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robinieto, sesto d' impianto? 
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Ciao a tutti!!!
Sto valutando di piantare in un terreno agricolo, circa 5000 mq ( buona esposizione solare e zona ad elevata piovosità a circa 300 m s.l.m.)
piante di robinia in modo da utilizzarle in futuro come legna da ardere ( x uso personale).
Preciso che in futuro, non avendo attrezzature specifiche il taglio sarà effettuato con motosega.
Vorrei conoscere la distanza da tenere tra una pianta e l'altra o cmq un sesto d'impianto idoneo x un'idea del genere.
Ringrazio in anticipo chi mi aiuterà.

Paolo


27/01/2012, 19:09
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visto che non hai particolari esigenze di mezzi e il legname è per il proprio fabbisogno, quindi penso che ti tagli ogni anno la legna che ti serve io non andrei su sesti molto larghi.
Così il terreno rimane pulito e anche se le piante filano non è un problema.
Fai un sesto dinamico, cioè parti con un sesto molto stretto e con il tempo con i tagli lo allarghi.


27/01/2012, 23:20
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Grazie Marco x la tempestiva risposta.
L'idea è quella di tagliare la legna x il mio fabbisogno ogni anno (attesa di 10 anni x incominciare a tagliare qualcosa)
e gestire i ricacci post-taglio ed effettuare nuove piantumazioni x rigenerare il robinieto.
Vorrei cmq utlizzare tutta l'area disponibile (5000 mq) ed avere buona legna da ardere x stufa o termocamino.
La mia preoccupazione nel partire con un sesto stretto è quella che le piante crescano in altezza ma poco di diametro.
Precisato meglio il progetto mi consigli ancora un sesto d'impianto stretto??? Se si, di quali misure???
Grazie

Paolo

ps: sn un profano nel settore agricolo quindi se dovessi scrivere baggianate...comprendetemi :-)


29/01/2012, 23:14
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nel sesto dinamico si parte con un sesto stretto ma prevede l'eliminazione delle piante per portare il sesto finale molto più l'argo.
Per esempio puoi partire 3x3 e nel tempo lo porti al sesto finale di 6 x 6, che sarà quello definitivo del bosco.
Lo scopo è quello di iniziare a raccogliere qualche cosa già dopo qualche anno, chiaramente tagli(e asporti la radice) solo delle piante in mezzo a quelle del sesto finale.
Così non aspetti 10 anni per il primo taglio, inoltre tagliando sistematicamente le piante in controsesto eviti la filatura delle piante principali.
Le piante principali, 6 x6 di cui non asporti le radici, costituiranno le ceppaie del futuro ceduo, che verrà gestito a sterzo, cioè non aspetti altri 10 anni ma dopo 2/3 anni dal taglio inizi ad asportare alcuni polloni e così via.
spero sono stato chiaro.
Per mè questo potrebbe essere un sistema di gestione di un piccolo bosco di 5000 m per il proprio fabbisogno.

C'è una sola considerazione da fare, informati bene sulla tua zona perchè se in zona soggetta a norme di polizia forestale devi seguire quanto ti obbliga la legge in materia di tagli, quindi devi fare richiesta per l'autorizzazione al taglio e la cosa sicuramente complica la gestione del bosco e quanto da me consigliato diventa di difficile attuazione.
ma basta andare nel comando della forestale della tua zona per avere le giuste risposte


30/01/2012, 1:02
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Grazie di nuovo Marco...
Sei stato molto chiaro!!!
Ho caricato l'immagine catastale x rendere bene l'dea di com'è strutturato il terreno ed agevolarti per consigliarmi al meglio.

https://picasaweb.google.com/1077094862 ... directlink

Le particelle in questione sono la 271 ( evidenz. in azzurro) e la 295.
é un rettangolo di circa 35x140 m. , in pendenza ed esposto a sud, raggiungibile con qualsiasi mezzo grazie ad una strada sterrata alla base della partic. 271.
Oltre a tirarci fuori legna da ardere vorrei anche...una volta che l'impianto sarà a regime... produrre miele d'acacia ( o cmq affittarlo a produtt. di miele)
Ritieni che siano due cose fattibili??? ... considerando che le altre particelle adiacenti sn di altri proprietari... quindi dovrò cmq rispettare delle distanze dai confini e dalla strada sterrata x piantare le piante, e...non vorrei che in futuro, la vicinanza al centro abitato e l'essere al centro di altri appezam. di terra, siano due cause svantaggiose x inserire delle arnie.
Riprecisato :-) nuovamente questo vado cmq con un sesto 3x3 dinamico????

X quanto riguarda eventuali vincoli forestali:
il terreno ricade in area montana o di collina ( esenzioni ici) ma sottoposto a norme di polizia forestale.
Io sn stato tempo fa alla forestale ma non sn stati molto chiari ( ritornerò sicuramente) , m' hanno solamente detto che devo attenermi
alla legge regionale n. 6 del 2005 e che se un terreno coperto di vegetaz. forestale sopra i 2000 mq
è da definirsi bosco e quindi ci sn delle limitazioni (art 2. lett. e)
Ritengo xò che il mio progetto rientri in un impianto di arboricoltura da legna (art 2 lett n),
in quanto è un impianto specializzato di specie arboree di pregio o a rapido accrescimento, con caratteristiche di prevalente coetaneità, sesto di impianto regolare e cure colturali ricorrenti, realizzato in terreni non boscati, finalizzato esclusivamente alla produzione di legno e di biomassa.

