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riconoscimento essenza e patologia [Olmo, afide galligeno]

16/06/2009, 19:13

Un saluto a tutti gli amici del forum,
vi propongo un'essenza che non conosco. si trovano 5 esemplari di alberelli alti 5-6 metri. Sono tutte malate e colpite dalla malattia come vi mostro nelle foto. le piante presentano degli ospiti sulle foglie che subiscono decolorazione dal verde al giallo, nelle fasi successive le foglie seccano del tutto e presentano delle macchioline bianche sul retro. L'essenza cresce nella zona del pioppo e della quercia, sull'appennino centrale, qualcuno mi ha suggerito che si potrebbe trattare di olmo. Vi risulta? Mi interessa perchè nel caso non ci siano buone speranze potrei decidere di tagliarle e sostituirle
ciao
Giulio

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Re: riconoscimento essenza e sua patologia

16/06/2009, 22:51

Le foto che hai messo sono di foglie con un attacco di afidi galligeni dell'olmo, non si fanno trattamenti per queste patologie perchè non è detto che gli anni successivi la malattia si ripresenti.
Ciao Teresa

Re: riconoscimento essenza e sua patologia

18/06/2009, 14:39

ciao Teresa,
grazie per i suggerimenti. Riguardo alla grafiosi dell'olmo cosa mi consigli? credo che alcune delle mie piante ne sono colpite perchè presentano gli apici vegetatitvi completamente secchi. sò che questa patologia si trasmette facilmente.
ciao

Re: riconoscimento essenza e sua patologia

27/06/2009, 17:19

LOTTA ALLA GRAFIOSI DELL'OLMO

INTERVENTI CURATIVI

- su esemplari vitali, con infezioni ai primi stadi, localizzate su porzioni limitate e apicali della chioma, non contigui ad altre piante compromesse:taglio delle branche ammalate fino al tronco, con distruzione del materiale infetto; la possibilità di interventi fungicidi endoterapici è tuttora allo studio.
INTERVENTI PREVENTIVI

- mantenimento in buono stato vegetativo delle piante; massima limitazione degli interventi di potatura, ove necessario impiego di una corretta prassi fitosanitaria, con disinfezione degli strumenti e delle superfici di taglio.
- eliminazione delle piante fortemente colpite e degli esemplari immediatamente contigui, con scortecciamento dei tronchi atterrati e distruzione della ramaglia di risulta, per evitare la diffusione degli scolitidi vettori; se possibile estirpazione o devitalizzazione delle ceppaie.
- isolamento dei soggetti sani per mezzo di fosse o trincee, con troncatura dei contatti radicali, per evitare la trasmissione della malattia da piante infette.
- monitoraggio e cattura di insetti vettori attraverso sistemi di trappole.
- attuazione di piani di bonifica territoriale che prevedano il monitoraggio dei nuclei di olmo esistenti, il loro risanamento e l'isolamento degli stessi rispetto a potenziali fonti di inoculo poco controllabili.

http://www.regione.veneto.it/Economia/A ... i_olmo.htm

Re: riconoscimento essenza e sua patologia

28/06/2009, 14:54

ciao Marco,
i tuoi dati sono dettagliatissimi! Ho appena capito che la grafiosi è un problema abbastanza serio per l'olmo, si trasmette con grande agilità e sfrutta sia la trasmissione aerea che quella radicale per il contagio. Senza contare che l'olmo emette molti polloni e tende a creare zone fitte di popolamento, con grande vicinanza e spesso intreccio delle radici tra più piante. In questo modo si trasmette facilmente la malattia. Io sto procedendo all'eliminazione di alcuni esemplari secchi già da diverso tempo. ma mi accorgo che alcune piante più giovani stanno gia seccando alcune branche, manifestando il contagio. Entro la fine dell'estate spero di poter eliminare tutte le parti colpite che vedo. Purtroppo si sta creando una folta siepe e spero che le radici non siano affette dalla malattia. Proverò ad isolare qualche esemplare, facendo un diradamento, estirpare le radici sarà difficile, soprattutto perchè gli esemplari più colpiti erano anche più vecchi e di dimensioni maggiori.
cmq ci proverò :)
saluti

Re: riconoscimento essenza e sua patologia

28/06/2009, 15:01

Accidenti, un bel lavoro!
Tienici informati sugli sviluppi.
Ciao,
Marco

Re: riconoscimento essenza e sua patologia

28/06/2009, 19:16

Senz'altro, Marco, lo farò senz'altro. Dopotutto non si tratta di un lavoraccio perchè ci sono 5-6 piante completamente secche, non sono moltissime. Più che altro mi dispiace perchè dopo averle abbattute e tagliate non saranno molto utili per il mio camino in quanto che io sappia il legno di olmo non è un buon combustibile. Purtroppo è l'unico modo che conosco per eliminare le piante malate.
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