionifore ... igiuda.htm
Ciao,
Marco

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29/02/2012, 13:47
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la possibilità di ricavarne farina è sicura... puoi far farina di quello che vuoi :)
se è commestibile sei a cavallo :mrgreen:
se poi vuoi sapere a livello di proprietà non so... essendo una fabacea ti direi che sarà una farina che assorbe molta acqua :)

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---nadi---


29/02/2012, 14:03
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Quì dice che è commestibile:
http://it.wikipedia.org/wiki/Gleditsia_triacanthos

Se tutto è trasformabile in farina, allora possiamo farla anche di questo.

Il libro di permacoltura(Mollison-Holmgren) Dice anche che i baccelli hanno più o meno il valore nutritivo dell'avena.

Non male, invece di lavorare il terreno, seminare, concimare, mietre, trebbiare ecc...

Bisognerebbe vedere il sapore.

Oppure male che vada resta interressante come cibo per gli animali.


29/02/2012, 21:58
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MarcelloC ha scritto:

Bisognerebbe vedere il sapore.

Oppure male che vada resta interressante come cibo per gli animali.


sì beh, anche se il sapore non fosse dei migliori potrebbe essere misceltata con altre farine!
è per gli animali credo andrebbe benissimo :mrgreen:

mi raccomando, non fare il giuda e facci sapere come va a finire :D :lol: :lol:
che battuta cretina!
buona fortuna e buona giornata!

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01/03/2012, 12:22
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Scusate l'intromissione ma..
i bacelli che ne derivano sono mooolto piu fini e leggeri di quelli del carrubo. E' praticamente un foglio coi semi dentro. Io il carrubo l'ho mangiato ...sapori d'infanzia ehh, si mastica qualcosa, solo i semi assomigliano un pochino a quelli del carrubo solo piu stretti e la siliqua però non l'ho assaggiata. Il valore nutritivo non posso contestarlo anzi ci credo che sia medesimo all'avena o altro ma, la produzione dovrebbe essere di una qualche consistenza cosa molto variabile per la gleditskia, senza tener conto del peso irrisorio. Se vi è un clone produttivo però penso sia d'interesse. Garantito che è un'ottima pianta per le api è molto appetita sia per il nettare che per il polline. La varietà inermis (senza le spine), è difficile trovarla, di solito si trova il clone a fogliame chiaro tendente al giallo, poco o nulla produttivo a livello di bacelli.
Saluti Armando


04/03/2012, 16:38
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Grazie, cercherò di informarmi.
Anche io avevo timore di questo fatto, che i baccelli sono molto fini.
Forse vanno raccolti ancora verdi e poi fatti seccare, non lasciarli seccare sulla pianta.

Il libro che ho citato parla di produzioni di anche 100kg a pianta(di 8 anni).
Anche io non sono convinto del tutto, solo mi sembra una cosa molto interessante.


05/03/2012, 21:24
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Marcello, lo spino di giuda è un albero fantastico! E' diverso tempo che lo sto osservando, ha molti usi. Oltre alle bacche ed i semi che si possono mangiare, essendo una leguminosa rinforza di azoto il terreno, offre buon polline alle api, produce ottimo legno ed ottimi spini (ideali per tenere lontano ospiti indesiderati)!

Sulla quantità di spini ho osservato molte differenze tra diverse piante rustiche (ossia trovate a bordi di sentieri, boschi incolti, rive di fiumi, etc.). Ad esempio, nella mia zona gli spini sono moltissimi a poca distanza da un fulcro all'altro. A Valeggio sul MIncio invece ne ho trovati altri con meno spine. Ho trovato qualcosa anche senza spine.

Ho raccolto diversi semi qualche mese fa, li ho levigati con la carta vetrata, messi a bagno e poi fatti germinare. Per l'autunno li pianto. il legno è molto duro ci puoi fare dei bei pali. Certo rimangono gli spini da maneggiare delicatamente perché sono durissimi ed appuntiti.


06/03/2012, 12:06
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Iscritto il: 03/11/2009, 11:32
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Località: provincia Vicenza
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MarcelloC ha scritto:
Grazie, cercherò di informarmi.
Anche io avevo timore di questo fatto, che i baccelli sono molto fini.
Forse vanno raccolti ancora verdi e poi fatti seccare, non lasciarli seccare sulla pianta.

Il libro che ho citato parla di produzioni di anche 100kg a pianta(di 8 anni).
Anche io non sono convinto del tutto, solo mi sembra una cosa molto interessante.


Su un periodico "vita in campagna" di gennaio o dicembre non ricordo, ci sono le ricette su come preparare le bacche.

Devo dire che estrarre i semi dalle silique è un lavoro lungo, per di più le silique sono collose ed appicicaticce, anche dopo la seccatura.

Io penso di fare diversamente: macinare tutto (bacche+semi) e farne un pastone. Aggiungi acqua e lasci seccare al sole in piena estate. tagli a pezzi e dai alle galline. poi tu ti mangi le uova oppure mangi loro, mi sembra uno scambio interessante, la trasformazione gliela fai fare a loro.


06/03/2012, 12:12
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Ciao, interessantissimo!!
Ho visto anche io quell'articolo su vita in campagna, prima di allora temevo che il libro di permacoltura fosse una bufala, perchè qualcuno mi aveva detto che questa pianta era velenosa come le acacie.

Ottimo, anche il polline per le api!!

Pensavo di dare i baccelli alle capre, ma anche io me li mangerei volentieri.
Ho ricontrollato il libro di permacoltura e dice che la farina andrebbe mescolata con farina di mais per fare dolci.


06/03/2012, 21:04
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