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sostegno pianta 
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Caro treeclimber,
noi non potremo curare gli alberi ma possiamo evitare che si "ammalino" o che la situazione peggiori! E di certo, in caso di carie, l'acqua, quindi l'umidità, è il principale fattore che permette ai patogeni di svilupparsi.
L'esempio che hai citato del legno immerso in acqua, è sì valido per i funghi agenti di carie perchè l'eccessiva presenza di acqua non ne permette la vita (che comunque non sono al sicuro da batteri e insetti) ma non può essere preso in considerazione riguardo una pianta vivente dove una cavità interna nella quale ristagna l'acqua di certo non ne preserva il legno!!
Se hai esperienza nel settore non ti sarà mancato di osservare le difficili condizioni di piante che vegetano in vicinanza di prati o aiuole costantemente irrigate.
L'atto di ridimensionare la chioma di una pianta, anche a scopo di bilanciarne meglio i pesi, è una pratica secondo me lecita, anche se in casi molto gravi, di certo da valutare volta per volta.

treeclimber ha scritto:
Allora le piante sanno benissimo come bilanciarsi e se cadono è perchè qualcuno 1 o 2 anni prima ci ha messo le mani!


Quindi in bosco non ci dovrebbero essere piante schiantate o con rami rotti...!?!

Ciao,
Luca

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09/01/2013, 11:58
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Caro Luke,
per evitare che una pianta si ammali basta non toccarla! se vai in un basco vedrai con i tuoi occhi la perfezione della natura, noterai che gli alberi si potano da soli! spezzando i rami nel punto giusto (collare di rispetto) ma soprattutto eliminando i rami nel momento giusta per la sua attività fenologica. Noi e quindi anche tu, non puoi sapere come bilanciare un albero perchè non sai in che condizioni e con quale architettura si trova l'apparato radicale, quindi il tuo/nostro intervento sarà un semplice terno allotto!
Ridurre una chioma (e ti ripeto che se l'albero è senescente non va toccato! senescente = ultimo stadio fenologico)
è una pratica NON LECITA, perche quell'albero ha creato la sua architettura in base alle condizioni generali che lo circondano (sopra e sotto terra) in anni ed anni, quando noi (io e te) non eravamo neanche nati.
quindi, andrebbe fatta una valutazione di stabilità, specialmente se l'albero si trova in un ambiente antropizzato e potrebbe recare danni (non mi sembra il caso).
poi...
l'acqua non marcisce il legno! e questo è un dato di fatto studiato e confermato. ma sono funghi a marcire il legno, quest'ultimi si propagano in ambienti con presenza di ossigeno, e questo è un dato confermato scientificamente.
una cavità piena d'acqua impedisce ai funghi di proliferare per i motivi sopra spiegati.
Mai e sottolineo MAI creare dei fori per far uscire l'acqua dalle cavita!!!! condanna a morte dell'albero, perche si annullerebbe la 4° barriera!!
poi...
In un bosco gli alberi schiantati sono praticamente nessuno (ti consiglio di passeggiare di più) e ti spiego perchè,
nel bosco le piante crescono dove le condizioni sono per loro favorevoli ( e guarda caso non ci sono agronomi nei boschi naturali) ad una distanza giusta fra loro. quelli che tu chiami rami spezzati si chiama AUTOPOTATURA (dovresti averlo studiato) l'albero nel bosco elimina i rami più in basso mano mano che aumenta la dominanza apicale accentuata dalla competizione per la cuce dei suoi vicini, e guarda un po nei boschi naturali non ci sono potatori come me!
l'albero sà che tra un anno quel ramo non servirà più e iniziera lentamente a riprendersi le sostanze nutritive di quel ramo (perche lui non butta via nulla) e lo farà seccare per poi spezzare nel punto giusto (subito dopo il collare di rispetto!!!!!!) i potatori/tagliatori non sanno cosa sia un collare di rispetto!!!!!
poi...
Sai cos'è il CODIT?
Conosci ALEX SHIGO?
posso darti del materiale interessante in riguardo.
Saluti da un Operaiaccio


09/01/2013, 14:31
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treeclimber ti consiglio sia di passeggiare di più che di leggere qualche buon libro di botanica! ;)
Accetto il tuo consiglio di girare più per boschi, non vedrei l'ora in questi giorni dato che sono alle prese con la scadenza della tesi, e poi non fa mai male! Sono convinto però che non riuscirei a non trovare alberi schiantati!