Inoltre ho chiamato il vivaio regionale e m'hanno detto che la Robinia non ha nessun vincolo al taglio
(in effetti cercando all'interno della legge non c è traccia di Robina contrariamente a querce...carpino ecc ecc)

Qua allego il link della legge regionale:
http://www.ambientediritto.it/Legislazi ... 2005n6.htm
e te ne sarei tremendamente grato se ci dai un occhio (non ho conoscenze specifiche e faccio fatica a capirci qualcosa)

1000 grazie ancora!!!!


31/01/2012, 17:46
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io vivo in toscana...e ogni regione ha un proprio regolamento forestale, ma ritengo che per logica che sei si fa un impianto artificiale di arboricoltura da legno, in questo caso da biomassa, tale impianto debba considerarsi come coltura agricola e non forestale (un pò come succede per le pioppete), se è possibile una lettura in questo senso non si applica la legge forestale e l'impianto può essere gestito in assoluta libertà...se ne potrà anche prevedere l'espianto futuro.
l'unico dubbio è se la robinia può essere utilizzata per arboricoltura, ma ritengo di si... qui alzo le mani

un saluto michele


31/01/2012, 20:28
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per quanto riguarda le arnie il discorso cambia nel senso che la cosa contrasta con il taglio, se il turno è di 10 anni vai ad annullare la fioritura, quindi devi prevedere dei turni più lunghi, almeno per alcune piante.
metti le arnie nella parte terminale della part. 295, la più lontano dalle case e in quell'angolo lasci una fascia che non tagli(che diventerà una fustaia)che ti serve per la fioritura.
Il resto lo tratti in quel modo che abbiamo discusso.
Per il discorso della legge io direi che per la specie scelta e per il tipo di coltivazione la possiamo inquadrare come arboricoltura da legno, questo però ti porta almeno per i primi anni a coltivare l'impianto con delle sarchiature e concimando.
Inoltre è auspicabile la paccimatura.
Poi una volta che va a regime e i tagli non saranno ravvicinati ma ogni 10 anni, smetti di lavorarlo e lo trasformerai in bosco, quindi dovrai fare la richiesta per il taglio, ma almeno per i primi anni riesci a gestirlo facilmente.
comunque risenti la forestale e fagli presente cosa ti hanno detto al vivaio regionale


31/01/2012, 22:16
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Grazie ragazzi x le info...
In questi gg faccio un salto alla forestale e sento nuovamente il vivaio regionale.
Apprese le informazioni mi rifaccio vivo qua nel forum!!!!!

Paolo


02/02/2012, 15:33
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ragazzi torno alla carica x avere informazioni e consigli...

vorrei concretizzare il mio progetto del robinieto su un terreno ( 5000mq) che affitterò x 50 anni ( acquisto problematico x diverse motivaz.)
( sia a me che al proprietario va bene e sembra che... a dire del suo commercialista si possano fare contratti così lunghi)
il terreno è composto da 2 particelle:
una risulta come seminativo, l'altra seminativo arboreo.
Posso inserire nel contratto d'affitto in che maniera utilizzerò il terreno??? così che il proprietario non possa crearmi futuri problemi x averlo "rivoluzionato" totalmente ( a voce spiegandogli cosa vorrei farci non m ha posto nessun problema)

Posso inserire che a fine contratto verranno tagliate tutte le piante a raso?
( e che non sarò tenuto a riportarlo nelle condizioni dato all'inizio del contratto... xchè a mio avviso serviranno ruspe ecc x titar fuori radici.... polloni ecc ecc e mi costerà più la fune che la campana, come si dice dalle mie parti)

Altro dubbio: ci sn problemi nel creare un impianto di arboricoltura da legno, in questo caso robinieto su un terreno accatastato come seminativo, seminativo arboreo??? Ne cambierà la destinazione d'uso???

Ringrazio tutti gli amici del forum che continueranno ad aiutarmi evidenziando situazioni problematiche che potrebbero verificarsi in un progetto del genere
ps: caz...temi pure se dico baggianate ( sn ultra novizio in questo settore e nella vita faccio altro)
Ciao

Paolo


08/03/2012, 0:21
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chiaramente serve un parere legale, ma chiaramente devi mettere tutto nero su bianco, anche perchè per un periodo così lungo può essere che alla fine non avrai più a che fare con chi ti ha fatto il contratto.
Inoltre si deve capire bene cosa succede se lui vende e tu rinunci alla prelazione, ti deve riconoscere il migliormaneto?
poi scusa affitto vuo dire che gli devi corrispondere un canone, ti sei fatto i conti?o è un comodato?
per quanto riguarda il cambio di destinazione sempre devi vedere se ci sono vincoli, in caso fai l'impianto tranquillamente.
prendi le piante alla forestale e indichi le particelle dove le impianti.
se hai un fascicolo aziendale devi fare il cambio di destinazione.
Per quanto riguarda il fine contratto metti che ti riservi di osservare il taglio dell'ultimo turno, allo scadere del contratto e che lascierai le ceppaie in vita sul terreno stesso.


11/03/2012, 13:12
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