Ho poi una "brutta" notizia da darti: il 99% dei boschi nel nostro Paese non è naturale ma è stato piantato!

Sinceramente i pochi interventi che ho fatto non sono stati un terno al lotto ma il frutto di una valutazione di tanti aspetti, tra cui anche un'ipotesi delle condizioni di sviluppo e di salute dell'apparato radicale.

Riguardo il discorso acqua/legno: se il legno ha un umidità superiore al 20% costituisce un substrato fertile per l'attacco dei funghi; è ovvio che legni completamente sommersi non permettono lo sviluppo di funghi, ma è molto difficilmente questo il caso delle piante in piedi, per le quali i ristagni d'acqua sono spesso dannosi.

L'arboricoltura non è basata sul Codit ma sullo studio dell'ecologia della specie e sulle interazioni ambientali che riguardano la pianta!
Ciao,
Luca

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09/01/2013, 18:47
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Luke, farò entrambe le cose e ti chiedo di consigliarmi testi validi, visto che avrò sempre da imparare.
Per la storia "Alberi schiantati" voglio precisare che, in un bosco naturale (piantato ma lasciato nella sua evoluzione naturale!) sarà difficile (meglio?) trovare piante completamente cariate e schiantate a terra, perchè? perchè come ho gia detto gli alberi che crescono lontani dall'uomo si autopotano in modo corretto, e se si feriscono (non credo esistano alberi autolesionisti!) è a causa di un fulmine... un orso... un picchio... un piripacchio.
questo è il ragionamento che intendevo e che ho spiegato male...
Nella mia zona , Castelli Romani, vi erano prima del 1700 faggi ... querce ... altro, ora ci sono solo castagni!!! Avevo dedotto che qualcuno ci aveva messo le zampe, ma da allora i boschi sono lasciati al loro sviluppo naturale e secondo te più di 300 anni non sono bastati a riportare un bosco piantato dall'uomo ad un livello di entropia diciamo naturale?????????????????!
Mi puoi spiegare (per favore) le tue tecniche di valutazione di un apparato radicale??
E non credi che un "ipotesi delle condizioni dell'apparato radicale....." sia troppo poco per intervenire??
E non credi che sia sbagliato toccare la quantità di verde (e da come dici nel primo post deduco una importante quantità) visto che hai solo un ipotesi?

Riguardo al 20% di umidità è vero e non ho mai detto il contrario..
E non credi che la cavità di un tronco di un albero in campagna avrà sempre e cmq il 20% di umidità? (essendo un essere biologico che respira e guarda un po fa uscire vapore acqueo dalle foglie)
E non credi che a questo punto è meglio un tronco pieno d'acqua che soffoca almeno una parte di superfice attaccata da funghi?

Ti ho chiesto se conoscevi il codit, perchè se conosci come funziona sai benissimo che la pianta ci pensa da sola a riparare i danni che noi abbiamo fatto.
CODIT = Compartimentalization Of Decay In Tree
""L'arboricoltura non è basata sul Codit ma sullo studio dell'ecologia della specie e sulle interazioni ambientali che riguardano la pianta!""
E non credi che il codit sia un'interazione ambientale che riguarda la pianta?
Saluti

Attendo i titoli dei testi da te consigliati.


09/01/2013, 22:18
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@Luke e Tree
permettetemi un OT: la vostra discussione è molto interessante, anche leggendo i vostri interventi su altri topic, siete persone preparate e disposte a confrontare le vostre conoscenze basandovi ( spero) su base scientifica. Vivaddio è quel che serve in 'sto Forum ;) :D

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Dota di un qualche minimo potere un ometto mediocre ignorante e stupido e avrai un grande imbecille arrogante e tronfio !
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09/01/2013, 22:30
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"naturale" per me è un aggettivo che vuol dire tutto e niente, in alcuni contesti: se, come hai scritto, 300 anni fa ai Castelli Romani esisteva un altro bosco ed il castagno non c'era è perchè i processi evolutivi che si sono instaurati dall'avvento della vita su questo pianeta ad oggi, ed in particolare dall'ultima glaciazione ad oggi, hanno portato alla formazioni di un altro bosco, il quale poi, con l'intervento dell'uomo, ha subito delle forti modifiche anche nei confronti della composizione specifica. E questa potrebbe essere in tre righe, quindi molto ristretta, la storia dei nostri boschi. Se ti interessa osservare un bosco più "naturale" ti consiglio di informarti riguardo le riserve integrali. Personalmente conosco quella all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, che prende il nome di Sasso Fratino (non è aperta al pubblico,per visitare tali riserve occorre il permesso del CFS).

In alberi monumentali e di particolare pregio è possibile fare delle ispezioni all'apparato radicale e valutarne la salubrità anche da una corretta osservazione ed indagine della parte epigea. In altri casi una corretta vta, seguita da indagini strumentali quando necessario, può bastare per decidere in merito alla stabilità della pianta.
Non è per me minimamente pensabile discutere a distanza su un caso che non conosco, tantomeno parlare in generale di potature quando è chiaramente evidente che ci sono parametri di riferimento diversi; perciò non mi sono espresso sulla quantità del taglio ma ho dato un'indicazione di possibile risoluzione del problema, come ho sempre fatto nel Forum cioè seguendo la mia idea del servizio di moderatore, che coincide con quella espressa dal regolamento.

Tra il 20% di umidità (soglia minima per lo sviluppo di funghi) e l'essere sommerso di acqua c'è un ampio range all'interno del quale le carie si sviluppano abbondantemente!

Il codit funziona fino ad un certo punto perchè le piante non sono eterne ma hanno un ciclo di vita, difficilmente schematizzabile.

Riguardo i titoli di testi di botanica che mi sono stati chiesti:
A livello scolastico l'ultimo testo che ho usato è Biologia gelerale di Raven PH e per la parte di botanica Botanica forestale di Grossoni e Gellini; consiglio inoltre i seguenti libri molto interessanti per conoscere meglio i nostri boschi: Botanica e Selvicoltura di Giovanni Bernetti edito dall'Accademia Italiana di Scienze Forestali è un concentrato di sapere sui boschi scritto con il piglio di un Selvicoltore con la S mauiscola, ed I boschi d'Italia di Sandro Pignatti, una raccolta dal punto di vista botanico di tutte le tipologie di boschi presenti nel nostro Paese.

Ciao,
Luca

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10/01/2013, 16:40
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Naturale:
Che riguarda la natura, che deriva dalla natura o che è conforme ai suoi principi: fenomeni, forze, leggi.
Un significato preciso c'è, ed è quello che intendevo ... "secondo te più di 300 anni non sono bastati a riportare un bosco piantato dall'uomo ad un livello di entropia diciamo naturale?" ossia ad un livello di entropia conforme ai suoi principi originari di fenomeni forze e leggi (che il bosco sia di faggi o castagni, i fenomeni le forze e le leggi generali sono le stesse ;)).
Detto questo...
"Per valutare lo stato di salute dell'apparato radicale di una pianta è fondamentale osservare e indagare sulla parte ipogea" e sono molto d'accordo, ma attenzione lo stato di salute è una cosa ma l'architettura è un'altra! (io ti contestavo il fatto che tu volessi bilanciare la chioma, non conoscendo l'architettura dell'apparato radicale!!!
e quello non potrai mai saperlo!!! o meglio tu non mi hai ancora spiegato come fai (in pratica) a esaminare l'architettura dell'apparato radicale di una pianta! e torno a ripetere che potare una chioma per bilanciare un qualcosa che non potrai mai conoscere dettagliatamente è sbagliato ed inutile!!!
perchè? torno a ripetere che la chioma (le foglie) sono di estrema importanza in una pianta che soffre e si trova in uno stato di crisi energetica, sono il suo cibo e se noi lo togliamo (anche il 5% è determinante) la pianta va a compensare la mancanza di energia prendendola da dove???? Dalle radici! che si indeboliranno!
quindi se è sbilanciata, se è in crisi, se è radicalmente in cattiva salute noi andiamo a peggiorare le cose solo per giocare a fare l'igegnere dei bilanciamenti ipotizzati!!!!
Detto questo...
"Il codit funziona fino ad un certo punto.......... le piante non sono eterne!!!"
Questa affermazione dove l'hai letta????? su quale testo universitario???
Alberi di 1200 anni ancora verdi non ti bastano per affermare che il codit è praticamente PERFETTO e funzionale?
Io su questa mia affermazione posso passarti documenti e studi dettagliati, tu sulla tua affermazione cosa hai????
Detto questo...
Riguardo all'acqua nelle cavità, visto che le mie parole non ti convincono o io non sono convincente, ti allego il capitolo che tratta delle cavità con acqua del Compendio di Arboricoltura Moderna di Alex L. Shigo il quale ha speso la sua vita a studiare e osservare ma soprattutto toccare gli alberi. Questo testo è frutto di studi e ricerche sperimentali!
Ed io, caro Luke mi baso solo su quelle. Di mio in tutto cio non c'è nulla!
Ciao


10/01/2013, 22:26
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et voilà


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10/01/2013, 22:38
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Secondo la tua spiegazione del termine "naturale" allora la plastica, che deriva dal petrolio, che deriva da materiali organici che hanno subito particolari processi nel tempo, sarebbe "naturale"!!! Ma questa è un'altra faccenda per la quale andremo ot.

A quali fenomeni, forze e leggi ti riferisci?!?

L'utlilizzo del verbo bilanciare l'ho utilizzato nel senso di agire sulla chioma per evitare o limitare l'utilizzo del sostegno che in questo caso è presente! Se rileggi all'inizio penso sia chiaro, mi dispiace tu l'abbia inteso in tutt'altro senso.

Le piante non sono eterne perchè, come tutti gli esseri viventi, arrivano a terminare le loro funzioni vitali, cioè a morire! fin qui non ci dovrebbero essere dubbi...!?!

Certo non è l'acqua che direttamente fa danni al legno, sono i funghi agenti di carie o gli xilofagi che lo attaccano! Ma anche su questo mi sembra di essere stato sufficientemente chiaro!
Ciao,
Luca

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10/01/2013, 23:18
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-"A quali fenomeni, forze e leggi ti riferisci?!?"-
Fenomeni = Chimici e Fisici
Forze = Chimiche e Fisiche
Leggi = Chimiche e Fisiche
speravo di non doverlo scrivere.

-"L'utlilizzo del verbo bilanciare l'ho utilizzato nel senso di agire sulla chioma per evitare o limitare l'utilizzo del sostegno che in questo caso è presente! Se rileggi all'inizio penso sia chiaro, mi dispiace tu l'abbia inteso in tutt'altro senso."-
Io ho letto più volte quello che hai scritto e l'avevo capito benissimo, ma a parte che quercus ha detto che non poggia sul sostegno quindi hai capito male tu!
"no, in realtà il sostegno non serve a molto e per ora la pianta sta su per forza propria.."
e poi come ti ho ripetutamente spiegato in precedenza la chioma non va toccata (a parte il secco) e se fai come dici tu un intervento leggero per ribilanciarla andrai a togliere talmente poco materiale materiale che è assolutamente inutile! per cui il tuo consiglio è completamente errato.

-"Le piante non sono eterne perchè, come tutti gli esseri viventi, arrivano a terminare le loro funzioni vitali, cioè a morire! fin qui non ci dovrebbero essere dubbi...!?!"-
A parte il fatto che io contestavo la tua affermazione che il codit serve fino ad un certo punto e tu non mi hai ancora risposto alla domanda che ti ho fatto di dove l'avevi letta questa affermazione assurda!!!
E poi ho una "brutta" notizia da darti... piante eterne esistono!!! I bonsai ricevono un trattamento che le rende eternamente giovani!!!!!!!!!! (questo se il trattamento è costante e continuativo. In giappone venivano tramandati da generazione in generazione)!!!!!!

Tu hai detto:
-"una cavità interna nella quale ristagna l'acqua di certo non ne preserva il legno!!"-
Un ricercatore stimato e riconosciuto in tutto il mondo dice il contrario!! Io e molti altri crediamo a lui!!!

Io dubbi su questo argomento non ne ho e sicuramente tu non sei stato chiaro nelle tue risposte, altrimenti non stavamo qui.
Chiedo scusa a Quercus per la lunga discussione sul suo post.
ciao


11/01/2013, 1:57
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